
Produzione industria auto: aprile -17%, resiste solo la carrozzeria
L’export e la produzione di carrozzerie e telai non bastano a tirare su l’indice della produzione industriale automotive in Italia: il bilancio ANFIA
L’export e la produzione di carrozzerie e telai non bastano a tirare su l’indice della produzione industriale automotive in Italia: il bilancio ANFIA
Nel mese di aprile 2025, la produzione dell’industria automotive italiana ha registrato una pesante contrazione, confermando il trend negativo che affligge il settore ormai da mesi. Secondo i dati ISTAT elaborati da ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), l’intero comparto ha segnato una flessione del 17,6% rispetto ad aprile 2024, mentre il bilancio dei primi quattro mesi dell’anno mostra un crollo del 22,4%. Si tratta di dati che preoccupano e che testimoniano le difficoltà strutturali della filiera produttiva nazionale che auspica in un intervento rapido del MASE sugli incentivi auto nuove 2025.
PRODUZIONE IN CALO, POSITIVI SOLO CARROZZERIE E RIMORCHI
Scendendo nel dettaglio delle singole componenti del settore, l’indice della fabbricazione di autoveicoli (codice Ateco 29.1) mostra il calo più significativo: -30% ad aprile e -29% nel periodo gennaio-aprile 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. In controtendenza invece la fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2), che registra un incremento del 12,9% su base mensile e del 5,6% nei primi quattro mesi dell’anno. Peggiora, seppur in misura minore, il comparto della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori, che scende del 6,4% ad aprile e del 15,9% nel quadrimestre.
IMPATTO AUTOVETTURE: MENO DI 17 MILA UNITÀ PRODOTTE
Il dato forse più allarmante arriva dalla produzione italiana di autovetture. Secondo le stime preliminari di ANFIA, ad aprile 2025 sono state prodotte circa 17mila unità, in calo del 47,5% rispetto ad aprile 2024. Un livello produttivo che riporta l’industria automobilistica italiana a numeri da minimo storico. Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA, ha sottolineato come questo brusco calo abbia annullato il timido miglioramento registrato a marzo, aggravando ulteriormente la situazione complessiva.
“Un sostegno alla domanda e, di conseguenza, ai anche ai volumi produttivi, potrebbe arrivare dallo stanziamento di circa 600 milioni di euro previsto dal Mase per incentivare l’acquisto di veicoli a zero emissioni, a seguito della riassegnazione dei fondi del PNRR inizialmente destinati alle infrastrutture per la ricarica elettrica. – spiega Giorda – Per evitare un effetto attesa penalizzante, auspichiamo una rapida attuazione tramite il relativo decreto del Mase anche per chiarire il perimetro dei beneficiari, vista la limitazione territoriale per persone fisiche residenti in aree urbane funzionali.”
L’INDUSTRIA GENERALE RIVEDE IL SEGNO PIÙ, MA L’AUTO MANCA
Ad aprile 2025, l’indice generale della produzione industriale italiana è cresciuto dello 0,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, interrompendo una serie negativa che durava da 26 mesi consecutivi. Tuttavia, il bilancio dei primi quattro mesi resta in rosso: -1,3% rispetto al primo quadrimestre del 2024. L’automotive, che in passato ha spesso rappresentato un motore della crescita industriale, in questa fase risulta invece un freno importante.
FATTURATO PRODUZIONE AUTOMOTIVE
Anche sul fronte del fatturato, i numeri pubblicati dall’ANFIA, delineano un quadro poco incoraggiante. A marzo 2025 (ultimo dato disponibile), il settore automotive nel suo complesso ha subito una contrazione del 3%, causata da una componente interna in forte calo (-9,4%), parzialmente compensata da una crescita della componente estera (+2,8%). Peggiore il dato del primo trimestre, che segna una diminuzione del 17,4% su base annua: -21,1% sul mercato interno e -14,2% sui mercati esteri.
PARTI E ACCESSORI: LE ESPORTAZIONI NON BASTANO A BILANCIARE IL CALO
In particolare, il comparto della componentistica per veicoli e motori ha registrato a marzo una flessione tendenziale del 12%, frutto di un calo della componente interna del 19,5% e di una componente estera in discesa del 3,8%. Su base trimestrale, la flessione dell’indice di fatturato del comparto raggiunge il -18,8%, con una perdita netta del 27,6% sul mercato nazionale e del 9,5% all’estero.
Nonostante le difficoltà interne, l’Italia mantiene una presenza solida sui mercati internazionali. Nei primi due mesi del 2025, l’export di autoveicoli (inclusi veicoli industriali) ha raggiunto 2,86 miliardi di euro, mentre l’import si attesta a 5,75 miliardi. Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato di destinazione con il 22,1% del valore esportato, seguiti da Germania (19,9%) e Francia (14,3%). Sul fronte della componentistica automotive, le esportazioni hanno toccato quota 3,94 miliardi, generando un saldo attivo di 1,13 miliardi.