Industria Automotive: -25% a luglio, in aumento solo le carrozzerie

Industria Automotive: -25% a luglio, in aumento solo le carrozzerie

Il bilancio industriale automotive in Italia risente dello stallo della produzione di autovetture: ecco i dati pubblicati dall’ANFIA

11 Settembre 2024 - 11:21

La produzione industriale automotive in Italia registra a luglio una nuova contrazione importante, come si era già verificata anche nel mese precedente. E’ quanto emerge dai dati recentemente diffusi dall’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) su base ISTAT. Nel mese di luglio 2024, la produzione complessiva dell’industria automobilistica ha subito una drastica riduzione del 24,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo andamento negativo si riflette anche nel bilancio dei primi sette mesi dell’anno, con un calo del 17,6% rispetto al periodo gennaio-luglio 2023.

ANDAMENTO DEI PRINCIPALI SETTORI DEL COMPARTO INDUSTRIALE

Analizzando i diversi segmenti produttivi, emerge un quadro eterogeneo. La fabbricazione di autoveicoli, identificata dal codice Ateco 29.1, ha registrato un calo tendenziale del 35,1% a luglio 2024, con una riduzione cumulata del 21,8% nei primi sette mesi dell’anno. Questo settore, fortemente influenzato dal drastico calo nella produzione di autovetture (-54,7% a luglio secondo i dati preliminari ANFIA), risente in maniera particolarmente grave della crisi.

In controtendenza rispetto a questa dinamica negativa, la fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (Ateco 29.2) ha registrato una crescita del 10,3% a luglio, con un aumento del 12,9% nel periodo gennaio-luglio 2024. Tuttavia, questo comparto non è sufficientemente ampio da compensare le perdite degli altri segmenti.

Per quanto riguarda la fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori, il calo è stato del 20,1% a luglio e del 18,3% nei primi sette mesi del 2024, confermando un trend negativo che investe in particolare le attività legate alla componentistica.

LA PRODUZIONE DI AUTOVETTURE AL MINIMO O FERMA

L’industria automobilistica non sta attraversando uno dei suoi periodi migliori, come si apprende anche dall’ultimatum di Volkswagen in Germania. Uno degli indicatori più critici per l’industria automotive italiana è la produzione domestica di autovetture. A luglio 2024, sono state prodotte circa 23.000 unità, un dato che segna una riduzione del 54,7% rispetto a luglio 2023. Il dato cumulato per i primi sette mesi del 2024 indica che sono state prodotte complessivamente 225.000 autovetture, con un calo del 35,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo crollo mette in luce la crisi profonda che sta attraversando uno dei settori chiave dell’industria nazionale, aggravata dalle difficoltà strutturali del mercato automobilistico e dall’incertezza economica globale.

FATTURATO PRODUZIONE INDUSTRIALE IN CALO

L’analisi di ANFIA mostra che il calo della produzione automotive si inserisce in un quadro più ampio di flessione della produzione industriale italiana. A luglio 2024, l’indice complessivo della produzione industriale ha registrato una contrazione del 3,3% rispetto a luglio 2023, e del 3,2% nei primi sette mesi dell’anno. Questo dimostra che la crisi del settore automotive è parte di una più ampia difficoltà che sta investendo l’intero comparto industriale italiano.

Anche i dati relativi al fatturato dell’industria automobilistica non offrono prospettive incoraggianti. A giugno 2024, il fatturato complessivo del settore ha registrato una riduzione del 18,8%, con la componente interna in calo del 20,2% e quella estera del 17,4%. Nei primi sei mesi del 2024, la flessione del fatturato del settore automotive è stata del 9,1%, influenzata principalmente da una contrazione del 13,7% del fatturato interno, mentre il fatturato estero ha segnato un calo più contenuto (-4,5%).

Particolarmente significativo è il calo del fatturato relativo alle parti e accessori per autoveicoli e loro motori, che ha registrato una variazione del -21,4% a giugno 2024 (dato più recente), con una componente interna in forte diminuzione (-30,5%) e una componente estera in calo del 9,9%. Complessivamente, nel periodo gennaio-giugno 2024, il fatturato di questo comparto è diminuito del 9,6%. Si riduce quindi anche una quota che attraverso l’export ha contribuito in passato a raggiungere un saldo positivo.

L’export infatti resta un fattore chiave per il settore. Nei primi cinque mesi del 2024, il valore delle esportazioni di autoveicoli dall’Italia è stato di 1,7 miliardi di euro, con gli Stati Uniti come principale mercato di destinazione (18,4% del totale), seguiti da Germania e Francia. Mentre l’export della componentistica automotive vale 2,2 miliardi di euro, con un saldo positivo di 622 milioni di Euro.

IL FUTURO DEL SETTORE SECONDO GIORDA

Di fronte a questi dati, ANFIA sottolinea l’importanza di un intervento strutturale per sostenere il rilancio del settore automotive. Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA, ha affermato: “Auspichiamo che l’attuazione delle misure proposte nell’ambito dei lavori del Tavolo Sviluppo Automotive al MIMIT possa dare concretezza, tra gli altri obiettivi, ad un progressivo incremento dei volumi produttivi nazionali, garantendo anche un fattivo coinvolgimento della componentistica italiana e del suo potenziale di innovazione in questo processo di rilancio”.

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