Strisce blu: questione infinita

Strisce blu: questione infinita Il ministero dei Trasporti ribadisce la necessità della presenza di parcheggi liberi in prossimità delle strisce blu. Ma la questione resta aperta

Il ministero dei Trasporti ribadisce la necessità della presenza di parcheggi liberi in prossimità delle strisce blu. Ma la questione resta aperta

11 Maggio 2012 - 05:05

Parcheggi a pagamento delimitati dalle strisce blu: continua questa telenovela tutta italiana. La più recente puntata riguarda il parere espresso dal ministero dei Trasporti con la Circolare 1712 del 30 marzo 2012 in cui si dice che nelle “immediate vicinanze” della sosta pagamento devono esserci aree di parcheggio libere.

IL PROBLEMA RESTA – Al di là del fatto che quello del ministero, seppure importante, è solo un parere; viene solo ribadito il principio già sancito dall'articolo 7 comma 8 del Codice della strada: “Qualora il Comune assuma l'esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l'installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”. È vero: esistono decine di delibere comunali che danno il via a strisce blu senza aree di sosta libere nelle vicinanze. Ma i Comuni, approfittando di una legge non molto chiara, fanno sì che quelle aree blu siano legittime: le multe ai trasgressori sono valide. Infatti, per Legge, gli Enti locali possono creare strisce blu se quella zona dove ci sono le soste a pagamento è di rilevanza urbanistica, grosso modo traducibile con agglomerati urbani di valore storico. E chi determina la rilevanza urbanistica? Lo stesso Comune, spesso con uno studio commissionato esternamente.

IN PERIFERIA – A riprova di quanto diciamo, nascono come funghi le strisce blu anche in periferia, senza soste libere nelle immediate vicinanze: si tratta, secondo le amministrazioni locali, di zone di rilevanza urbanistica.

IL CORDOLINO – C'è anche il comma 6 dell'articolo 7 da considerare: “Le aree destinate a parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico”. Però i Comuni lo aggirano bellamente: ecco un cordolino giallo per terra e, di fatto, le strisce blu sono in regola, con i veicoli che non ostacolano la circolazione. Il parcheggio va collocato fuori del flusso della circolazione, e non necessariamente fuori della sede stradale.

PIANO COI RICORSI – Quindi, cautela coi ricorsi contro le multe. Già in passato (vedi qui e qui) vi abbiamo messo in guardia, per evitare batoste ulteriori: si ricordi che per ricorrere al Giudice di pace serve versare 37 euro di tassa, mentre il Prefetto – in caso di opposizione respinta – raddoppia l'ammenda.

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