Richiamo dieselgate: è il turno delle Golf 2.0 TDI

Richiamo dieselgate: è il turno delle Golf 2.0 TDI Volkswagen richiama le prime 15.000 Golf equipaggiate con l'ormai celeberrimo EA 189 protagonista del Dieselgate

Volkswagen richiama le prime 15.000 Golf equipaggiate con l'ormai celeberrimo EA 189 protagonista del Dieselgate, per la Passat è ancora tutto fermo

29 Aprile 2016 - 07:04

Via libera al richiamo europeo delle prime 15.000 Volkswagen Golf coinvolte nel Dieselgate. La motorizzazione tedesca ha approvato le modifiche al 2.0 TDI e presto partiranno le notifiche ai proprietari. Ancora tutto fermo per la Passat, ma sono attese novità per le prossime settimane.

ADESSO TOCCA ALLE GOLF La risoluzione europea del Dieselgate compie un altro passo avanti e dopo il recall avviato per 90.000 Audi e Seat tocca al best seller di Wolfsburg, la Volkswagen Golf (Leggi il richiamo per le Audi e le Seat coinvolte nel Dieselgate). Il richiamo procederà per gruppi e si inizierà con un primo blocco di 15.000 vetture, man mano che la KBA, la Motorizzazione tedesca, approverà le correzioni, la Casa procederà ai gruppi successivi, informando per iscritto i clienti. Secondo il magazine Motor Trend ai proprietari è già stata inviata una prima notifica, essi dovranno adesso attendere una seconda missiva con l'invito a contattare il service Volkswagen più vicino. Basterà quindi fissare l'appuntamento per ricevere l'intervento di ripristino, il quale, sottolinea il costruttore, sarà ovviamente gratuito.

INTERVENTO RAPIDO VIA SOFTWARE Le Golf che torneranno in officina sono esemplari equipaggiati con il motore 2.0 litri TDI Blue Motion Technology, modello EA 189. L'intervento di ripristino previsto per questo propulsore è un fix di tipo software, la riprogrammazione del software di gestione del motore e richiede circa 30 minuti. Volkswagen ha tenuto a precisare che l'intervento previsto non andrà ad alterare le caratteristiche del motore, lasciando quindi invariate le prestazioni, i consumi di carburante e i livelli di emissioni sonore. Secondo il KBA questi parametri sono garantiti dal fix proposto ed ha autorizzato la prima fase del richiamo. A differenza dei clienti USA, i proprietari dei modelli Volkswagen coinvolti nel Dieselgate non riceveranno alcun indennizzo, è infatti previsto il solo richiamo tecnico (leggi l'accordo tra USA e VW sul Dieselgate).

INTANTO LA PASSAT RIMANE AL PALO Il prossimo step per Volkswagen sarà quello di mettere a punto il richiamo per le unità TDI da 1.2 e 1.6 litri, il nodo della questione rimane invece la Passat, il cui recall non è stato approvato dal KBA. Da Wolfsburg fanno sapere che stanno continuando a lavorare per trovare una soluzione definitiva e che i primi test al banco stanno fornendo risultati soddisfacenti, ma è necessario compiere altre prove per verificare che tutti i parametri del propulsore rispettino gli standard. Secondo la Casa tra alcune settimane sarà possibile sottoporre nuovamente alla Motorizzazione una soluzione tecnica al defeat device.

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