Ex dirigente Apple parla della Titan, l'antiTesla dalle risorse smisurate

Un ex dirigente Apple snocciola i punti di forza di Cupertino che renderanno fattibile e sopratutto profittevole l'auto soprannominata Titan

 
Ex dirigente Apple parla della Titan, l'antiTesla dalle risorse smisurate Un ex dirigente Apple snocciola i punti di forza di Cupertino che renderanno fattibile e sopratutto profittevole l'auto soprannominata Titan

Un ex dirigente Apple snocciola i punti di forza di Cupertino che renderanno fattibile e sopratutto profittevole l'auto soprannominata Titan

9 Dicembre 2015 - 10:12

Ormai da mesi circolano in rete pressanti rumors su una ipotetica Apple Car, una vettura, probabilmente elettrica e a guida autonoma, realizzata a Cupertino dal celebre colosso fondato dal compianto Steve Jobs. Dai vertici della Mela Morsicata non è arrivata alcuna conferma ufficiale, ma l'opinione pubblica sembra dare l'auto per scontata. Anche Sergio Marchionne non ha esitato a pronunciarsi in merito, dichiarandosi convinto che Apple inizierà sicuramente un percorso come costruttore di automobili. A rincarare la dose e ad alimentare il fuoco mediatico sulla vicenda, contribuisce Jean Louis Gassee, un ex dirigente dell'azienda californiana, il quale, con un post sul proprio blog, spiega i punti di forza di Apple come costruttore di automobili.

DISPONIBILITA' FINANZIARIA SMISURATA – A differenza di molti costruttori “tradizionali” di auto, da anni sull'orlo del baratro del fallimento, Apple può contare su una grande disponibilità economica. Nell'ultimo decennio i profitti dell'azienda sono cresciuti in maniera esponenziale e qualsiasi prodotto con su la Mela morsicata diviene in brevissimo tempo un desiderato e ambito oggetto di culto. Su un recente articolo del Monday Note è apparsa una interessante comparazione tra i margini operativi conseguiti, negli ultimi 12 mesi, dai maggiori costruttori automobilistici e i numeri dei bilanci di Cupertino: Toyota si è rivelata la Casa con i maggiori profitti (vedi il recente ritorno in vetta alla classifica mondiale davanti a Volkswagen), con un margine del 10%, ma altri Big delle quattro ruote, come Ford e Volkswagen, non riescono a superare la soglia del 3% (rispettivamente 2.9 e 2%). Si tratta di numeri sideralmente lontani dagli andamenti di Apple, la quale, per il medesimo periodo, ha registrato un margine del 23%. E' ovvio che traslando il business dell'Azienda tecnologica sulle quattro ruote cambierebbero radicalmente parametri e scenario (costi di produzione, logistica, rete vendita e post vendita), causando un deciso assottigliamento del margine. Ma nella sua interessante analisi, Gassee ritiene Apple capace di cambiare e riscrivere le regole del mercato, come del resto ha già dimostrato di saper fare sul mercato dei lettori MP3 introducendo l'Ipod, riuscendo ad emergere con un prodotto costoso in un mercato saturo e pieno zeppo di competitor low cost.

UN SOLO MODELLO A LISTINO E FORNITURE OTTIMIZZATE – Per massimizzare i margini Apple potrebbe adottare una strategia piuttosto semplice ed efficace, quasi minimalista. Secondo l'ex dipendente l'offerta di modelli delle varie Case costruttrici è eccessivamente complessa ed articolata, con numerosi modelli da permutare per vari allestimenti, da arricchire con pack di accessori. Gassee definisce questo genere di offerta come un contorto e complesso puzzle, generato da una gestione folle del “Product Management”, estremamente costoso da gestire. L'approccio che potrebbe essere adottato nella realizzazione del progetto Apple Car è analogo a quello di numerosi prodotti della Mela Morsicata; come avviene per lo smartphone iPhone, l'offerta sarebbe limitata a un solo modello, da scegliere con pochissime varianti. Questa scelta consentirebbe di ridurre tutta una serie di costi di gestione, soprattutto quelli riguardanti la gestione dei magazzini e l'approvvigionamento delle componenti. A proposito di forniture, questo sarebbe un ennesimo punto di forza degli uomini di Cupertino; Apple è rinomata per la capacità di assicurarsi grandi scorte di componenti per la produzione dei propri prodotti tecnologici a condizioni vantaggiose. Questa caratteristica è facilmente ribaltabile in campo automobilistico, inoltre sembra che i più quotati produttori di componentistica siano in fermento per potere entrare nell'affaire Apple Car, ovviamente attratti dal grande appeal economico esercitato dalla Mela.

INTERFACCIA UTENTE E CONTENUTI MULTIMEDIALI SENZA RIVALI – Un recente studio Accenture ha evidenziato quanto gli automobilisti tengano in grande considerazione la tecnologia di bordo e come i guidatori moderni sembrano preferire le funzionalità multimediali al piacere di guida. In questo ambito Apple non avrebbe davvero rivali poichè il know how e le potenzialità dell'azienda di Cupertino sono di gran lunga superiori a quelle di qualsiasi costruttore di automobili. Spesso le Case costruttrici devono ricorrere ad aziende esterne per lo sviluppo dei software di bordo (vedi i recenti accordi proprio tra Apple e BMW e TomTom e Bosch) o, addirittura, acquistare delle soluzioni già confezionate, adottate da più marchi. Non è difficile immaginare una interfaccia utente realizzata con la consueta usabilità dei prodotti Apple, perfettamente connessa con i dispositivi personali di guidatore e passeggeri e integrata in maniera ottimale con le componenti attive della vettura. Quest'ultimo sarà un vantaggio non indifferente se l'azienda optasse per una variante a guida autonoma della vettura. Se confermata e realizzata, la Apple Car diventerà uno status symbol come lo sono divenuti gli iMac, i Macbook o diffusissimi iPhone? Si farà la ressa frenetica presso gli Apple Store per acquistarne una? Diteci la vostra!

Commenta con la tua opinione

X