Viadotto Italia: Anas annuncia la riparazione provvisoria, ma la Procura sorveglia

Il 27 maggio verranno rimosse le macerie del tragico crollo. Anas: carreggiata nord riaperta in 40 giorni, ma la Procura vuole vederci chiaro

 
Viadotto Italia: Anas annuncia la riparazione provvisoria, ma la Procura sorveglia Il 27 maggio verranno rimosse le macerie del tragico crollo. Anas: carreggiata nord riaperta in 40 giorni

Il 27 maggio verranno rimosse le macerie del tragico crollo. Anas: carreggiata nord riaperta in 40 giorni, ma la Procura vuole vederci chiaro

di 
26 Maggio 2015 - 06:05

È stato un evento che ha suscitato fortissime polemiche e che lascia tuttora numerosi interrogativi: parliamo del crollo di una campata del viadotto Italia dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, avvenuta il 2 marzo 2015, che ha provocato la morte di un operaio che stava effettuando dei lavori (vedi foto tratta dalle riprese del Tg3 regionale della Calabria le immagini della campata crollata). Un evento che tra l'altro ha fatto seguito al crollo di altri viadotti gestiti dall'Anas. Ora, l'ente gestore ha comunicato che la Procura di Castrovillari ha autorizzato l'esecuzione dei lavori di rimozione delle macerie della campata di accesso al Viadotto Italia dell'autostrada A3, crollata durante i lavori di predisposizione della demolizione dell'impalcato.

PRIMA SERVE UN'ALTRA INDAGINE – L'avvio delle attività di “pulizia” è tuttavia condizionato all'esecuzione di un'ulteriore serie di indagini laser-scanner, stabilite dai consulenti della Procura e programmate dagli stessi nei giorni 25 e 26 maggio. Si prevede, pertanto, che i lavori autorizzati possano essere avviati a partire dal domani 27 maggio, e avranno una durata complessiva di circa 10 giorni. Insomma, la Procura vuole vederci chiaro, capire bene che cosa è successo e perché. Infatti, lo scorso lunedì 25 maggio l'Anas ha proceduto al deposito dell'ulteriore documentazione progettuale inerente l'intervento di rinforzo della pila P13 del viadotto, aggiornata e integrata nei termini indicati dai consulenti della Procura.

INTERVENTO DI RINFORZO – Nel frattempo, l'Anas ha anche elaborato un progetto per un intervento di rinforzo/riparazione provvisoria della pila, che permetterebbe di abbreviare i tempi di apertura al traffico senza compromettere la possibilità di eseguire l'intervento di riparazione definitivo. La realizzazione di tale intervento, abbinata all'esecuzione di prove di carico statiche e dinamiche sull'impalcato, consentirà la riapertura al traffico della carreggiata nord entro circa 40 giorni dall'autorizzazione della Procura. L'Anas ha anche avviato tutte le indagini interne per valutare la quantificazione di eventuali danni subiti e le responsabilità dei soggetti coinvolti nel crollo della campata.

QUALI IPOTESI – Ricordiamo che SicurAUTO.it ha voluto approfondire la questione, raccogliendo l'opinione di Michele Mele, esperto in progettazione di ponti, sulla possibile causa del crollo. Mele esclude qualsiasi possibile collegamento tra la manutenzione dei giunti di dilatazione, anche nella parte inferiore, e il crollo. Chissà, forse tra le ipotesi si può azzardare che qualcosa non abbia funzionato a dovere nei controlli statici prima e durante l'applicazione delle micro cariche esplosive. Per applicare tali cariche vanno effettuati dei fori ed è ovvio che questi fori vanno ad indebolire la struttura. Mele ga aggiunto che, per esperienza, preferisce tecniche di demolizione per mezzo di macchine operatrici che trinciano il calcestruzzo radiocomandate per preservare la sicurezza degli operai. Si è evidentemente preferito, in questo caso, adoperare il metodo della polverizzazione con micro cariche perché più economica, visto che lo scopo di questa demolizione era conservare i piloni. Ma qualcosa potrebbe non essere stato fatto nel modo corretto, dai controlli all'applicazione delle micro cariche, tra l'altro inesplose al momento del crollo.

Commenta con la tua opinione

X