Apple brevetta la chiave digitale: presto le auto partiranno con l'iPhone

Apple brevetta la chiave digitale: presto le auto partiranno con l'iPhone Apple brevetta il controllo dell'auto tramite smartphone. Il sistema potrebbe arrivare su strada molto prima della "iCar?

Apple brevetta il controllo dell'auto tramite smartphone. Il sistema potrebbe arrivare su strada molto prima della "iCar?

27 Maggio 2016 - 08:05

Voci di corridoio parlano di un'auto che Apple starebbe sviluppando in gran segreto, ma nessuna conferma è mai arrivata dall'azienda di Cupertino. C'è però un brevetto recentemente depositato dal brand della mela morsicata, che sottintenderebbe la possibilità di sbloccare ed avviare l'auto semplicemente usando il proprio smartphone, o meglio il proprio iPhone. Potrebbe cominciare un'era nella quale vedremo i dispositivi mobili ancora più al centro della nostra quotidianità.

IL BREVETTO Dalle immagini del brevetto depositato dalla Apple si capisce chiaramente che il fulcro dell'idea risieda nella comunicazione diretta tra auto e smartphone, in questo caso chiaramente riconducibile ad un iPhone. Il device personale potrà sostituire completamente la chiave di accesso all'auto, poiché basterà una comunicazione senza fili per far riconoscere alla propria auto il telefono, e di conseguenza il proprietario, ed avere accesso all'interno dopo lo sblocco automatico delle porte. Al momento non è confermato che questa tecnologia sia stata sviluppata direttamente per la “iCar”, virgolette d'obbligo per questo nome fittizio, poiché l'eventuale proposta di Apple non avrebbe un nome definito (leggi del progetto di Apple dalle risorse smisurate).

LE POSSIBILITA' DELLO SMARTPHONE Un riconoscimento diretto dello smartphone da parte dell'auto apre la strada per una serie di interessanti applicazioni, tutte incentrate sulla possibilità di migliorare il confort e la qualità della vita. Oltre ad aprire direttamente le porte semplicemente avvicinandosi all'auto lo smartphone potrà segnalare al sistema le impostazioni preferite della persona che si sta per mettere alla guida, così da regolare in automatico posizione di guida ed altri particolari come delle eventuali luci abitacolo o risposta del motore. Questa stessa personalizzazione sott'intenderebbe la memorizzazione possibile di più dispositivi da parte dell'auto, quindi la possibilità di avere più “chiavi” all'interno della famiglia o di un gruppo di amici.

IL PROBLEMA SICUREZZA Quando si parla di dispositivi elettronici l'occhio è sempre puntato verso la sicurezza, poiché ogni sistema potrebbe mostrare il fianco agli hacker (leggi degli hacker che hanno violato una Jeep Cherokee). Un eventuale bug di sistema renderebbe l'auto una preda facile di chi è capace di manipolare tali sistemi, ma allo stesso tempo metterebbe a serio rischio la privacy del proprietario, poiché tale falla potrebbe dare accesso ad informazioni sensibili. Apple intanto, nonostante abbia depositato il brevetto, tenta di investire anche nel ride sharing (leggi degli investimenti di Apple con Didi).

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