Una ricerca di CLEPA e Roland Berger prevede come cambierà l’Aftermarket automotive in base alle modalità della transizione verso le auto elettriche
L’industria automotive virerà senza dubbio verso una completa elettrificazione della produzione. Le attuali difficoltà di approvvigionamento, energetiche e di mercato lasciano però le porte spalancate alla negoziazione sulle modalità del passaggio al 100% di EV. Uno studio congiunto di Roland Berger e l’Associazione europea dei fornitori automotive (CLEPA) stima come potrebbe cambiare lo scenario dell’industria automobilistica a cavallo dell’annunciato ban alle auto nuove a benzina e diesel dal 2035.
PREVISIONI AFTERMARKET CON LA TRANSIZIONE ELETTRICA: L’INDAGINE CLEPA E ROLAND BERGER
Lo studio sull’impatto futuro delle auto elettriche fa diverse valutazioni. Nelle condizioni meno aggressive i veicoli elettrici venduti in Europa entro il 2030 avranno una quota dal 53 all’82%. Nell’ipotesi invece di un divieto totale alla vendita di auto ICE così com’è stato approvato dal Parlamento UE, le previsioni dicono che nel 2038 ci sarà almeno 1 auto circolante su 2 in Europa sarà elettrica. Quali conseguenze avrebbe questa proiezione sul settore aftermarket? In una condizione di transizione massiva e totale alle auto elettriche l’indagine stima un calo della vendita di componenti del -30% rispetto alle auto ICE.
I TRE SCENARI CHIAVE DELLA TRANSIZIONE ELETTRICA DAL 2030
I ricercatori dello studio hanno ipotizzato tre scenari e per ognuno hanno stimato gli effetti dell’elettrificazione sul mercato dell’aftermarket automotive:
– in caso di elettrificazione totale (transizione radicale) si prevede la quota di veicoli elettrici sul totale dei veicoli nuovi venduti fino a 3,5 tonnellate all’82% nel 2030 e al 100% dal 2035 in poi;
– lo scenario intermedio (transizione ambiziosa) tiene conto della necessità di stabilire un equilibrio dei prezzi materie prime per produrre batterie al litio e l’ampliamento dell’infrastruttura di ricarica. In questo caso è prevista una quota di auto elettriche vendute al 68% entro il 2030 e al 100% dal 2035 in poi.
– lo scenario più conservativo (transizione moderata), considera l’ipotesi che i costi delle materie prime delle batterie continueranno ad aumentare. La quota delle auto elettriche sul totale delle vendite salirebbe quindi al 53% nel 2030 e al 96% nel 2035, raggiungendo il 99% solo nel 2040.
MOTORI E TRASMISSIONI SARANNO I PIÙ COLPITI IN OGNI CASO
L’indagine ha analizzato in funzione dei 3 scenari diversi, il possibile andamento di mercato per 250 componenti di 53 sistemi di veicoli diversi. La conclusione dei ricercatori è che i veicoli elettrici hanno circa il 30% in meno di potenziale di vendita di componenti aftermarket tradizionali, rispetto ai veicoli con motore a combustione interna. La considerazione si basa sull’assunto che i veicoli elettrici a batteria sono costruiti con meno componenti e c’è meno usura del motore, della trasmissione e dei componenti dei freni. Le categorie merceologiche più colpite, in ogni ipotesi di transizione risultano:
– il motore a combustione interna, -49% entro il 2040 rispetto al 2019;
– la trasmissione, – 51%.
L’impatto di questa transizione ridurrebbe i profitti nel 2040 rispetto al 2019 del:
– 13% in caso di elettrificazione moderata;
-16% elettrificazione ambiziosa;
-17% elettrificazione radicale.
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