Multe pazze Area C Milano: caos Telepass

Multe pazze Area C Milano: caos Telepass Stanno piovendo multe pazze su chi entrava nell'Area C di Milano pagando regolarmente col Telepass: vediamo che cosa non ha funzionato

Stanno piovendo multe pazze su chi entrava nell'Area C di Milano pagando regolarmente col Telepass: vediamo che cosa non ha funzionato

29 Giugno 2012 - 04:06

A Milano, le multe pazze non fanno distinzione di colore politico: è questa l'unica certezza che emerge dal recente caos dei verbali illegittimi piovuti sulla testa di decine di automobilisti innocenti. Infatti, se prima era il cervellone dell'Ecopass dell'ex sindaco Letizia Moratti ad andare in tilt, adesso è il sistema dell'Area C dell'attuale numero uno meneghino Giuliano Pisapia a fare cilecca: risultato, sanzioni nulle da 87 euro a chi ha regolarmente versato il pedaggio.

UNO STRANO COCKTAIL – C'è chi ha pagato col ticket normale o col RID bancario, e s'è visto arrivare la multa a casa per un disguido tecnico, che ha costretto centinaia di automobilisti a fare la coda dai Vigili per cercare di farsi stracciare il verbale illegittimo senza ricorrere al Prefetto o al Giudice di pace. E c'è chi ha pagato l'Area C col Telepass di Autostrade per l'Italia, venendo sonoramente beffato: multe pazze seriali, una dietro l'altra. Il motivo? I cervelloni elettronici (sempre loro, evidentemente tanto cervelloni non sono…) non si sono coordinati a dovere, c'è stato una falla nella comunicazione fra il sistema dell'Area C e quello del Telepass. Tecnicamente, si parla di mancato allineamento delle banche dati. Così 2.300 automobilisti, per un totale di 5.700 verbali (mezzo milione di euro!), che in realtà sono in regola, per i computer devono pagare sanzioni di 87 euro. Per 3.700 di queste contravvenzioni Comune e ATM, che si sono però accorti del malfunzionamento, nonché la società Telepass stanno inviando una mail ai cittadini in cui viene spiegato l'errore. È possibile (anche se non si sa come) che le multe vengano annullate in automatico. A questo punto, il Comune invierà un'ulteriore comunicazione in cui rassicurerà i cittadini che quelle multe erano sbagliate: sì, ma che cosa dovrà fare l'utente per avere la certezza di verdersi stracciata la contravvenzione? Una volta che gli automobilisti hanno subìto la prima beffa, siamo sicuri che poi non ricevano pure una cartella esattoriale per un secondo errore telematico di qualsiasi natura? In teoria, basta visitare la pagina multasemplice del sito del Comune di Milano e segnalare la propria multa per metterla in “autotutela” oppure andare di persona nella sede della Polizia locale in via Friuli: comunque, una perdita di tempo (e pure uno stress) per l'automobilista. Addirittura, 14 multe sono state già pagate: questi cittadini dovranno andare di persona dai Vigili per ottenere il risarcimento (senza interessi; e in ogni caso tutta la trafila burocratica non verrà risarcita).

UNA SPIEGAZIONE – Ma in concreto qual è stato il problema? Maurizio Caprino (anch'egli vittima del disguido Area C-Telepass), sul suo blog Strade Sicure, spiega che tutti i transiti nell'Area C di cui la società ha avuto notizia dal Comune di Milano sono state regolarmente addebitate ai clienti; se ci sono altri transiti non pagati, la colpa è dei sistemi di controllo automatico del Comune: non hanno “capito” che certe targhe erano di clienti Telepass che pagano l'accesso come il pedaggio, cioè dal loro conto corrente bancario. Questa almeno la versione della società Telepass. Sia come sia, resta il guaio delle spese di notifica delle multe a carico del Comune: per ogni verbale inviato a casa dei presunti trasgressori, una decina di euro, i quali diventano 35.000 euro calcolando che le multe pazze sono (finora) 3.500. Quattrini buttati via.

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