Crash test di compatibilità ADAC: i limiti del test EuroNCAP

Crash test di compatibilità ADAC: i limiti del test EuroNCAP

In oltre 10 anni di lavoro EuroNCAP ha ridotto notevolmente le possibilità di lesioni nel crash test frontale a 64km/h contro il muro. Questo test simula l’impatto fra due vetture identiche che viaggiano a 56km/h. Ed ecco che viene fuori il grande limite che hanno i test europei: la compatibilità delle varie strutture fra auto […]

4 Agosto 2017 - 02:08

In oltre 10 anni di lavoro EuroNCAP ha ridotto notevolmente le possibilità di lesioni nel crash test frontale a 64km/h contro il muro. Questo test simula l’impatto fra due vetture identiche che viaggiano a 56km/h. Ed ecco che viene fuori il grande limite che hanno i test europei: la compatibilità delle varie strutture fra auto diverse.

STRUTTURE DISOMOGENEE – ADAC ha voluto provare a vedere cosa accade in un impatto fra due auto simili, con prestazioni elevate nel test EuroNCAP che impattano fra di loro: la Ford Fiesta e la Peugeot 308. Già ad un esame superficiale a paraurti smontati si nota che le auto hanno le strutture principali poste ad altezze differenti, il che lascia presagire che durante l’impatto i longheroni affonderanno nelle zone scoperte andando a toccare la zona di sopravvivenza degli occupanti. Ma andiamo ad analizzare le prestazioni delle auto dopo l’impatto.

IL CRASH TEST DELLA PEUGEOT 308 – La Peugeot viene colpita direttamente sulla ruota dalla Fiesta, utilizzando solo questo percorso principale per ammortizzare il carico. Un’altra piccola percentuale è assorbita dalle zone morbide secondarie presenti nel musetto dell’auto e da una minima deformazione del longherone principale. I passeggeri all’interno subiscono danni a torace e femori di media intensità, a differenza del crash test EuroNCAP dove queste parti uscivano con danni limitati. Inoltre i soccorritori sono intralciati dall’impossibilità di aprire la portiera lato guida con le mani, ma solo con gli attrezzi, perdendo tempo prezioso.

IL CRASH TEST DELLA FORD FIESTA – La Ford presenta una zona frontale con le strutture disposte in maniera molto disomogenea. Dispone solamente di due longheroni laterali collegati da una traversa frontale. Nell’impatto il longherone longitudinale va ad introdursi nella Peugeot utilizzandola come zona di assorbimento. La traversa va ad urtare la ruota della 308 deformandosi, ma il longherone che la sostiene anziché deformato si trovava poco danneggiato dall’impatto. Gli occupanti della Fiesta subiscono danni più elevati rispetto al crash test EuroNCAP, dovuti anche alla maggiore deformazione della cellula di sicurezza nella zona della pedaliera e del montante anteriore. Torace, femori e tibia sinistra subiscono delle lesioni di media entità, rispetto alle bassissime sollecitazioni del test contro il muro eseguito da EuroNCAP.

In entrambe le auto l’apertura degli airbag avviene con un certo ritardo, maggiore sulla 308, per via della disomogeneità delle due strutture.

Questo test dimostra che la strada per avere auto sicure al 100% è ancora lunga. Uniformare le strutture frontali per rendere le auto più compatibili fra loro, anche di categoria simile, è un primo passo per la massima sicurezza.

Qui sotto il filmato di ADAC sottotitolato in italiano, sotto il video la trascrizione dei sottotitoli.

Trascrizione integrale dei sottotitoli

La sicurezza nelle moderne utilitarie è migliorata notevolmente nel corso degli ultimi anni.

I crash test europei ne sono testimonianza. Hanno quasi tutte provveduto a migliorare la sicurezza dei passeggeri, ma non sempre con esiti felici.

È possibile che il singolo modello di un’auto influisca sulla dinamica dell’incidente? È possibile che l’altezza e la grandezza degli elementi della struttura di sicurezza possa cambiare le sorti dell’incidente?

A queste domande ha dato risposta l’ADAC con un crash test, che ha per protagoniste due delle più sicure vetture di classe medio-piccola: la Ford Fiesta e la Peugeot 308. Entrambe hanno ottenuto 5 stelle nei crash test EuroNCAP.

Andreas Ratzek: “un esame della struttura delle vettura ha dimostrato che le due traverse hanno altezze differenti. I longheroni principali si scavalcano. Nonostante le due vetture siano di peso simile, i due musi non sono compatibili, di conseguenza in uno scontro frontale i danni per i passeggeri sarebbero più gravi del previsto”

Scontro frontale a 56 km/h, con una sovrapposizione del 40% del musetto.

La problematica è molto chiara: gli elementi della struttura di sicurezza di entrambe le vetture non si sovrappongono bene. Il frontale non riesce ad assorbire l’urto come previsto.

I danni sono più alti di quelli che si hanno in un impatto standard sul muretto.
Le portiere non si aprono più, oppure con molta difficoltà.

Andreas Ratzek: “Gli elementi portanti di queste strutture si trovano ad altezze differenti. La struttura della Fiesta scivola sotto quella Peugeot tanto da intaccare la cellula di sicurezza di quest’ultima. Il suggerimento dell’ADAC verso le Case è quello di creare frontali con zone d’assorbimento più ampie che possano ammortizzare urti a diverse altezze, soltanto così si può evitare che la deformazione interessi la cellula di sicurezza, con le possibili conseguenze sui passeggeri”.

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