Abbiamo messo alla prova la crossover francese nella motorizzazione diesel e con il cambio automatico, ecco come va la Citroen C4 Cactus
Quando si tratta di emozionare e di rompere gli schemi alla Citroen non sono secondi a nessuno. Guardando al passato della casa francese si trovano auto come la Traction Avant, che fu la prima berlina di grande diffusione a trazione anteriore, oppure la 2 CV, che in diverse versioni è stata prodotta per 42 anni e ha segnato la vita di almeno due generazioni, per finire con la DS, l'ammiraglia che col suo design e le sue innovazioni tecnologiche ha stupito tutto il mondo. Ora, è ancora presto per giudicare il destino commerciale della nuova Citroen C4 Cactus, ma sicuramente intravediamo delle premesse importanti, derivate dalle sue caratteristiche peculiari che la rendono unica. Infatti, nel panorama attuale del mercato dell'auto, sono pochi i modelli che riescono a colpirci perché esprimono qualche cosa di innovativo. In un panorama automotive dove le auto diventano sempre più aggressive, sportive o evocative di vita all'aria aperta e grandi spazi naturali, Citroen con la C4 Cactus ha scelto un'altra strada, quella del comfort, della creatività e della tecnologia utile. Un esempio di questo approccio sono gli Airbump, cioè i pannelli laterali realizzati in materiale termoplastico (a manutenzione zero) che da un lato caratterizzano il design della vettura (si possono scegliere in quattro tinte), ma dall'altro riducono al minimo le conseguenze dei piccoli urti laterali, come quelli che avvengono quando si parcheggia in verticale in spazi ristretti.
DESIGN – Il design è sicuramente la prima cosa che stupisce della Citroen C4 Cactus. È davvero un elemento di rottura, con richiami allo stile di alcune Citroen del passato, come la Mehari e, più in generale, alcuni stilemi ripresi direttamente dagli anni Settanta/Ottanta, come il cofano completamente piatto, che si vede benissimo dal posto guida, o come i gruppi ottici posteriori , non troppo grandi e dal disegno lineare.
INTERNI – La Citroen C4 Cactus ha le misure tipiche delle crossover di segmento B, ma una linea particolare, fatta di sbalzi ridotti, che permette di ampliare lo spazio utile a bordo, sia dell'abitacolo che dei bagagli. Tuttavia, tra tante semplificazioni tecniche, volute per ridurre il peso complessivo dell'auto, ma anche i costi di produzione ce ne stanno alcune francamente troppo estreme, come la rinuncia alla regolazione in profondità del volante, ai cristalli posteriori tradizionali (sono a compasso) e al contagiri. Soprattutto, la mancanza della regolazione del volante riduce le possibilità di avere una posizione di guida corretta, mentre quella del contagiri elimina uno strumento indispensabile per regolare al meglio lo stile di guida.
INFOTAINMENT – Sulla C4 Cactus bisogna passare per il touch screen da 7 pollici per effettuare qualunque tipo di operazione, anche la regolazione del climatizzatore. La piattaforma è la stessa che abbiamo avuto modo di provare sulla C4 Picasso e sulla C4 Gran Picasso. Il sistema funziona bene, tuttavia in alcune situazioni farebbe piacere dover compiere meno passaggi per effettuare un'operazione semplice, come appunto la regolazione della temperatura nell'abitacolo.
CORPO VETTURA – La Citroen C4 Cactus è lunga 4,16 metri, larga 1,73 m, con un passo di 2,60 m. L'altezza raggiunge gli 1,48 metri, configurando un bagagliaio da 358 litri, che possono aumentati ulteriormente 1.170 litri se si abbattono i sedili posteriori (non divisibili). La massa in ordine di marcia del corpo vettura è di 1.130 kg, mentre il coefficiente di penetrazione aerodinamica Cx è di 0,32.
SU STRADA – Dopo aver guidato brevemente la Citroen C4 Cactus durante la presentazione stampa internazionale, la casa francese ci ha messo a disposizione un esemplare per una prova più approfondita. Si è trattato in particolare, di una 1.6 e-Hdi da 92 CV, con trasmissione automatica pilotata ETG6. Sgombriamo subito il campo da equivoci dicendo che si tratta di un cambio 'robotizzato', un sistema che negli ultimi anni è un po' passato di moda in favore dei doppia frizione, ma Citroen sta mostrando di crederci e sicuramente gli sforzi tecnici sono evidenti. Infatti, rispetto all'unità a 5 marce che abbiamo provato sulla C3 1.4 Hdi, la differenza è notevole, sia in quanto a rapidità d'azione che come dolcezza dei cambi marcia. La guida della C4 Cactus, comunque, è caratterizzata dalla fluidità di azione generale, dalla morbidezza delle sospensioni e dalla totale silenziosità, frutto anche di un eccellente lavoro aerodinamico che ha privato l'auto di fastidiosi fruscii, anche a velocità autostradali. Il servosterzo ad assistenza variabile, poi, ha sempre la giusta consistenza, i freni un'azione pronta e l'auto un comportamento stradale esemplare. Il motore 1.6 turbodiesel si conferma come uno dei propulsori migliori del segmento, con un vuoto di coppia ai bassissimi regimi ridotto al minimo e un'ottima 'schiena' ai bassi e ai medi; complice la leggerezza dell'auto si possono sfruttare spesso le marce alte, diminuendo i consumi. Quello che invece non piace è la strumentazione davanti al guidatore: particolarmente scarna, non si può personalizzare in nessun modo, tanto che se si vuole utilizzare il cambio in modalità manuale ci si può solo affidare al segnalatore di cambio marcia, a meno di non avere particolare dimestichezza con il rombo e le diverse tonalità del motore.
SICUREZZA – La Citroen C4 Cactus ha effettuato i crash test Euro NCAP nel 2014, ottenendo quattro stelle con un punteggio di 82%, 79%, 80%, 56% nelle categorie di protezione adulti, bambini, pedoni e sistemi di sicurezza. Di serie ci sono sei airbag (due frontali, due laterali, quelli a tendina anteriori e posteriori) e i dispositivi elettronici standard come ABS ed ESC. Molto interessante, invece, la soluzione adottata per l'airbag del passeggero che prevede lo spostamento di tutti i componenti del sistema nel padiglione. Il livello di protezione è il medesimo dei classici airbag inseriti nella plancia e la caratteristica forma ad arco ne permette l'apertura indipendentemente dalla posizione del passeggero, mentre il volume globale è di 120 litri, per coprire anche la zona centrale della plancia
IN OFFICINA – Grazie alla piattaforma modulare EMP2, la C4 Cactus perde 200 kg rispetto alla C4. Le sospensioni anteriori sono di tipo McPherson mentre al posteriore c'è un classico ponte torcente. Gli Airbump, invece, sono composti da un rivestimento in TPU che integra delle piccole capsule d'aria, le quali attutiscono gli urti e dopo aver subito un colpo riacquistano la loro forma originaria. Il cambio manuale pilotato (CMP), dal punto di vista meccanico non differisce molto da un manuale classico, ciò che cambia è la gestione automatica della frizione e dell'innesto delle marce. Il dispositivo Start/Stop, come quello di tutti gli ultimi modelli del Gruppo PSA, utilizza un particolare alternatore che integra il motorino di avviamento.
PREZZI – Il listino della Citroen C4 Cactus parte da 14.950 euro della versione 1.2 75 CV Live, per arrivare ai 21.750 euro della 1.6 e-HDi 92 ETG6 Shine della nostra prova, che però costa 24.950 euro per via degli optional.