Il Registro Unico degli Intermediari RUI è il database ufficiale dei soggetti autorizzati a vendere polizze assicurative in Italia: ecco come funziona
Il RUI (Registro Unico degli Intermediari assicurativi) è lo strumento più efficace per proteggersi dalle truffe assicurative. Per sapere se un broker o un intermediario assicurativo è autorizzato a vendere polizze assicurative in Italia bisogna controllare il RUI. Ecco cos’è, come funziona e chi può fare l’iscrizione all’elenco degli intermediari assicurativi.
Aggiornamento del 29 settembre 2021: ottimizzazione dei contenuti e miglioramento della leggibilità
A CHE SERVE IL RUI
Il Registro è stato introdotto il 1° febbraio 2007 per istituire un database ufficiale dei professionisti che svolgono l’attività assicurativa in Italia o con sede legale in Italia. Il RUI Ivass è stato istituito in attuazione della direttiva UE 2016/97 e integrato a livello europeo dai vari Stati membri. In Italia, lo strumento attuato dal Codice delle Assicurazioni tramite decreto legislativo n.68 del 21.5.2018 è di particolare importanza per verificare se una polizza di assicurazione è valida oppure no. Solo l’iscrizione, infatti, è la conferma che chi vi sta vendendo la polizza è autorizzato a farlo anche in Italia. I consumatori dovrebbero sempre controllare l’elenco RUI, per proteggersi dai tentativi di truffa con assicurazioni a prezzi troppo vantaggiosi. Se non sei sicuro di poter riconoscere un finto sito-truffa di assicurazione, il RUI è un modo sicuro per capire se si tratta di un’attività illecita oppure no.
ISCRIZIONE AL RUI
Per comprendere meglio come è articolato il Registro Unico degli Intermediari assicurativi, è utile sapere chi può fare l’iscrizione al RUI. Il Regolamento IVASS n. 40 del 2 agosto 2018 stabilisce che la distribuzione (o vendita) delle polizze assicurative è riservata alle compagnie di assicurazione che svolgono direttamente tale attività, oppure agli intermediari iscritti. Gli intermediari assicurativi si suddividono in:
– Agenti: sezione A;
– Broker: sezione B;
– Imprese di Assicurazione: sezione C;
– Istituiti di pagamento e finanziari, società di intermediazione e Poste: sezione D;
– Collaboratori dei soggetti intermediari iscritti alle sezioni A, B, D e F: sezione E;
– Intermediari assicurativi su incarico di una o più imprese di assicurazione: sezione F;
Un dettaglio molto importante da sapere è che l’iscrizione al RUI non contempla la presenza in più sezioni del registro. Fanno eccezione gli iscritti nelle sezioni A ed E relativamente all’assicurazione RC auto.
RICERCA RUI: COME FARE
La verifica del RUI è gratuita e si può fare semplicemente collegandosi alla piattaforma online. Dopodiché compare il form nell’immagine sopra per verificare se l’intermediario, il broker o il collaboratore assicurativo che ci stanno offrendo un preventivo sono autorizzati ad operare in Italia. La ricerca si può fare in diversi modi:
– Filtrare per persona fisica (se si conosce nome e cognome) o per Società;
– Stringere il campo della ricerca spuntando le relative sezioni di cui abbiamo parlato ai paragrafi precedenti;
– Risalire all’anagrafica collegata al numero di iscrizione RUI, se noto;
– Inserire solamente nome e cognome dell’operatore;
– Filtrare per Regione e Provincia della sede operativa;
Se la verifica dà esito positivo, cioè conferma l’iscrizione dell’intermediario al registro, si potranno conoscere:
– Nome e Cognome dell’intermediario, data di nascita e data di iscrizione al Registro;
– Nel caso dei collaboratori assicurativi iscritti, anche l’agente di riferimento e le compagnie assicurative di cui l’intermediario è autorizzato a proporre i servizi e le polizze assicurative.