La citycar francese sfoggia un look raffinato e chic ma soprattutto grazie al raggio di sterzata ridotto si muove in città con sorprendente facilità
Una piccola premium: così potremmo definire la Twingo in allestimento Lovely2 oggetto della nostra prova. Renault cerca con questa versione cerca di conquistare quei clienti che vogliono trovare su una piccola citycar i contenuti presenti su auto di categoria superiore. Generalmente chi acquista una vettura con ambizioni premium dà molta importanza anche all'estetica così ecco presente il colore speciale Cosmic Grey (solo per questo allestimento), vetri posteriori oscurati e cerchi diamantati Ultraviolet da 16 pollici. Gli allestimenti disponibili per la Twingo sono, dal più povero al più ricco, Live, Zen, Lovely, Intens e Lovely2. I motori sono due, entrambi 3 cilindri: un mille da 69 CV (con o senza Start&Stop) e un 900 turbo da 90 CV accoppiabile a un cambio robotizzato a 6 marce. La Twingo oggetto della nostra prova montava proprio quest'ultima configurazione di cambio e motore.
IN OFFICINA La nuova Twingo in prova è lunga 3 metri e 60, larga 1 metro e 65, e alta 1 metro e 55; il vano bagagli ha una capacità di 219 litri mentre la capacità del serbatoio è di 35 litri. Il sottoscocca è carenato e il pianale è molto alto: si viene a creare così uno spazio che potrebbe ospitare delle batterie nel caso si realizzasse una Twingo ibrida. Le sospensioni anteriori sono di tipo McPherson mentre quelle posteriori sono a ponte De Dion. Il motore è un 3 cilindri rivisto e corretto per essere posizionato posteriormente anziché anteriormente (leggi qui l'analisi tecnica del nostro Esperto Bruno Pellegrini). La potenza è di 90 CV e la coppia è di 135 Nm. L'accesso al vano motore si trova sotto la soglia di carico: basta rimuovere il tappetino del fondo del bagagliaio (dotato di schiuma fonoassorbente), svitare 6 viti in plastica e poi sollevare il coperchio in metallo. Agevole la sostituzione del filtro e il controllo del livello dell'olio. Il cambio robotizzato presente sulla Twingo è un 6 marce con doppia frizione. Prodotto dalla Getrag, può trasmettere fino a 170 Nm di coppia: il peso dell'unità è di 68 Kg. Il cofano anteriore si apre utilizzando due levette (una delle quali con serratura) poste a fianco dei fari anteriori: l'apertura avviene facendo scorrere il cofano in avanti. Lo spazio disponibile nel vano anteriore permette di avere accesso alla batteria, al liquido di raffreddamento, al liquido per il tergicristalli ed al liquido dei freni: il vano non è utilizzabile come portabagagli. I freni anteriori sono a disco (pieni) mentre quelli posteriori sono a tamburo. Non è presente la ruota di scorta ma un kit di gonfiaggio pneumatici che si trova sotto ai piedi del passeggero. La manutenzione programmata è da effettuarsi ogni 20 mila km.
INTERNI Il viola domina gli interni colorando tantissimi dettagli: i bordi delle bocchette di aerazione, la palpebra del quadro strumenti, le razze del volante e parte del tessuto dei sedili. La plancia ha un aspetto moderno e simpatico. Nella parte alta abbiamo le bocchette di aerazione e più in basso abbiamo il pulsante dell'Hazard e della chiusura centralizzata mutuati dalla Clio 3 ma posizionati praticamente in orizzontale e non facili da vedere. Come in tutte le auto moderne l'elemento principale della plancia è ormai lo schermo touch-screen del navigatore (qui in versione da 7 pollici) seguito più in basso dai comandi del climatizzatore automatico. Sul piccolo tunnel centrale presenti i pulsanti per attivare e disattivare le funzioni Cruise Control/Limitatore e la funzione Eco. Il quadro strumenti, molto scarno, comprende il tachimetro e un display multifunzione. Il volante è tagliato in basso come sulle vetture sportive ed è regolabile in altezza; le due razze orizzontali che ospitano i comandi del cruise control e dell'attivazione dei comandi vocali. Sulla destra del piantone il classico satellite di casa Renault per comandare l'impianto audio. Contrariamente alle altre Twingo provate in precedenza, in questo caso non c'è spazio per scelte originali e quindi troviamo il classico cassetto portaoggetti. Le alette parasole hanno lo specchio di cortesia sia per il guidatore sia per il passeggero (nelle altre Twingo troviamo lo specchio di cortesia solo per il guidatore). I sedili sono in tessuto con bordi in pelle nera, bianca contornata, come accennato in precedenza, da un piccolo filo viola; quelli anteriori sono ben realizzati e hanno il poggiatesta integrato. Il rivestimento delle portiere è nero e bianco e le maniglie sono in alluminio. Sul cielo si trovano le spie di segnalazione per le cinture slacciate. Buono l'accesso ai sedili posteriori; buona anche l'abitabilità, ovviamente per quattro, a patto che chi siede dietro non sia più alto di un metro e ottanta. L'apertura dei cristalli posteriori è a compasso, come sulle avversarie di categoria Aygo, 308, C1 e, ovviamente, la cugina Smart ForFour.
SU STRADA Ottima la visibilità grazie alle ampie vetrature: la telecamera e i sensori sono un aiuto superfluo. La seduta alta rende piacevole guidare in città, luogo di elezione per la piccola francese. Agile e con il minor raggio di sterzata della categoria la Twingo si muove benissimo negli spazi stretti. Lo sterzo ha un feeling discreto. Piacevole la guida brillante sul misto stretto grazie alla buona gestione delle marce del cambio robotizzato che presta il fianco soltanto quando si parte dando pochissimo gas: in questo caso si avvertono degli strattonamenti tra prima e seconda marcia e tra seconda e terza pertanto meglio partire dando un po' più di gas e alleggerire dopo pochi metri. L'assetto è nel complesso buono con qualche piccolo problema sui fondi stradali dissestati; rollio e beccheggio sono abbastanza contenuti. Il motore ha un bel suono, rauco ma non molto invasivo; buona la coppia che è in grado di erogare: meglio sfruttarla anziché andare a cercare l'allungo. Adeguata la frenata. In autostrada attenzione al vento laterale che, complice la massa contenuta, potrebbe creare qualche problema. I consumi: abbiamo rilevato un consumo medio di 6,2 litri/100 km sul misto e 9,2 litri/100 km in città.
INFOTAINMENT In dotazione alla vettura in prova il sistema R-Link Evolution, con schermo touch da 7 pollici, navigatore, radio DAB, telecamera posteriore di parcheggio, connessione USB e Bluetooth: assente il lettore CD, ormai considerato preistoria da quasi tutti i costruttori. I comandi possono essere impartiti al sistema sia attraverso lo schermo tattile sia tramite pulsanti (due frecce, un pulsante Enter e un pulsante home). R-Link Evolution ha una gestione abbastanza rapida delle schermate, facile ed intuitiva la funzione di navigazione mentre le mappe non risultano aggiornate. La connessione tramite Bluetooth è semplice e la qualità delle telefonate è buona (abbiamo testato il sistema con Samsung S3 Neo). La qualità audio di radio e Mp3 è nel complesso buona. E' possibile acquistare, infine, delle app per migliorare la propria esperienza a bordo della vettura.
SICUREZZA La nuova Twingo ha ottenuto 4 stelle nel crash test Euro NCAP; questo risultato è imputabile principalmente alla non ottimale protezione dei pedoni. Per quanto riguarda l'assistenza alla guida, la nuova Twingo è dotata di serie di ABS con assistenza alla frenata di emergenza (AFE), ESC (controllo della stabilità), SBR (allarme per cintura di sicurezza non allacciata) per tutti i passeggeri, TPMS (Sistema di Sorveglianza della Pressione dei Pneumatici) e Hill Start Assist (Assistenza alla partenza).
CONCLUSIONI Si parte da 10 mila 300 Euro per la versione Life con il motore da SCe 69 CV. La vettura in prova in allestimento Lovely2 con il colore speciale Cosmic Grey, decalcomanie laterali, vetri posteriori oscurati, cerchi diamantati Ultraviolet da 16 pollici, climatizzatore automatico, fari fendinebbia, sellerie in pelle e tessuto, sneaky, Techno Pack e volante in pelle regolabile in altezza raggiunge i 17 mila e 45 Euro.
Pro
Interni curati
Cambio EDC
Agilità urbana
Contro
Capacità di carico
Prezzo della vettura in prova elevato
SicurAUTO.it ringrazia l'officina Toppi Claudio di Roma per la consueta collaborazione