
Mancato aggiornamento OTA delle Xiaomi SU7 con luci aftermarket: un problema concreto per il futuro dell’Independent Aftermarket
Una notizia proveniente dalla Cina, accende l’allarme su un timore di cui si parla da tempo, cioè che i Costruttori di auto possano costringere i clienti e le officine indipendenti IAM (Independent Aftermarket) ad utilizzare solo ricambi originali. Alcuni proprietari del modello Xiaomi SU7, un’auto elettrica di punta del colosso tecnologico Xiaomi Auto, hanno segnalato l’impossibilità di completare l’aggiornamento OTA (Over-The-Air) alla versione più recente del sistema operativo HyperOS. Il problema, secondo quanto riportato da CarNewsChina (CNC), sembra essere legato all’installazione di luci aftermarket, non fornite direttamente da Xiaomi.
AGGIORNAMENTO XIAOMI BLOCCATO PER LA PRESENZA DI FARI NON ORIGINALI
Il blocco dell’aggiornamento OTA si sarebbe manifestato quando i proprietari delle auto Xiaomi SU7 hanno tentato di installare l’ultima versione del sistema operativo Xiaomi HyperOS, che include funzionalità avanzate come la guida semi-autonoma di corsia su autostrade e superstrade urbane. Tuttavia, l’aggiornamento è stato bloccato a causa di un errore legato all’autenticazione delle parti installate.
Nello specifico, le chiavi di sicurezza utilizzate per l’autenticazione dei componenti hanno rilevato una mancata corrispondenza tra le parti originali Xiaomi e quelle aftermarket, impedendo così il completamento dell’aggiornamento. Secondo quanto riportato dal magazine cinese CNC, il problema può essere risolto reinstallando i componenti originali, consentendo così il corretto download del firmware.
LA DIPENDENZA DAI RICAMBI ORIGINALI: UN TIMORE CONCRETO
Questo episodio ha riacceso un dibattito di cui SICURAUTO.it ha già parlato anche nel 2° Aftermarket Report, riguardo alla crescente dipendenza dai ricambi originali codificati imposta dai costruttori di automobili. Da tempo si teme che le Case automobilistiche possano gradualmente limitare la possibilità di utilizzare parti di ricambio aftermarket, costringendo ad acquistare prodotti originali, contrassegnati da QR Code e che possono essere attivati solo tramite attrezzatura diagnostica o accesso ai portali OE.
L’IAM COSTRETTO AD UTILIZZARE SEMPRE PIU’ RICAMBI ORIGINALI?
Questa strategia, sebbene possa garantire una maggiore affidabilità in alcuni perimetri e funzioni, come la guida semi-autonoma e dispositivi di sicurezza, come airbag, pretensionatori, cinture di sicurezza, etc., rischia di estendersi senza un’effettiva e concreta necessità tecnologica anche a componenti e ricambi ordinari, come le batterie di avviamento o servizio codificate, i fari auto a Led e altri ricambi non marchiati dalla Casa auto, ma prodotti da componentisi e aziende di qualità IAM, con immaginabili impatti significativi sul mercato delle riparazioni e manutenzioni indipendenti.