Comodato d’uso gratuito dell’auto: come funziona e costi Anche prestare una vettura può richiedere degli obblighi. Nel caso

Comodato d’uso gratuito dell’auto: come funziona e costi

Anche prestare una vettura può richiedere degli obblighi. Nel caso, per esempio, del comodato d'uso gratuito dell’auto, vediamo come funziona e quali sono i costi

31 Gennaio 2020 - 11:01

Il comodato d’uso gratuito dell’auto consiste nel concedere l’utilizzo della propria vettura a un’altra persona senza richiedere alcun corrispettivo economico. Può avvenire tra privati, per esempio tra i componenti della stessa famiglia (padre e figlio, moglie e marito), ma anche nell’ambito di società e aziende che vogliono disporre l’utilizzo gratuito di un’auto a beneficio dei propri dipendenti. Il comodato d’uso gratuito di un’auto non prevede l’obbligo di un contratto scritto tra le parti, anche se è consigliato, né la registrazione all’Agenzia delle Entrate (prevista invece per il comodato di immobili). È necessaria invece la registrazione presso la Motorizzazione civile, affinché il comodatario ottenga il tagliando su cui è indicata la temporanea intestazione del veicolo (con la durata e altre informazioni).

COME FUNZIONA IL COMODATO D’USO GRATUITO DELL’AUTO

Nella parte introduttiva abbiamo già detto molto su come funziona il comodato d’uso gratuito dell’auto. Dobbiamo però aggiungere che la comunicazione alla Motorizzazione civile può essere omessa solo se il comodato d’uso non supera i 30 giorni, oppure se concesso a favore di un familiare convivente. In tutti gli altri casi, invece, la registrazione è obbligatoria e dev’essere effettuata, da colui che ha ricevuto la disponibilità del veicolo (comodatario), entro e non oltre 30 giorni a decorrere dalla stipula del comodato. In seguito la Motorizzazione invia al nuovo intestatario (temporaneo) un tagliando da apporre alla carta di circolazione dell’auto, indicando – come detto – i dati del comodatario o della sede aziendale se il comodatario è una società, la durata del comodato d’uso con la relativa scadenza, e la dicitura ‘intestazione temporanea per comodato d’uso’.

COMODATO D’USO GRATUITO DELL’AUTO: QUANTO COSTA LA REGISTRAZIONE ALLA MOTORIZZAZIONE

I costi per la registrazione del comodato d’uso gratuito dell’auto presso il più vicino ufficio della Motorizzazione civile sono i seguenti, ricordando che la richiesta si presenta utilizzando il solito modulo TT2119 (che potete scaricare in fondo all’articolo cliccando sul tasto rosso Scarica PDF) a cui dev’essere allegata una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del proprietario dell’auto con la quale attesta di aver posto la vettura nella disponibilità del comodatario:
16,00 euro da versare su bollettino postale prestampato n. 4028 (imposta di bollo);
10,20 euro da versare su bollettino postale prestampato n. 9001 (diritti di Motorizzazione).
I versamenti dei bollettini già pagati vanno allegati alla documentazione.

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REGISTRAZIONE VEICOLI AZIENDALI

Se il comodato è posto in essere da società e aziende, qualora i veicoli aziendali da concedere in comodato d’uso gratuito siano più di uno, è possibile procedere all’istanza cumulativa con un unico modello (TT2120) versando una sola imposta di bollo da 16,00 euro. Tuttavia le carte di circolazione devono essere aggiornate singolarmente, con la conseguenza che vanno pagati i diritti di motorizzazione (10,20 euro) per ciascuno dei libretti da aggiornare. Sono esclusi dagli obblighi di registrazione i casi di utilizzo di auto aziendali in disponibilità a titolo di fringe-benefit, i casi di utilizzo comunque promiscuo, e i casi di alternanza tra più dipendenti nell’uso del medesimo veicolo.

COMODATO D’USO GRATUITO DI UN’AUTOMOBILE: RISOLUZIONE

Alla data di scadenza prevista del comodato d’uso gratuito, l’automobile torna nella piena disponibilità del proprietario. Ovviamente, qualora si fosse resa necessaria la registrazione, deve far richiesta alla Motorizzazione di cancellare l’intestazione temporanea relativa all’ormai ex comodatario e ripristinare la carta di circolazione com’era all’origine. Se invece c’è stata rinuncia del comodatario prima della scadenza del contratto, il proprietario deve allegare all’istanza di ripristino una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante tale circostanza.

COMODATO D’USO GRATUITO DELL’AUTO: SANZIONI PER OMESSA REGISTRAZIONE

La mancata registrazione del comodato d’uso dell’auto è soggetta a severe sanzioni pecuniarie. Infatti, se a seguito di accertamento da parte della Polstrada il conducente non mostra il tagliando rilasciato dalla Motorizzazione, scatta una multa da 705 a 3.526 euro più il ritiro immediato della carta di circolazione (come da articolo 94 comma 3 del Codice della Strada). La carta viene inviata alla Motorizzazione che, dopo l’adempimento degli obblighi omessi, provvede in automatico ad aggiornarla.

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