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Guida su bagnato e aquaplaning: consigli utili per evitare rischi

Cosa fare in caso di aquaplaning e quali pneumatici sono più sicuri nella guida su bagnato: consigli ed errori da evitare

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28 Aprile 2025 - 09:00

L’aquaplaning, o fenomeno del “galleggiamento”, si verifica quando la quantità di acqua presente sulla strada impedisce agli pneumatici di mantenere il contatto con l’asfalto. In questo caso, il veicolo perde direzionalità, scivolando sulla superficie d’acqua, anche in rettilineo. È un rischio concreto in caso di pioggia intensa e manto stradale allagato. Nei prossimi paragrafi vediamo in dettaglio, cosa fare alla guida in caso di aquaplaning e come influisce l’intervento dei sistemi di assistenza alla guida.

QUANDO SI VERIFICA L’AQUAPLANING?

La velocità è un fattore chiave: anche pneumatici in ottime condizioni possono iniziare a galleggiare intorno ai 70 km/h, a seconda dello spessore dello strato d’acqua e altri fattori come usura del battistrada e corretta pressione di gonfiaggio. Questo fenomeno appunto detto anche del “galleggiamento” fa sì che la vettura perda direzionalità galleggiando sopra l’acqua e può accadere anche in rettilineo. Per questo bisogna usare la massima prudenza e cercare di non superare i limiti fisici della vettura e quelli di velocità.

Poiché si parla di sicurezza di guida, bisogna sfatare alcuni luoghi comuni. Per esempio, molti credono che montando degli pneumatici maggiorati si abbia una maggiore tenuta su fondo a bassa aderenza. Ciò non è assolutamente vero, poiché aumentando l’impronta al suolo dello pneumatico, aumenta anche l’acqua da espellere per non galleggiare. Quindi anche la possibilità che non venga espulsa. C’è anche da dire che abitualmente pneumatici di larghezza superiore sono associati a disegni nel battistrada più efficienti, che migliorano l’evacuazione dell’acqua e quindi uno pneumatico maggiorato eguaglia (o alcune volte supera) i livelli di aderenza di uno standard di primo equipaggiamento nel bagnato.

COSA FARE IN CASO DI GUIDA SU BAGNATO E AQUAPLANING

Nel caso in cui tutte queste precauzioni per evitare la perdita del controllo del mezzo risultino non sufficienti, bisogna mantenere salda la posizione del volante con le mani alle 9.15 per un migliore controllo. Così da evitare una sbandata all’”atterraggio” dell’auto appena passata la pozzanghera. Inoltre dovete ricordare di non frenare ma mantenere il gas costante (sappiamo che è anti-istintivo, ma ci vuole sangue freddo). Al massimo potete alleggerire la pressione sul pedale dell’acceleratore, ma sempre in maniera molto dolce e progressiva. Riassumendo, se si perde aderenza durante la guida su bagnato:

  • Mantenere saldo il volante con le mani nella posizione “ore 9:15”.
  • Non frenare bruscamente: mantenere il gas costante o alleggerire leggermente e con gradualità la pressione sull’acceleratore.
  • Non fare manovre improvvise: attendere che l’auto ritrovi aderenza prima di agire su sterzo o freni.

GUIDA SU BAGNATO E ABS

L’ABS o sistema antibloccaggio ruote è ormai di serie su tutte le auto nuove. Per chi non lo sapesse, funziona così: quando il sistema rileva una o più ruote bloccate in frenata, produce una pressione intermittente sulla ruota che gira più velocemente delle altre. In questo modo massimizza la frenata impedendo alle ruote di perdere aderenza sul fondo scivoloso.

Il sistema ABS (Antilock Braking System) è progettato per evitare il bloccaggio delle ruote durante la frenata su fondo scivoloso:

  • Quando una ruota tende a bloccarsi, l’ABS modula automaticamente la pressione frenante, consentendo di mantenere il controllo della direzione.
  • L’intervento si percepisce come pulsazioni al pedale del freno: in questo caso, continuare a premere con decisione è fondamentale per sfruttare l’efficacia del sistema.

TCS E ADERENZA GOMME SU BAGNATO

Il TCS (Traction Control System) aiuta a mantenere l’aderenza durante l’accelerazione:

  • Se i sensori rilevano lo slittamento di una ruota, il sistema riduce automaticamente la potenza o frena la ruota che perde aderenza.
  • Esiste anche una variante, il BTCS, che agisce direttamente sui freni piuttosto che sulla gestione della potenza.

Questi sistemi sono fondamentali per garantire la massima sicurezza di guida su fondo bagnato, riducendo il rischio di perdita di controllo del veicolo.

AQUAPLANING ALLA GUIDA: FAQ RIEPILOGATIVE

1. Cos’è l’aquaplaning?
L’aquaplaning è la perdita di contatto tra pneumatici e asfalto causata da uno strato d’acqua, che fa galleggiare l’auto riducendo il controllo.

2. A che velocità si può verificare l’aquaplaning?
L’aquaplaning può verificarsi già a circa 70 km/h, anche con gomme in ottime condizioni, a seconda della quantità di acqua sulla strada.

3. Gli pneumatici larghi migliorano la tenuta sul bagnato?
Non sempre. Pneumatici larghi devono espellere più acqua, aumentando il rischio di aquaplaning, a meno che non abbiano battistrada molto efficienti.

4. Cosa devo fare se la mia auto va in aquaplaning?
Devi mantenere saldo il volante, evitare di frenare e mantenere o alleggerire dolcemente l’accelerazione fino a riprendere il controllo.

5. Come funziona l’ABS su fondo bagnato?
L’ABS modula automaticamente la pressione frenante per impedire il blocco delle ruote e mantenere la direzionalità dell’auto.

6. Cos’è il TCS e come aiuta su strada bagnata?
Il TCS è un sistema di controllo della trazione che riduce la potenza o frena la ruota che perde aderenza, migliorando la stabilità su superfici scivolose.

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