
Ecco i controlli da fare a un giunto omocinetico prima di smontare, le cause di usura precoce e i consigli degli esperti per allungarne la durata
Un giunto omocinetico rotto o rumoroso è un’indicazione di utilizzo del veicolo in condizioni critiche per le quali non è stato progettato. Con la diffusione delle auto elettriche, capaci di una coppia maggiore fin da subito rispetto alle auto tradizionali, i giunti omocinetici saranno tra le parti maggiormente sollecitate. Ma quali sono le cause più frequenti di un giunto omocinetico rotto? Ecco i controlli da fare, validi anche prima di comprare un’auto usata, e i consigli di uno dei maggiori produttori di componenti per la trasmissione.
DURATA GIUNTO OMOCINETICO
I giunti omocinetici per autoveicoli dovrebbero essere capaci di sopportare sollecitazioni estremamente elevate. In effetti sono progettati per durare quasi quanto la vita utile di un’auto, in condizioni ideali. Nella realtà sono sufficienti le strade disastrate percorse ogni giorno a far nascere i primi rumori dai giunti omocinetici usurati. Prima di vedere quali sono i fattori che contribuiscono maggiormente all’usura dei giunti, vediamo quanti tipi di giunti omocinetici esistono e cosa cambia. Esistono diverse tipologie di giunti omocinetici, diversi per dimensioni e forma, che permettono di trasmettere il moto rotatorio anche in presenza di assi incidenti. Ma in generale si possono raggruppare in:
– Giunti omocinetici “fissi” o non scorrevoli;
– Giunti omocinetici scorrevoli, cioè capaci di variare la lunghezza del semiasse in base alle oscillazioni verticali della ruota.

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GIUNTO OMOCINETICO ROTTO: LE CAUSE PIU’ FREQUENTI
La durata dei giunti omocinetici è strettamente dipendente dal tipo di strada che si percorre, se con buche o curve. In genere chi percorre strade costiere o con molti tornanti si ritroverà a dover controllare e sostituire le cuffie dei giunti omocinetici più spesso. Ci sono altre cause però che favoriscono l’insorgenza di rumori dai giunti delle ruote:
– L’impiego del veicolo in situazioni gravose, come un carico eccessivo che può trovarsi a dover sopportare un MPV o un’auto utilizzata per il traino;
– L’uso dell’auto con temperature molto fredde o molto calde che accelerano il degrado delle cuffie di gomma. In caso di rottura della cuffia, la fuoriuscita del grasso porta inevitabilmente all’usura del giunto omocinetico che lavora senza alcuna lubrificazione. In più è attaccato da detriti e polvere che aumenteranno usura e rumori nelle sterzate più strette. E’ bene controllare con frequenza;
– La salsedine e il sale sono nemici dell’auto come dei giunti omocinetici: sia in prossimità del mare, sia in montagna (per il sale sparso in inverno) risulta accelerata la corrosione rispetto alle auto esposte ai soli agenti atmosferici. In questo caso si può verificare una maggiore usura dei profili scanalati che collegano il giunto omocinetico al mozzo ruota. Una pulizia piuttosto frequente, ma senza eccessi, eviterà che i depositi di sale possano aggredire il metallo a lungo andare.
I CONTROLLI PRIMA DI SMONTARE UN GIUNTO OMOCINETICO
Se fa rumore si può verificare già con semplici controlli l’eventuale necessità di cambiare un giunto omocinetico. E’ chiaro che, considerando l’importanza del componente, bisogna rivolgersi a un autoriparatore esperto. Prima di smontare un giunto omocinetico i controlli di rito per accertare l’usura di un giunto da sostituire sono:
– Verificare l’integrità delle cuffie (sia lato ruota sia lato cambio) su tutta la superficie e facendo girare a mano le ruote sterzate al massimo con l’auto sollevata. Se sono presenti crepe o piccoli tagli è il momento di intervenire per evitare ulteriori danni al giunto;
– Controllare l’integrità delle fascette delle cuffie e se sono strette correttamente;
– Muovere il semiasse per accertare l’assenza di eccessivo gioco assiale;
– In uno spazio ampio, testare l’auto con manovre incrociate a 8, fino alla massima sterzata, per verificare impuntamenti del volante o evidenti rumori provenienti dai giunti;
– In caso di sostituzione delle cuffie dei giunti ruote, verificare se le scanalature del millerighe e la filettatura del dado mozzo sono integre e prive di ossidazione.