Officine in Europa: l’82% fa parte dell’Independent Aftermarket

Officine in Europa: l’82% fa parte dell’Independent Aftermarket

Il settore IAM come pilastro strategico per l'UE in un’indagine di Roland Berger che rivela i numeri di officine e mercato dell’aftermarket indipendente

 

Il settore IAM come pilastro strategico per l'UE in un’indagine di Roland Berger che rivela i numeri di officine e mercato dell’aftermarket indipendente

25 Ottobre 2024 - 11:39

Un recente studio condotto da Roland Berger, e diffuso da FIGIEFA (Federazione internazionale dei distributori indipendenti dell’aftermarket automotive), ha analizzato il settore del mercato Independent Aftermarket (IAM) in Europa, sottolineando il suo impatto fondamentale sul ciclo di vita dei veicoli. L’indagine, che ha coinvolto circa 380 distributori all’ingrosso e 25 esperti del settore, mette in luce il valore economico e strategico dell’IAM, un mercato che rappresenta il 62% del volume totale delle vendite di componenti e ricambi, per un valore complessivo di 73 miliardi di euro annui, esclusi i costi di manodopera. Ecco tutti i dettagli dell’indagine nei prossimi paragrafi.

MANUTENZIONE E RIPARAZIONE: IN MEDIA 15 MILA EURO PER OGNI VEICOLO

Secondo i dati dell’indagine, il settore IAM in Europa comprende l’82% delle officine indipendenti e delle reti di distribuzione multimarca, a fronte del 18% di officine ufficiali (OES). Una risorsa notevole per l’industria automobilistica, specialmente in una fase in cui i produttori (OEM) stanno riducendo le reti ufficiali. Una caratteristica dell’IAM di alto valore è proprio la capillarità della rete e la capacità di garantire un servizio rapido.

“Quando si parla di industria automobilistica, l’attenzione è solitamente rivolta alla produzione e alla vendita di nuovi veicoli”, ha affermato Sylvia Gotzen, amministratore delegato FIGIEFA. “Tuttavia, il mercato dei pezzi di ricambio, della manutenzione e della riparazione è una componente cruciale del settore e un fattore economico chiave all’interno dell’UE. Ciò è dimostrato dal fatto che ogni veicolo costa in media più di 15.000 euro per la manutenzione e le riparazioni nel corso della sua vita utile, a cui si aggiungono i costi della manodopera. Di questo totale, il 62%, ovvero 73 miliardi di euro all’anno, è generato dal mercato IAM, che assicura anche circa 1,1 milioni di posti di lavoro attraverso le sue 280.000 officine e rivenditori di ricambi, più del doppio rispetto alla rete di assistenza e riparazione degli OEM.”

INVESTIMENTI NEL DIGITALE E NELL’INNOVAZIONE DEL SETTORE IAM IN EUROPA

L’analisi rivela inoltre che il 15% dei distributori indipendenti investe tra il 6% e il 10% dei propri ricavi in innovazione, in settori che spaziano dalla digitalizzazione alla formazione delle officine (vedi il Percorso Electric Vehicle Specialist di LKQ RHIAG), cifra molto superiore alla media europea del 2,5%. Questo investimento costante si traduce in vantaggi per l’intero ecosistema:

  • l’innovazione alimenta processi sempre più digitalizzati;
  • l’ottimizzazione logistica e dei modelli di business rende il mercato IAM competitivo anche di fronte a sfide critiche come la pressione sui prezzi, le interruzioni della catena di approvvigionamento e l’aumento dei costi dei componenti;

IL RUOLO CRUCIALE DELL’IAM PER LA COMPETITIVITÀ IN EUROPA

L’efficienza delle reti IAM contribuisce anche ad incrementare l’operatività delle flotte su cui si basa la logistica. “L’IAM incrementa la disponibilità operativa dei veicoli di quasi dieci ore all’anno per ciascun veicolo, spiega FIGIEFA. Le elaborazioni di Roland Berger attribuiscono all’IAM in Europa, un risparmio di 230 milioni di ore di servizio per la flotta europea di veicoli commerciali. “Senza l’IAM, l’Europa avrebbe bisogno di 110.000 veicoli aggiuntivi per garantire lo stesso livello di logistica e trasporto, il che comporterebbe una spesa di capitale aggiuntiva di circa 16 miliardi di euro.”

“Lo studio Roland Berger ha dimostrato che il mercato dell’aftermarket automobilistico è una parte fondamentale della più ampia industria automobilistica,” ha dichiarato Gotzen. “Sarebbe logico riconoscere che l’aftermarket, inteso come ‘Industria della Gestione del Ciclo di Vita del Veicolo‘, svolge un ruolo cruciale nel mantenere la competitività dell’Unione Europea.”

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