FIGIEFA, connettività e ricambi captive: costo di 35 miliardi l’anno

FIGIEFA, connettività e ricambi captive: costo di 35 miliardi l’anno

FIGIEFA commenta i risultati di uno studio sui costi di riparazione in 7 Paesi europei considerando due possibili scenari per l'IAM

17 Settembre 2024 - 14:53

Ad Automechanika Frankfurt 2024 FIGIEFA (l’Associazione dei Distributori Automotive Indipendenti) ha presentato i risultati di uno studio realizzato in collaborazione con Berylls, Alix Partners e CLEPA, che ha analizzato le dinamiche future del mercato europeo dei ricambi automobilistici fino al 2035 in 7 Paesi europei. Ecco cosa è emerso sull’impatto dei ricambi captive e della connettività che si tradurrà in costi extra per i consumatori stimati in 35 miliardi di euro nel perimetro della ricerca. Quindi quello totale UE sarebbe molto maggiore.

I CINQUE FATTORI CHIAVE NELL’AFTERMARKET SECONDO FIGIEFA

Lo studio completo consultabile a questo link, evidenzia come la crescente complessità tecnologica dei veicoli, in particolare riguardo ai sistemi di sicurezza informatica e ai veicoli definiti dal software, stiano ridefinendo i confini e le priorità sull’accesso ai dati e alle risorse dei veicoli on board.

Attraverso interviste ad esperti del settore Automotive, sono stati identificati cinque fattori chiave che avranno un impatto significativo sullo sviluppo dell’aftermarket automobilistico nei prossimi anni:

  1. Rapporto tra componenti captive e non-captive. La crescente tendenza delle Case automobilistiche a rendere certi componenti vincolati ai propri network di assistenza ufficiali, come abbiamo scritto in questo nostro approfondimento sui ricambi con QR Code, limita l’accesso per gli operatori indipendenti.
  2. Impatto della cybersecurity. Le misure di sicurezza informatica limitano l’accesso ai dati del veicolo, creando barriere per i fornitori di servizi indipendenti.
  3. Costi e complessità di accesso alle informazioni tecniche. L’aumento dei costi e la difficoltà di ottenere informazioni tecniche da parte degli operatori aftermarket rendono difficile competere con le reti di assistenza ufficiali.
  4. Impatto degli aggiornamenti software. La gestione e distribuzione degli aggiornamenti software saranno sempre più un aspetto cruciale per la manutenzione dei veicoli moderni, rafforzando il potere delle case automobilistiche.
  5. Accesso remoto ai dati e alle risorse del veicolo. L’accesso alle funzioni e ai dati dei veicoli sarà uno degli ambiti più contesi nei prossimi anni. Senza una regolamentazione adeguata, gli operatori indipendenti rischiano di essere esclusi da una porzione rilevante del mercato.

SCENARI FUTURI: DOMINANZA OEM O LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO?

Lo studio esplora due possibili scenari per il futuro dell’aftermarket europeo:

  1. Scenario di Dominanza degli OEM. In questo contesto, i produttori di veicoli, grazie al controllo esclusivo delle informazioni tecniche e dell’accesso ai dati dei veicoli, potrebbero consolidare il loro potere a discapito degli operatori indipendenti. Questo scenario comporterebbe un aumento dei prezzi dei servizi e una riduzione della scelta per i consumatori.
  2. Scenario di Liberalizzazione del Mercato. Al contrario, regolamenti mirati, garantirebbero un accesso equo ai componenti, agli aggiornamenti software e ai dati del veicolo, preservando la competitività del mercato. In questo scenario, i consumatori beneficerebbero di una maggiore concorrenza.

OPERATORI IAM ESCLUSI DAL MERCATO SU VEICOLI CON MENO DI 6 ANNI

Secondo le stime del rapporto, l’assenza di un intervento normativo (scenario 1) al regolamento MVBER e al regolamento di omologazione veicoli 2018/858, potrebbe causare un aumento dei costi annuali pari a 35 miliardi di euro solo nei sette paesi esaminati (Italia, Spagna, Francia, Polonia, Germania, Norvegia e Regno Unito), con un impatto diretto sul costo della mobilità per i cittadini europei.

FIGIEFA ha affermato che è necessario aggiornare due strumenti legislativi fondamentali per il settore: FIGIEFA sottolinea che anche dallo studio emerge l’urgenza di un intervento normativo da parte delle istituzioni europee. “Se non verranno adottate misure per garantire l’accesso equo alle informazioni e alle risorse dei veicoli, gli operatori indipendenti rischiano di essere gradualmente esclusi dal mercato dei servizi, soprattutto per i veicoli più recenti, quelli con meno di sei anni di vita.”

Commenta con la tua opinione

X