Test su portabici per auto: l’analisi della sicurezza

Test su portabici per auto: l’analisi della sicurezza Crash test portabici per auto

Undici raccomandazioni su tredici modelli esaminati è il risultato dei test sui portabici effettuati dal Touring club svizzero, che nelle sue valutazioni ha considerato criteri come la sicurezza, il comportamento di guida e la maneggevolezza, analizzando la capacità di trasportare biciclette elettriche pesanti. POSTERIORE SODDISFACENTE – I produttori Thule, Atera e l’Eufab hanno ottenuto il […]

5 Aprile 2016 - 06:04

Undici raccomandazioni su tredici modelli esaminati è il risultato dei test sui portabici effettuati dal Touring club svizzero, che nelle sue valutazioni ha considerato criteri come la sicurezza, il comportamento di guida e la maneggevolezza, analizzando la capacità di trasportare biciclette elettriche pesanti.

POSTERIORE SODDISFACENTE – I produttori Thule, Atera e l’Eufab hanno ottenuto il grado di “molto raccomandabili” ottenendo risultati degni di nota in tutte le prove effettuate. I punti negativi del Thule Euroway si vedono nel meccanismo di ancoraggio che non si stringe sufficientemente non facendo aderire correttamente il sistema all’autovettura. Questo modello d’altro canto è considerato molto raccomandabile ed è in grado di trasportare con sicurezza biciclette anche in caso di incidenti frontali o brusche manovre per schivare ostacoli. L’Atera, con il suo modello Atera Strada Sport, ha come punto di forza il potere trasportare anche biciclette elettriche pesanti, ma i binari sono troppo corti per potere trasportare biciclette molto grandi. L’Eufab, con il modello Eufab Raven ha un ripiegamento molto compatto ma non è stranamente dotato di un sistema antifurto. I prodotti MFT Aluline, Uebler X21 nano, Twinny Load Compact RA, Fabbri Elektro-Bike e Westfalia Portilo sono invece soltanto “raccomandabili”. Il modello Aluline risulta avere infatti dei margini di miglioramento per gli ancoraggi, mentre il modello Uebler x21 è molto facile da montare ma non prende pieni voti per le pinze di fissaggio del portabici che non sono sufficientemente rafforzate, punto fondamentale secondo i crash test e le manovre d’emergenza effettuate. Il Twinny Load, registra un brutto punto a sfavore durante le manovre improvvise su strada, in quanto si è rotta la pinza bloccatelaio. I modelli Fabbri e Westfalia sono stati declassati a causa dei risultati negativi ottenuti nel test delle manovre scansa ostacoli. Il peggior risultato nella categoria dei portabici da traino lo ottiene il modello Mont Blanc Explorer 2 che risulta completamente inaffidabile alla prova delle manovre improvvise per schivare un ostacolo. Pur con un carico tutto sommato limitato, durante il test la pinza bloccatelaio si è rotta già a una velocità di 70 km/h e una bicicletta è addirittura caduta. Inoltre, occorre usare una forza eccessiva per affrancare il portabici al gancio di traino, almeno sessanta chilogrammi.

TETTO A RISCHIO – I risultati non sono altrettanto positivi se consideriamo invece i portabiciclette da tetto. Soltanto il modello Thule ProRide 591 si può considerare realmente sicuro, grazie soprattutto al rapido montaggio e ad una stabilità notevole. Altri modelli come Giro AF di Atera oppure l’economico Super Bike di Mac Safety First sono comunque “raccomandabili” il chè è positivo visti i risultati degli altri modelli similari. Il Giro Af è un modello che non è adatto ad un utilizzo molto frequente, soprattutto per difficoltà di manegevolezza ed uso, ma espleta le sue funzioni egregiamente. Tra i “raccomandabili con riserva”, un pò al limite tra sufficienza ed insufficienza abbiamo un altro modello di Mont Blanc, il discovery, che rompe le cinghie durante i crash test strappando dai morsetti la stessa bicicletta.

SICUREZZA E CONSUMI – Per motivi legati anche alla forza d’inerzia, che tende a far continuare il movimento nella stessa direzione anche in caso di arresto (ed è il motivo per cui esistono e sono necessarie le cinture di sicurezza) un portabiciclette per il tetto è più sicuro di un portabiciclette posteriore, soprattutto in caso d’incidente. Questo perchè, durante un urto, è più probabile che le bici posizionate posteriormente causino danni al veicolo. C’è però da dire che i modelli di portabici montati dietro permettono un risparmo di carburante rispetto ai prodotti da tetto. Questo è relativamente semplice intuirlo, ed è dovuto alla resistenza dell’aria, chè è minore per un portabici posteriore rispetto ad uno da tetto. I tecnici ci dicono che viaggiando a 100 Km/h il consumo aggiuntivo causato da un portabiciclette da traino è pari a mezzo litro in più ogni cento chilometri, mentre per quello da tetto arriviamo anche a due litri (circa 3 euro).

CRITERI TCS – I suggerimenti del TCS ai produttori dei portabici sono i seguenti:

  • I meccanismi di fissaggio al gancio di traino dovrebbero avere una sicura
  • La messa a punto della forza di chiusura sul gancio non deve essere regolabile col semplice uso delle mani. La forza di bloccaggio dovrebbe essere impostata all’inizio da personale esperto e venir regolata con l’uso di utensili. Oltre a ciò è importante che la forza di chiusura possa essere impostata a posteriori
  • Le informazioni importanti dovrebbero figurare direttamente sul prodotto
  • Sui portabici da tetto andrebbero acclusi adesivi d’avvertimento per mezzo dei quali il guidatore possa annotare l’altezza massima

RACCOMANDAZIONI – Il Touring club fornisce una serie di consigli, informazioni utili e raccomandazioni per l’utilizzo di questi strumenti durante la guida:

  • Rispettare le istruzioni d’uso (velocità massima consigliata, ecc.)
  • Le parti mobili delle bici o dei ganci andrebbero smontate prima della partenza, per evitare che si possano staccare in movimento
  • Fare attenzione alle dimensioni finali del veicolo (lunghezza, larghezza, altezza) dovute alla presenza delle bici
  • Dopo circa 50 km fare un pausa e controllare tutti i fissaggi
  • I portabici causano un consumo supplementare di carburante. Se tali supporti non vengono utilizzati è meglio smontarli
  • Rispettare il carico massimo dei prodotti
  • Prima di mettersi in viaggio controllare l’illuminazione posteriore
  • Utilizzare barre portatutto stabili (possibilmente quelle consigliate dal fabbricante del veicolo). Un portabici è tanto più stabile se lo è anche la barra di sostegno

Qui di seguito pubblichiamo un video relativo ad un altro test simile condotto dall’ADAC qualche tempo fa.

Sicurauto Whatsapp Channel
Resta sempre aggiornato su tutte le novità automotive e aftermarket

Iscriviti gratis al nostro canale whatsapp cliccando qui o inquadrando il QR Code

Commenta con la tua opinione

X