Sospensione assicurazione auto: procedura e costi Come si attiva la sospensione dell'assicurazione auto: procedura e costi per mettere in pausa la polizza RC auto durante i periodi di inutilizzo del mezzo

Sospensione assicurazione auto: procedura e costi

Come si attiva la sospensione dell'assicurazione auto: procedura e costi per mettere in pausa la polizza RC auto durante i periodi di inutilizzo del mezzo

19 Aprile 2022 - 08:04

Molte compagnie assicurative consentono la sospensione dell’assicurazione auto, operazione che consiste, appunto, nel sospendere la polizza per un determinato periodo per poi riattivarla, estendendo la durata del contratto per il numero di giorni equivalenti a quelli di sospensione. Di solito si chiede di sospendere l’assicurazione auto nei periodi di mancato utilizzo del mezzo, in modo da non pagare la copertura assicurativa di un veicolo fermo. È bene però ricordarsi che durante la sospensione l’auto risulta a tutti gli effetti priva di assicurazione, per cui non può assolutamente circolare né sostare sul suolo pubblico.

Aggiornamento del 19 aprile 2022 con miglioramento della leggibilità del testo e contenuti più attuali.

CHE COS’È L’ASSICURAZIONE SOSPENDIBILE E DIFFERENZA CON LA TEMPORANEA

Adesso ricominciamo da zero e chiariamo che cosa si intende per sospensione assicurazione auto e perché non va confusa con l’assicurazione temporanea. Quest’ultima, infatti, è una polizza provvisoria, valida solo per una durata prestabilita. La sospensione permette invece di ‘congelare’ la copertura annuale RC auto per un lasso di tempo prolungato (di solito da un minimo di 30 giorni a un massimo di 12 mesi), e di riattivarla successivamente. Sia la polizza temporanea che la polizza sospendibile sono più spesso associate alle moto, veicoli maggiormente adatti a un utilizzo stagionale. Ma nulla vieta di attivarle anche per le autovetture, se il contratto lo prevede.

+++ Prima di proseguire nella lettura: se preferisci puoi guardare un video in cui riassumiamo con parole semplici i contenuti di questa guida, spiegando la procedura per la sospensione dell’assicurazione auto e i relativi costi. +++

PERCHÉ SOSPENDERE L’ASSICURAZIONE AUTO

Esistono vari motivi per cui si può richiedere la sospensione dell’assicurazione auto. In questo momento, per dirne uno, a causa dell’emergenza Covid molte persone stanno lavorando in smart-working e non hanno perciò bisogno di usare l’auto come un tempo. Ma ci sono anche altre ragioni. Una lungo viaggio di lavoro all’estero, per esempio. Oppure (facciamo gli scongiuri) una malattia o un infortunio che preveda una lungodegenza. Senza contare che alcune vetture, come cabrio e spider, sono utilizzate soltanto in certi periodi e d’inverno restano ben chiuse in garage. Insomma, se si è assolutamente certi di non dover o poter usufruire di un’auto per parecchi mesi, c’è la possibilità di sospendere la RC auto, evitando così di pagare il premio inutilmente. L’importante è che nel periodo di sospensione la vettura rimanga custodita in un box o in un’area privata e protetta.

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LE COMPAGNIE ASSICURATIVE E LA POLIZZA SOSPENDIBILE

La procedura per mettere in pausa l’assicurazione RC auto è più o meno simile per tutte le compagnie, sempre che il contratto firmato lo consenta. Alcune imprese assicurative, infatti, non accettano la sospensione della copertura, ma si tratta di una minoranza. Altre invece possono includere delle condizioni particolari, negando ad esempio la sospensione se mancano meno di tre mesi alla scadenza della polizza. E altre ancora permettono al massimo due sospensioni all’anno. In tutti i casi è meglio informarsi leggendo bene il contratto o chiedendo informazioni direttamente alla propria compagnia.

SOSPENSIONE ASSICURAZIONE AUTO: LA PROCEDURA

La richiesta di sospensione dell’assicurazione auto è molto semplice. In genere basta recarsi in agenzia, inviare una raccomandata A/R o, meglio ancora, inoltrare la richiesta via web. Ci sono però compagnie che permettono di fare tutto in autonomia, tramite l’app ufficiale. Di solito si compila un apposito form inserendo tutti i dati richiesti, specificando con chiarezza le date di inizio e fine del periodo di ‘congelamento’ della polizza. Firmando il modulo il richiedente si dichiara consapevole del fatto che dal giorno della sospensione le coperture del contratto non sono più attive. E utilizzare il veicolo (o lasciarlo parcheggiato in una strada pubblica) con contratto sospeso equivale quindi a circolare senza copertura assicurativa, con tutte le conseguenze del caso. Da notare che prima di dare l’ok, è possibile la compagnia pretenda la consegna del certificato di assicurazione e dell’eventuale carta verde.

COME RIATTIVARE LA POLIZZA: I COSTI

Una volta terminato il periodo di sospensione, la riattivazione della polizza avviene automaticamente oppure facendone esplicita richiesta. Ciò dipende dalla policy di ciascuna impresa assicurativa. La riattivazione può avere un costo, che è quasi sempre compreso tra 20 e 30 euro, ma ci sono compagnie che offrono il servizio di sospensione e riattivazione senza alcuna spesa aggiuntiva. In ogni caso, specie se la sospensione dura parecchio, anche un eventuale costo di poche decine di euro risulterebbe decisamente inferiore al premio risparmiato.

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LA SENTENZA DELLA CORTE UE: ADDIO ALLE ASSICURAZIONI SOSPENDIBILI?

Nel mese di ottobre del 2021 il Parlamento europeo ha approvato un pacchetto di misure che modifica in parte la direttiva 2009/103/CE riguardante l’assicurazione della responsabilità civile autoveicoli. Tra le altre cose, anche su spinta di alcune sentenze della Corte di giustizia europea, è stata adottata una definizione assai larga di ‘uso del veicolo’, che d’ora in poi va inteso come ogni utilizzo che sia conforme alla funzione del veicolo stesso in quanto mezzo di trasporto al momento dell’incidente, a prescindere dalle sue caratteristiche, dal terreno su cui è utilizzato (pubblico o privato) e dal fatto che sia fermo o in movimento. Enunciazione che di fatto sembrerebbe inibire la possibilità di sospendere la copertura assicurativa nei periodi di inutilizzo del veicolo se viene custodito in un luogo privato.

Non è detto però che andrà proprio così: innanzitutto gli Stati membri hanno 24 mesi per recepire gli aggiornamenti della direttiva nella legislazione nazionale. Quindi non se ne parla prima di due anni. E poi pare che ci siano i margini per salvare la sospensione, per maggiori dettagli leggete qui.

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