
Previsioni negative per l'industria auto anche nel 2025 con vendite e margini in calo secondo l'ultimo report dell'agenzia Moody's
Se il presente dell’industria dell’auto non è entusiasmante, i prossimi trimestri rischiano di essere addirittura peggio. Lo rivela l’ultimo report di Moody’s, una delle due maggiori agenzie di rating al mondo (l’altra è Standard & Poor’s), che prevede vendite e margini in calo sia negli ultimi mesi del 2024 che, soprattutto, nel 2025. Si tratta di un calo generalizzato che riguarda indistintamente Cina, Europa e Stati Uniti, a causa del quale l’agenzia ha ritenuto opportuno abbassare l’outlook per l’intera industria automobilistica globale da ‘stabile’ a ‘negativo‘.
INDUSTRIA AUTO: LE PESSIME STIME DI MOODY’S PER IL 2024 E 2025
Come riporta un articolo del Sole 24 Ore, le stime di Moody’s sulle previsioni di crescita delle vendite per il 2024 scendono ad appena lo 0,4%, contro l’1,6% previsto in precedenza. Anche per il 2025, le stime risultano ridimensionate, passando dal 2,1% a un più modesto 1,4%. Non va meglio per i margini operativi: già in diminuzione nella prima metà del 2024, potrebbero ridursi ulteriormente fino al 7%. Le cause sono molteplici e puntano principalmente sulla riduzione della domanda e l’aumento della concorrenza, che sta spingendo i prezzi verso il basso sia nel segmento dei veicoli di massa che in quello premium. E nel 2025 la crescita moderata dei volumi non sarà sufficiente a compensare queste pressioni sui prezzi e i costi di ristrutturazione, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti.
VENDITE AUTO SCENDONO OVUNQUE
Ovviamente le situazioni, sebbene tendenti tutte al negativo, variano a seconda delle aree geografiche. In Cina, per esempio, è sì prevista una crescita delle vendite di veicoli leggeri ma molto contenuta (+0,6% nel 2024 e +0,4% nel 2025), trainata soprattutto dal mercato dei veicoli elettrici. Allo stesso tempo, il calo della fiducia dei consumatori e la debolezza della domanda interna hanno determinato una discesa complessiva delle vendite del -2,4% nei primi nove mesi del 2024. Anche in Europa, il ritmo di crescita delle vendite è in diminuzione: dopo un incoraggiante +1,7% nei primi otto mesi del 2024, l’aumento per l’intero anno scenderà al +1% e nel 2025 non andrà oltre il +1,5%.
E negli Stati Uniti? Oltre oceano il secondo e terzo trimestre del 2024 hanno registrato una flessione nelle vendite di veicoli leggeri (-2% nel terzo trimestre rispetto all’anno precedente): di conseguenza le previsioni per il 2024 sono state abbassate, passando da 15,9 a 15,7 milioni di unità. Tra i gruppi male soprattutto Volkswagen (rating A3 negativo), Bmw (A2 stabile) e Stellantis (Baa1 negativo).
INDUSTRIA DELL’AUTO: NEL 2025 I MARGINI NON RECUPERERANNO SIGNIFICATIVAMENTE
Il futuro resta naturalmente incerto: per Moody’s nel 2025 ci sarà un lieve aumento dei volumi, ma i margini di profitto non dovrebbero recuperare significativamente. La pressione sui prezzi, legata anche alla necessità di smaltire l’inventario accumulato, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa, continuerà a gravare sui bilanci delle case automobilistiche. La situazione più spinosa è senza dubbio quella europea, dove il settore dovrà pure far fronte alle rigide normative sulle emissioni di CO2 delle flotte, che potrebbero richiedere ulteriori sconti sui veicoli elettrici. Non a caso Acea, l’associazione che rappresenta i costruttori auto europei (tranne Stellantis che infatti è contraria alla proroga), ha chiesto il rinvio del nuove regole al 2027.