Gestione Fondo Bombole Metano: cosa cambia dal 1 gennaio 2023 Dal 1 gennaio 2023 cesserà la Gestione Fondo Bombole Metano

Gestione Fondo Bombole Metano: cosa cambia dal 1 gennaio 2023

Dal 1 gennaio 2023 cesserà la Gestione Fondo Bombole Metano, entra in gioco un nuovo player per il controllo delle attività della SFBM

19 Dicembre 2022 - 09:12

La Gestione del Fondo Bombole Metano dal 1 gennaio 2023 passerà nelle mani della Servizi Fondo Bombole Metano (SFBM). Un avvicendamento nella gestione che è stato anticipato già dal decreto 28 settembre 2022, n. 366 del Ministero della Transizione ecologica. Ecco cosa cambia nel passaggio di testimone per le attività svolte dalla Gestione del Fondo Bombole Metano fino al 31 dicembre 2022.

CHIUSURA GESTIONE FONDO BOMBOLE METANO DAL 1 GENNAIO 2023

La comunicazione della chiusura della Gestione Fondo Bombole Metano è stata ufficialmente comunicata anche in una circolare firmata dal presidente GFBM, ing. Saralli. “Si richiama l’attenzione sull’articolo 8 del Decreto del Ministro della Transizione Ecologica 28 settembre 2022, n.366, con il quale è stato disposto, tra l’altro, che dal primo gennaio 2023 la Società Acquirente Unico S.p.A., mediante la controllata SFBM, subentra nello svolgimento delle funzioni della Gestione Fondo Bombole Metano di cui all’articolo 13 della Legge n.640 del 1950 e nei rapporti giuridici attivi e passivi della Gestione medesima. Al 31 dicembre 2022 cessano le attività e le funzioni del Comitato Gestione Fondo Bombole Metano di cui all’articolo 12 della medesima legge”.

GESTIONE FONDO BOMBOLE METANO: LE SOCIETÀ COINVOLTE

Per comprendere meglio le relazioni tra le varie società coinvolte facciamo un passo indietro per capire i ruoli ricoperti fino all’entrata in vigore del suddetto decreto. La Servizi Fondo Bombole Metano (SFBM) svolge i servizi tecnici e amministrativi per il Comitato Fondo Bombole Metano, al quale rimette i costi di esercizio attraverso la Gestione Fondo Bombole Metano. Il Comitato Fondo Bombole Metano è composto da esponenti dei Ministeri della transizione ecologica, dell’economia e delle finanze, delle infrastrutture e della mobilità sostenibili; dai distributori e dei produttori di metano; dalle associazioni di categoria (Federmetano e Assogasmetano) e da Eni SpA mediante la sua controllata SFBM. La Gestione Fondo Bombole Metano è preposta a garantire le condizioni di sicurezza e di esercizio delle bombole per metano d’autotrazione. Le attività tecniche (collaudo e revisione delle bombole metano) e amministrative che riguardano la gestione delle bombole di metano smontate dalle officine sono svolte dalla SFBM S.p.A. (Società controllata al 100% da Eni S.p.A.) presso gli stabilimenti di Jesi, San Lazzaro di Savena e nei services autorizzati.

GESTIONE FONDO BOMBOLE METANO: COSA CAMBIA DAL 2023

E’ lo stesso decreto 28 settembre 2022, n. 366 a stabilire quale sarà nei dettagli il ruolo di Acquirente Unico S.p.A.. Mediante la controllata SFBM:

– “assicurare un elevato grado di sicurezza del sistema di gestione delle bombole di metano per il settore dei trasporti, garantendone la tracciatura mediante il ricorso a sistemi di informatizzazione e digitalizzazione”;

“assicurare l’operatività del sistema di gestione delle bombole di metano per il settore dei trasporti attraverso la razionalizzazione del servizio di revisione delle bombole stesse, anche mediante il maggiore utilizzo delle strutture di proprietà della SFBM”;

“fermo restando quanto previsto alla lettera b), in caso di affidamento a terzi del servizio di revisione delle bombole, ottimizzare le relative procedure competitive, nell’ottica di favorire la più ampia partecipazione e un costo efficiente del servizio medesimo”;

“ottimizzazione, anche a livello gestionale, dei servizi di trasporto delle bombole nell’ottica di assicurare l’efficienza dei costi generali del servizio di gestione delle bombole di metano”;

“efficientamento dei costi dei servizi amministrativi e gestionali della SFBM”;

“promuovere e realizzare investimenti negli stabilimenti di proprietà della SFBM al fine di incrementarne la produttività”;

“prevedere adeguate forme di copertura assicurativa mediante la stipula di contratti di assicurazione collettiva riguardanti la responsabilità civile verso i terzi per i rischi connessi alle bombole a copertura della responsabilità dei proprietari delle bombole, delle centrali di compressione, dei trasportatori, dei distributori e degli utenti”;

“gestire il sistema di riscossione del contributo di cui all’articolo 3 della legge 7 giugno 1990, n. 145 (nel seguito: Contributo) ed efficientamento del sistema di pagamento dei soggetti terzi abilitati a svolgere le revisioni delle bombole di metano per conto della SFBM”.

1 Commento

Utente registrato
04:12, 22 Dicembre 2022

Praticamente non cambia nulla…

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