Il rinnovo della patente per i diabetici non è scontato ed è legato ai rischi per la sicurezza stradale. Ecco procedure, validità e scadenze
Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue. Per via della particolarità della situazione, il rinnovo patente diabetici non è un passaggio scontato. Questa patologia influenza qualsiasi attività, guida inclusa, e di conseguenza le disposizioni in vigore puntano a garantire un adeguato livello di sicurezza. Basti pensare che le crisi glicemiche alterano il livello di attenzione fino a provocare improvvise riduzioni della vista. Accanto all’iperglicemia c’è anche l’ipoglicemia ovvero il basso livello di glucosio nel sangue. In questo caso i rischi sono convulsioni, fame intensa e tremori. A cui si aggiungono possibili complicanze, come i danni alla retina. Naturalmente si tratta di casi limite e la chiave per evitare sciagure è la prevenzione. Da una parte è importante tenere sotto controllo il proprio metabolismo con esami periodici del sangue. Dall’altra occorre appunto seguire una procedura ben precisa per il rinnovo della patente per i diabetici con il rispetto delle scadenze previste.
PATENTE DIABETICI: COME OTTENERLA
Prima di conoscere la procedura per il rinnovo della patente per i diabetici dobbiamo fare un passo indietro e sapere come conseguire la licenza di guida. A differenza di quanto accade per i non diabetici è indispensabile il certificato medico. Con data non anteriore a tre mesi, attesta il tipo di diabete, la durata della malattia, la terapia in atto e l’eventuale presenza di complicazioni. Il diabete può essere infatti di tipo 1 o di tipo 2. Il primo caso riguarda una piccola parte delle persone colpite dalla malattia (circa il 10%) e fa la sua comparsa dall’infanzia. Con questa patologia il pancreas non produce insulina e di conseguenza va iniettata. Il diabete di tipo 2 è il più diffuso e si manifesta generalmente dopo il compimento dei 30 anni. Alla base della sua insorgenza ci sono in genere il sovrappeso ovvero l’obesità, lo scarso esercizio fisico ma anche una certa predisposizione familiare.
PROCEDURA RINNOVO PATENTE DIABETICI E SCADENZE
Per il rinnovo della patente per i diabetici è indispensabile il certificato del medico diabetologo. Per prima cosa l’automobilista deve rivolgersi al servizio di Diabetologia per farsi consegnare la scheda di richiesta del rilascio patente. In questo documento il medico diabetologo indica gli esami e le visite da effettuare per ottenere il rilascio del certificato per il rinnovo della patente. Dopodiché occorre programmare esami e visite nei 90 giorni precedenti alla scadenza della patente. Eventuali referti eseguiti in precedenza possono essere valutati e ritenuti validi. A quel punto, bisogna prenotare un appuntamento con il servizio di Diabetologia per il rilascio della certificazione. Il passaggio finale prevede un ultimo appuntamento per il rinnovo della patente con il medico legale del distretto socio-sanitario o con il medico legale di un’agenzia automobilistica. O, in alternativa, con la Commissione medica provinciale in uno dei seguenti casi:
– persone con più di 80 anni;
– rinnovo patente B speciale;
– rinnovo patente C, D, E;
– presenza di complicanze;
– precedente rinnovo alla Commissione medica provinciale.
RINNOVO PATENTE DIABETICI E RISCHIO PER LA SICUREZZA STRADALE
Un passaggio fondamentale nel rinnovo della patente per i diabetici, già oggetto di attenzioni da parte del Ministero della Salute, è la valutazione del rischio per la sicurezza stradale da parte dei medici del servizio di Diabetologia. Può essere infatti classificato come:
– basso: l’iter per il rinnovo è lo stesso di chi non è affetto dalla malattia;
– medio: la durata della patente è di 5 anni per chi ha meno di 50 anni, di 3 per chi ne ha da 50 a 70, di 1 per chi ha più di 70 anni;
– elevato: la valutazione dell’idoneità spetta alla Commissione medica legale.
FATTORI DI RISCHIO PER CHI GUIDA CON IL DIABETE
Ci sono poche possibilità di rinnovo della patente di guida per l’automobilista se il diabetologo attribuisce un rischio elevato per la sicurezza alla guida. Le principali ragioni sono due: l’insorgenza di complicanze angiopatiche gravi ovvero di una malattia vascolare e l’incapacità del guidatore diabetico nel gestire le crisi derivanti da ipoglicemie. Il consiglio degli specialisti è di non sottovalutare i sintomi, di agire in anticipo con la prevenzione ovvero con periodici esami del sangue, di seguire un regime alimentare equilibrato e di non mettersi al volante nel caso di incertezze o di avvisaglie di malessere.