
Abbiamo messo alla prova la Citroen C3, ecco come va la piccola francese con il cambio automatico
Il cambio manuale ha i giorni contati. Bè, forse i giorni proprio no, ma è innegabile che la classica trasmissione con la cloche e i tre pedali appartenga al passato dell'automobile. Del resto è un componente che, a parte la crescita del numero dei rapporti, è rimasto uguale a sé stesso da quando l'automobile è nata. In effetti, per diversi decenni, le alternative difficilmente sono state migliori. I classici automatici con convertitore di coppia, a tre o quattro marce, erano lenti, peggioravano i consumi e non aggiungevano piacere di guida. Poi le cose sono cambiate e il pedale della frizione piano piano è scomparso da molte macchine. Oggi la maggior parte delle auto sportive ne fa a meno e la nascita del “doppia frizione” ha aperto possibilità prima inimmaginabili. Anche le utilitarie hanno beneficiato del progresso tecnico, che, nella fattispecie, significa gestione elettronica evoluta e attuatori elettroidraulici per comandare la frizione e gli ingranaggi della trasmissione. Stiamo parlando dei cambi cosiddetti “robotizzati”, come quello della Citroen C3 CMP (cambio manuale pilotato) su cui stiamo per salire.
DESIGN – La Citroen C3 ha avuto un design molto personale sin dalla sua nascita, con la prima versione del 2002 che ha ottenuto un grande successo di mercato grazie anche alle linee, che ricordano quelle della mitica 2CV. La seconda generazione non si è discostata molto dalla prima, mantenendo le forme vagamente “a uovo” e aggiornando il frontale secondo gli ultimi canoni del resto della gamma francese. La presenza di molti elementi cromati dona all'auto una certa eleganza, che si conferma anche in dettagli molto apprezzabili come le coppe ruota dal disegno elaborato, che è facilissimo scambiare per cerchi in lega.
INTERNI – Su tutte le versioni della Citroen C3 è di serie il parabrezza Zenith che dona all'interno della vettura una personalità inconfondibile. Anziché terminare con l'inizio del tetto, come sulla maggior parte delle auto, il parabrezza della francesina si estende fin sopra le teste dei passeggeri anteriori, raggiungendo una lunghezza globale di 1,35 metri e ampliando il campo visivo verticale fino a 80°. Se l'incidenza dei raggi solari da troppo fastidio, si possono far scorrere le alette parasole, che sono ancorate ad una sorta di tendina, in modo da oscurare tutta la zona di vetro in più
INFOTAINMENT – La Citroen C3 non eccelle quanto a infotainment. Il piccolo display ricavato al centro della plancia raduna tante informazioni in uno spazio troppo piccolo, mentre i colori e il tipo di caratteri tradiscono la semplicità del sistema. Ad ogni modo sono presenti tutte le funzioni che ci si aspetta di trovare su un'auto di questo prezzo, come il vivavoce Bluetooth (testato con Samsung Galaxy S3) e le prese USB. La qualità di riproduzione della musica è, tutto sommato, buona ma il microfono del vivavoce non funziona sempre bene, specialmente se chi guida arretra tutto il sedile. Molto comodi e intuitivi, invece, i comandi al volante per il controllo remoto.
CORPO VETTURA – La Citroen C3 è lunga 3,94 metri, larga 1,73 m, con un passo di 2,45 m. L'altezza raggiunge gli 1,52 metri, configurando un bagagliaio da 300 litri, che aumentano fino a 1.300 se si abbattono i sedili posteriori. L'auto è omolgata per cinque persone, con il quinto posto che può essere sfruttato anche da un adulto, a patto che gli ocupanti della panchetta posteriore non siano di corporatura troppo robusta.
SU STRADA – Il 1.4 Hdi da 70 CV è una opzione azzeccata per la C3. Il corpo vettura è leggero e il motore raramente deve fare gli straordinari, così il consumo rimane contenuto. Chi preferisce prestazioni più brillanti può scegliere il “fratello maggiore” da 1.6 litri (qui la nostra prova della Grand C4 Picasso con questo motore), declinato in due livelli di potenza, 90 e 115 CV. In questi casi non si può fare a meno del pedale della frizione, ma si guadagna una marcia in più. I rapporti del cambio CMP sono cinque, tutti piuttosto lunghi, in virtù della generosa coppia (160 Nm a 1.750 giti) del quattro cilindri turbodiesel, mentre il dispositivo Start/Stop è incluso. Questa C3 non è esattamente una divoratrice di autostrade, anche se non ha problemi a muoversi nei dintorni della velocità limite. Il suo habitat naturale è la città, dove si apprezza realmente il cambio robotizzato e ci si lascia cullare dalle sospensioni “alla francese”. Nonostante se l'accoppiata McPherson anteriore e ponte torcente posteriore sia la stessa di tutte le altre segmento B, l'assetto è inequivocabilmente di gusto transalpino. La C3 è molto confortevole, assorbe buche e sconnessioni con totale disinvoltura; complice anche l'ottima insonorizzazione, invita a una guida rilassata e senza strattoni. Assecondarla è la cosa migliore, perché se si cercano le prestazioni, la sua indole evidenzia inevitabilmente dei limiti. Il cambio, soprattutto nel passaggio tra prima e seconda, non è esattamente un fulmine di guerra. L'interruzione di coppia è percepibile e l'assetto morbido non si preoccupa troppo di frenare il beccheggio. Partendo bruscamente al semaforo la C3 scatta senza farsi pregare, spinta dalla coppia abbondante del turbodiesel che è già ben presente a 1.500 giri, ma l'innesto della seconda richiede qualche attimo di troppo, in cui la vettura “rimbalza” leggermente sulle ruote anteriori. Per evitare questo fenomeno è sufficiente partire con meno foga, rispettando il carattere della piccola Citroen. Così facendo si apprezza anche il feeling dello sterzo, molto leggero e progressivo, ma abbastanza indiretto e poco preciso ai piccoli angoli.
SICUREZZA – La Citroen C3 è stata testata da Euro NCAP nel 2009, quindi con il penultimo standard dei crash test, totalizzando il punteggio finale di 4 stelle. ottenute con un punteggio di 83%, 74%, 39% e (check)% nelle categorie di protezione adulti, bambini, pedoni e sistemi di sicurezza. Di serie ci sono 6 airbag, ABS e l'ESC.
IN OFFICINA – Il cambio manuale pilotato (CMP), dal punto di vista meccanico non differisce molto da un “manuale” classico, ciò che cambia è la gestione automatica della frizione e dell'innesto delle marce. Al guidatore è demandato il compito di dare un impulso alla leva, oppure nemmeno quello, se si decide di lasciare le decisioni totalmente all'elettronica. Il dispositivo Start/Stop, come quello di tutti gli ultimi modelli del Gruppo PSA, utilizza un particolare alternatore che integra il motorino di avviamento ed è rapidissimo nella sua azione; inoltre è uno dei pochi sul mercato che spegne il motore anche entro i 10 km/h. Il cambio pilotato aggiunge 1.000 € al prezzo di listino della C3, la rallenta di 2,7 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h, ma fa scendere le emissioni di CO2 da 99 a 87 g/km, migliorando allo stesso tempo i consumi, in particolar modo nel ciclo urbano che passa da 4,5 L/100 km a 3,6
PREZZI – Il listino della Citroen C3 parte dai 12.650 € della versione 1.0 Vti 68 CV Attraction per arrivare ai 19.650 € della Citroen C3 1.6 e-HDi 115 airdream Exclusive. La C3 1.4 e-HDi 70 airdream CMP Seduction della nostra prova costa 17.150 €