Mazda MX-5: Prova in pista a Vallelunga

Mazda MX-5: Prova in pista a Vallelunga

Ecco le nostre impressioni di guida sul tracciato capitolino di ACI Vallelunga

4 Settembre 2013 - 08:09

Oggi le auto moderne sono sicure, inquinano poco e spesso hanno ottime prestazioni. A questo punto è giusto chiedersi quale sia il luogo adatto per sfruttare al massimo le prestazioni di queste vetture, un ambiente che possa garantire allo stesso tempo divertimento e condizioni di massima sicurezza, dando magari anche l'opportunità a chi guida di imparare qualcosa di più sul comportamento della propria vettura. La risposta è semplice: sfruttando le sessioni di prove libere o i track-days (giornate intere di prove libere) che alcuni tracciati mettono a disposizione. Noi siamo andati nel famoso e divertente circuito di ACI Vallelunga (tracciato che oltre ai track days offre i corsi di guida sicura) a provare la Mazda MX-5 già oggetto della nostra prova su strada. Vediamo quali sono le caratteristiche tecniche che ci hanno spinti a provare la MX-5 in pista e come si è comportata la piccola spider giapponese in questo ambiente.

LA MAZDA MX-5 – È una piccola spider con una distribuzione dei pesi ottimale; grazie al lavoro degli ingegneri Mazda, infatti, il telaio della MX-5 ha una struttura compatta e leggera, e ciò ha permesso di posizionare il motore dietro alle ruote anteriori vale a dire più vicino al baricentro; anche altri componenti secondari (ma dalla massa comunque consistente) come la batteria e il serbatoio carburante si trovano il più possibile vicini al baricentro dell’auto e di conseguenza permettono di raggiungere una distribuzione del peso di 50:50 sugli assi anteriore e posteriore. Nel vano motore è presente una barra duomi che permette di irrigidire la sospensione anteriore e garantire così una buona tenuta di strada. Nel sottoscocca, e più precisamente nel tunnel della trasmissione, c’è una traversa di irrigidimento in alluminio che connette rigidamente la trasmissione e il differenziale posteriore eliminando il ritardo nella risposta in caso di brusche accelerate. Queste caratteristiche ci hanno spinto a portarla in pista e saggiarne le sue doti; l’ottima distribuzione dei pesi infatti è spesso sinonimo di trasferimenti di carico di piccola entità e di conseguenza di grande piacere di guida e efficacia in pista: vediamo se è così anche nel caso della Mazda MX-5 1.8 a benzina da 126cv.

IN PISTA – Sul tracciato di ACI Vallelunga la MX-5 ha mostrato, in condizioni di assetto stabilizzato, un'ottima tenuta di strada. Con l’ESP inserito si possono percorrere agevolmente le curve anche se si scelgono traiettorie sbagliate o se si esagera col gas perché l’intervento dei controlli elettronici è puntuale e permette, ovviamente nei limiti della fisica, di porre rimedio agli errori. Ovviamente questa è una soluzione che può far divertire il neofita ma che trasforma la guida in pista in un’esperienza quasi da videogioco, non accresce il bagaglio tecnico del guidatore e rischia di trasformarsi in un boomerang perché potrebbe dare a chi guida una certo senso di onnipotenza. Disinserendo l’ESP (cosa da fare ovviamente solo in pista), percorrendo le curve raccordate con una sapiente gestione dell’acceleratore è possibile far girare la vettura senza far scomporre l’assetto; nei rapidi cambi di direzione, invece, le molle, che sono molto morbide, mettono un po' crisi la vettura nel momento del trasferimento di carico perché non vengono adeguatamente contrastate dagli ammortizzatori. Ricordiamo che per trasferimento di carico si intende la variazione delle quote parti del peso gravanti sull’asse anteriore e posteriore del veicolo rispetto alla situazione statica: questo effetto è causato dalle accelerazioni e dalle decelerazioni che si generano durante la guida nonché dalle situazioni dovute ai repentini cambi di direzione. La frenata nell’ambiente pistaiolo si è rivelata abbastanza potente e ben modulabile; l’impianto frenante resiste molto bene all’affaticamento. Il cambio si manovra bene ma le 5 marce sono lunghe perché l’intenzione dei progettisti giapponesi è stata quella di voler sfruttare la coppia del motore e ridurre contemporaneamente i consumi, il che rende la scelta ottima per la guida su strada ma non per la guida in pista. In conclusione la MX-5 con la motorizzazione 1.8 è un’ottima auto per la guida di tutti i giorni ma lo è meno per la guida sportiva in pista; ha però un importante vantaggio per chi si avvicina alla pista: il temperamento poco sportivo di cambio, motore e assetto obbligano ad imparare traiettorie pulite per essere veloci. La Mazda MX-5 è comunque un mezzo valido per avvicinarsi in punta di piedi al mondo della trazione posteriore e permette di prendere confidenza con la gestione dei trasferimenti di carico. Per chi vuole una versione dal buon contenuto tecnico e dal temperamento sportivo, c’è la 2.0 con 160 CV, ammortizzatori Bilstein, cambio a 6 marce con rapportatura corta (particolarmente indicato per l'uso in pista) e differenziale a slittamento limitato. Tutte caratteristiche non devono spingere il futuro acquirente ad una guida aggressiva sulle strade di tutti i giorni.

SicurAUTO.it ringrazia ACI Vallelunga per la gentile collaborazione

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