
L’Automotive incontra il Governo al Dealer Day 2024 e mette sul tavolo una serie di priorità per il settore in Italia
Le Associazioni principali che rappresentano il settore Automotive italiano – ANFIA, ANIASA, Federauto, Motus-E e UNRAE – hanno incontrato il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante una tavola rotonda in occasione dell’Automotive Dealer Day 2024, la fiera dedicata ai protagonisti della distribuzione automotive organizzata da Quintegia. L’incontro è stata occasione per presentare una proposta mirata a stabilizzare il Fondo Automotive e a rivedere la fiscalità sulle auto aziendali, richiesta ricorrente ad ogni rinnovo degli ecoincentivi per l’acquisto auto nuove.
PIU’ CHIAREZZA E STRATEGIA SUGLI INCENTIVI PER IL SETTORE AUTOMOTIVE
In un contesto di incertezza generata da politiche incentivanti mutevoli, le associazioni testimoniano che il mercato automobilistico italiano si trova oggi in una posizione di svantaggio rispetto ad altri Paesi europei. Questa disparità, evidenziata dalle associazioni, è il risultato di una normativa sull’Ecobonus modificata ben quattro volte negli ultimi anni, senza una chiara direzione strategica. Tale incertezza ha contribuito a un mix di alimentazioni auto diversa da altri europei, mettendo a repentaglio la competitività dell’industria automobilistica italiana.
FLOTTE E AUTO AZIENDALI PROTAGONISTE DELLA TRANSIZIONE AUTOMOTIVE
Per affrontare questa sfida, le Associazioni propongono una revisione della fiscalità sulle auto aziendali, attualmente ferma agli standard degli anni ’90. Questa revisione mira a promuovere l’adozione delle nuove tecnologie nel parco auto aziendale, incoraggiando la transizione verso veicoli a zero e basse emissioni. L’obiettivo è duplice: da un lato, sostenere le imprese nel processo di rinnovo del parco auto, dall’altro, incentivare la diffusione di tecnologie più sostenibili sul mercato italiano.
La proposta include un aggiornamento delle percentuali di deducibilità dei costi di acquisto, leasing e noleggio, legate alle emissioni di CO2, e un aumento del costo massimo fiscalmente riconosciuto per l’acquisizione di veicoli. Queste misure, se attuate, offrirebbero – secondo le associazioni – un impulso significativo alla diffusione della mobilità sostenibile, premiando le imprese e i lavoratori che scelgono queste tecnologie.
ASSOCIAZIONI AUTOMOTIVE: AFFRONTARE LE PRIORITA’ CON IL GOVERNO
Le associazioni hanno ribadito anche l’importanza di preservare e utilizzare in modo mirato le risorse del Fondo Automotive fino al 2030, esclusivamente per sostenere la transizione e lo sviluppo del settore automobilistico italiano. Questo fondo rappresenta un elemento fondamentale per mantenere l’Italia al passo con i principali attori del settore e preservare la competitività di un settore che impiega quasi 1,3 milioni di persone.
L’invito lanciato al Governo è di avviare al più presto un tavolo interministeriale, coinvolgendo i principali attori della filiera e i ministeri competenti. Questo tavolo dovrebbe lavorare con un approccio coordinato e multidisciplinare per affrontare le sfide emergenti del settore automobilistico italiano, garantendo così un futuro prospero per l’intera filiera.