Economica e con i costi di gestione contenuti grazie al GPL la Sandero con motore turbo ha dimostrato insospettabili doti da cittadina
Dacia, marchio low-cost di Renault, ha chiuso il 2015 con buon risultato di vendite pari a quasi 50 mila vetture solo in Italia. A causa del grande successo dei SUV la casa rumena ha creato una versione rialzata di 20 mm della Sandero Stepway per intercettare una fetta di acquirenti attenti alle mode e al tempo stesso al portafoglio. Per quanto riguarda l'estetica, per donare un aspetto un po' off-road sono stati aggiunti rispetto alla Sandero normale profili di plastica nera lungo i passaruota, mentre i paracolpi sotto i paraurti sono di colore alluminio, così come le barre sul tetto che sono segno distintivo della versione Stepway che nell'estetica si ispira ai SUV. Per quanto riguarda i motori, tra i benzina è possibile scegliere un 1.2 da 75 CV o il TCe turbo da 90 CV mentre per i Diesel la scelta riguarda il 1.5 dCi declinato in due livelli di potenza 70 CV o 90 CV. Per quanto riguarda gli allestimenti la Sandero Stepway è disponibile in un unica versione mentre per quanto la Sandero normale gli allestimenti disponibili sono il base, l' Ambiance e il Laureate con gli ultimi due disponibili anche nella serie speciale Family con un rapporto costo contenuti ancoramigliore. Loggetto della nostra prova è stato la Sandero in versione Stepway con motorizzazione Bi-Fuel da 90 CV.
IN OFFICINA La Sandero Stepway è lunga 4 metri e 8 cm, è larga 1 metro e 76 cm; il bagagliaio ha una capacità di 320 litri. L'architettura è semplice e ben collaudata (alcune componenti derivano dalla Clio sia seconda sia terza serie). Il corpo vettura è rialzato di 20 mm rispetto alla versione normale. Sull'asse anteriore troviamo delle sospensioni McPherson e al posteriore il ponte torcente con delle protezioni in plastica nella parte inferiore. Non sono presenti carenature nel sottoscocca, eccezion fatta per la parte centrale del motore. Il vano motore è ordinato: il cofano motore rimane alzato anziché grazie alla classica asta, grazie ad un ammortizzatore, un elemento questo che spesso è difficile trovare anche in molte vetture del segmento superiore. Il motore è un tre cilindri turbocompresso benzina-GPL da 90 CV con 135 Nm a 2500 giri di ultima generazione. Non è previsto il coperchio in plastica insonorizzante sul motore, particolare spesso presente sulle concorrenti. Sulla destra si trova, ed è di dimensioni generose essendo la vettura dotata di sistema start&stop, la batteria di avviamento. Il sistema di alimentazione GPL è di tipo sequenziale e il serbatoio toroidale si trova al posto della ruota di scorta. I freni anteriori sono a disco mentre quelli posteriori sono a tamburo; gli pneumatici in dotazione hanno misura 205/55 R16. Facile eseguire piccoli interventi di controllo livelli e di sostituzione delle lampade. La manutenzione è prevista ogni 20 mila km.
INTERNI La plancia ha un design sobrio e non molto moderno. Al centro del cruscotto troviamo tra due bocchette dell'aria i pulsanti dell' Hazard e della chiusura centralizzata; a seguire lo schermo del sistema infotainment. Subito sotto ci sono i comandi dell'aria condizionata, semplici e intuitivi, e ancora più in basso i pulsanti che attivano gli alzacristalli elettrici anteriori, il cruise control e che bloccano le portiere; i comandi dei cristalli posteriori non sono vicini a quelli dei cristalli anteriori ma si trovano dietro al freno a mano in modo da poter essere raggiunti sia dai passeggeri anteriori sia da quelli posteriori. Le plastiche, molto dure al tatto, sono di discreta qualità. Il quadro strumenti è composto da tre strumenti circolari: il contagiri, a sinistra, il tachimetro, al centro, e il computer di bordo a destra (non è possibile visualizzare i consumi sia viaggiando a GPL sia viaggiando a benzina). Il volante è a tre razze e su di esso trovano posto i pulsanti per il comando del cruise control; sul piantone dello sterzo, sulla destra, si trova un satellite per i comandi audio della radio e del telefono. Il clacson si trova sulla sinistra sul devioluci. A livello ergonomico tutto è raggiungibile facilmente: fa eccezione, in basso a sinistra la manopola per la regolazione dell'assetto fari. Le ampie regolazioni del sedile permettono quasi sempre di trovare una buona posizione di guida dato che il volante si può regolare solo in altezza e non in profondità. La tappezzeria è personalizzata con il logo Stepway sugli schienali e ha una colorazione dedicata a contrasto, nera e grigia. Infine il divanetto posteriore è abbattibile nelle proporzioni 40/60 e non è necessario smontare i poggiatesta per creare un piano orizzontale.
SU STRADA La Sandero è facile da manovrare grazie all'ampiezza dei finestrini, alla posizione di guida rialzata e all'ottimo raggio di sterzata tuttavia, in manovra, lo sterzo rimane abbastanza duro da azionare. In città è una vettura piacevole da guidare mentre su strada lo sterzo risulta poco preciso e risente dei ritorni di coppia del motore. Il comportamento è sincero e l'assetto avverte con largo anticipo se si sta esagerando; guidando in maniera brillante il retrotreno tende un po' ad allargare (puntuale l'intervento dell'ESC). Buono il comfort alle basse andature: le sospensioni, rialzate di 20 mm rispetto alla versione normale, assorbono bene le asperità e gli pneumatici con la spalla alta (almeno per gli standard odierni) contribuiscono a filtrare le imperfezioni dell'asfalto. Il cambio, contrastato in qualche innesto, ha i rapporti un po' lunghi mentre la frizione stacca molto in alto ed è poco modulabile. All'aumentare dell'andatura, l'abitacolo resta sempre ben isolato, fatta eccezione per qualche fruscio di troppo dagli specchietti e per il rotolamento degli pneumatici. In condizioni limite, la rumorosità del motore in accelerazione resta sempre entro livelli accettabili. Il motore, un tre cilindri turbocompresso da 90 CV (135 Nm a 2500 giri) di ultima generazione, ha come dote principale la fluidità piuttosto che la brillantezza e si caratterizza per un bel sound che comunque non è mai troppo invasivo all'interno dell'abitacolo. In modalità ECO, attivabile tramite apposito pulsante, una gestione più attenta del motore e dei servizi che assorbono potenza garantisce un risparmio ulteriore di carburante, a scapito però di una minore spinta del motore. Viaggiando a GPL l'erogazione e più ruvida rispetto all'alimentazione a benzina (problema addebitabile a nostro avviso più alla qualità del carburante GPL venduto in Italia che non alle caratteristiche dell'impianto di alimentazione). La frenata è migliorabile per ciò che riguarda la potenza: bene la modulabilità. Migliorabile l'illuminazione nella guida notturna.
INFOTAINMENT La nuova Sandero Steway in prova montava il sistema multimediale sviluppato dalla LG con schermo touch screen da 7 pollici. Per quanto riguarda la navigazione, le mappe non sono aggiornate mentre buone sono la logica di funzionamento e la facilità d'uso; la grafica, molto semplice, è gradevole anche se non molto moderna. Discreta la qualità audio del sistema con qualsiasi fonte (radio, streaming bluetooth e prese USB e Aux-in). Per quanto riguarda il vivavoce la qualità è discreta. Il suono in abitacolo risulta molto ovattato e anche un po' metallico tuttavia chi ascolta dall'altro capo del telefono percepisce una buona qualità complessiva. Facile infine connettersi al telefono (per la prova abbiamo utilizzato un telefono Samsung A5).
SICUREZZA La Sandero ha ottenuto 4 stelle nel test Euro NCAP eseguito nel 2013; in particolare ha ottenuto un punteggio pari all' 80% nella protezione degli adulti, del 79% nella protezione dei bambini, del 57% nella protezione dei pedoni. Per quanto riguarda la sicurezza passiva presenti due airbag frontali e due laterali con airbag lato passeggero disinseribile, attacchi Isofix e attacchi Top-Tether dietro allo schienale dei sedili posteriori. La dotazione di dispositivi di sicurezza è stata valutata al 55%: presenti ABS, controllo di stabilità ESC con controllo di trazione non disinseribile. Il cruise control presente sulla vettura in prova è optional su quasi tutte le versioni.
CONCLUSIONI La Sandero in allestimento base (con paraurti in plastica) con il 1.2 benzina parte da 7 mila 450 Euro. L'allestimento Ambiance, parte da 8 mila 50 Euro mentre il più ricco Laureate parte da 9 mila 450 Euro. La Sandero Stepway parte da 11 mila 700 Euro mentre la versione oggetto della nostra prova, con alimentazione GPL, parte da 12 mila 200 Euro a cui vanno aggiunti 500 Euro per la vernice metallizzata per un totale di 12 mila 700 Euro.
Pro
- Bassi costi di esercizio
- Prezzo di acquisto contenuto
- Agile in città
Contro
- Feeling di guida migliorabile
- Dotazione dispositivi elettronici di sicurezza ridotta all'osso
Si ringrazia l'officina Antares di Roma per la gentile collaborazione