
La battaglia legale per i diritti alla riparazione negli USA per l’IAM avanza nonostante gli ostacoli degli OEM, facciamo il punto con Auto Care Association
Il diritto alla riparazione è un tema sempre più caldo e prioritario negli Stati Uniti, come in Europa, dopo i recenti sviluppi legislativi in Massachusetts, la battaglia legale andata avanti da oltre 2 anni in difesa dei diritti di autoriparatori e consumatori ha portato ad una più ampia serie di azioni politiche. In questo approfondimento, che fa parte del 4° Aftermarket Report di SICURAUTO.it “Connettività, Elettrificazione, SERMI e Sostenibilità: quali soluzioni concrete per l’Aftermarket del futuro?” Auto Care Association ci ha aiutato a fare il punto sugli sviluppi legislativi per l’accesso equo ai dati di riparazione (RMI – Repair and Maintenance Information) e on-board, raccontandoci cosa sta cambiando oltreoceano per l’IAM (Independent Aftermarket) dopo la vittoria in Massachusetts, anche nello Stato del Maine e a livello federale tramite il REPAIR Act.
LA BATTAGLIA LEGALE IN MASSACHUSETTS PER IL DIRITTO ALLA RIPARAZIONE
La battaglia legale tra lo Stato del Massachussets e l’AAI (Alliance for Automotive Innovation – lobby delle Case auto) di cui abbiamo parlato nel 3° Aftermarket Report è stato un duro banco di prova per l’IAM. Nonostante l’approvazione tramite referendum da parte degli elettori nel 2020 di una legge che supportava il diritto alla riparazione, le Case automobilistiche ne hanno ostacolato l’attuazione attraverso azioni legali e l’intervento dell’NHTSA. Ma la barriera è stata abbattuta e a giugno 2023 la legge è entrata in vigore.
“Questa legge impone ai produttori di automobili di fornire sia agli acquirenti di auto che alle officine di riparazione indipendenti l’accesso ai dati telematici. Questi dati, trasmessi automaticamente dai veicoli, sono cruciali per diagnosticare e riparare le auto moderne. Nonostante alcune sfide legali e la resistenza dei produttori di automobili riguardo alle preoccupazioni sulla sicurezza informatica e sulla privacy, l’applicazione della legge è iniziata, consentendo una maggiore trasparenza e accesso ai dati dei veicoli.”, spiega Auto Care Association a SICURAUTO.it.
MAINE: IL REFERENDUM POPOLARE RICEVE L’84% DEI VOTI FAVOREVOLI
Grazie a un referendum popolare, come per il Massachussets, anche nel Maine, il diritto alla riparazione è stato chiaramente sostenuto dai cittadini attraverso la Question 4, approvata alla fine del 2023. Il referendum ha chiesto se gli elettori volessero che i produttori di automobili consentissero ai proprietari e ai loro autoriparatori di fiducia di accedere ai sistemi diagnostici delle loro auto, iniziativa che ha ricevuto l’84% di voti favorevoli.
“Questa nuova legge impone ai produttori di fornire ai proprietari di veicoli e alle officine indipendenti lo stesso accesso agli strumenti diagnostici e ai dati delle officine autorizzate. La legge prevede anche la creazione di una piattaforma standardizzata e sicura per accedere a questi dati, supervisionata da un consiglio indipendente. Nonostante l’approvazione, ancora una volta i produttori di automobili hanno cercato di rallentare l’attuazione della legge influenzando il legislatore, ma il Senato del Maine ha respinto all’unanimità l’emendamento proposto e la volontà dei cittadini ha prevalso nell’aprile 2024”.
CAPITOL HILL: IL REPAIR ACT AVANZA COME LEGGE NAZIONALE
A livello federale, l’H.R. 906, noto come “REPAIR” Act, è un passo significativo verso l’istituzione di una legge nazionale sul diritto alla riparazione. Questo disegno di legge federale mira a garantire l’accesso ai dati dei veicoli necessari per le riparazioni ed è attualmente in fase di esame presso il Comitato per l’Energia e il Commercio della Camera. Il DDL ha ottenuto l’approvazione dalla sottocommissione, in attesa di ulteriori considerazioni da parte del comitato completo per ulteriore considerazione di un voto in plenaria alla Camera dei Rappresentanti.
WASHINGTON: LE AZIONI POLITICHE A DIFESA DELL’IAM
“Questi sviluppi rappresentano gli sforzi in corso per bilanciare i diritti dei consumatori, gli interessi commerciali e le preoccupazioni sulla sicurezza informatica nel sempre più complesso panorama della tecnologia automobilistica e dei diritti di riparazione”, ci racconta Auto Care. Altre iniziative a sostegno del diritto alla riparazione a livello federale provengono anche dal governo:
- Le più recenti dichiarazioni della Federal Trade Commission (FTC) nel marzo 2024 a sostegno del diritto dei consumatori di riparare i propri prodotti;
- Il rapporto dell’Ufficio per la Responsabilità Governativa (GAO) 2024 che illustra come le restrizioni dei produttori di automobili sui dati dei veicoli stanno creando ostacoli alla riparazione dei veicoli;
- Il rapporto “Nixing the Fix” della FTC nel 2021;
- L’Ordine Esecutivo del Presidente Biden Promoting Competition del 2021;
Infine, il presidente della Federal Communications Commission (FCC) ha proposto recentemente una nuova norma che costringerebbe le case automobilistiche che vendono auto connesse a Internet a sottostare a una legge ad hoc sulle telecomunicazioni.
A tal proposito “l’Associazione Auto Care condivide la dichiarazione del presidente della Federal Communications Commission riguardo alla necessità di una legislazione per impedire ai produttori di automobili di monopolizzare i dati connessi generati dai veicoli”.