Tutor spento, è ufficiale: tornano gli autovelox mobili sulle autostrade?

Tutor spento, è ufficiale: tornano gli autovelox mobili sulle autostrade? La Polstrada ha restituito il Tutor ad Autostrade e ora si preannuncia un'estate di controlli mobili. Ma chi ha pagato i costi per togliere il Tutor?

La Polstrada ha restituito il Tutor ad Autostrade e ora si preannuncia un'estate di controlli mobili. Ma chi ha pagato i costi per togliere il Tutor?

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30 Maggio 2018 - 09:05

E' stato definitivamente spento il Tutor che fino a qualche mese fa Autostrade per l'Italia (ASPI) aveva dato in gestione alla Polstrada per il controllo della velocità delle auto in transito. Un servizio di tutela del territorio che difatti non era in capo al gestore autostradale anche secondo la Corte d'Appello di Roma, che ha respinto la richiesta di sospensione della sentenza. L'obbligo di rimuovere il Tutor copiato da Autostrade da un brevetto italiano è così diventato esecutivo e proprio alle porte di una stagione estiva di grandi esodi la Polizia dovrà rimboccarsi le maniche con i mezzi (pochi) e gli strumenti (per fortuna leggermente migliori) in appostamenti quasi sicuramente mobili, alla vecchia maniera. Intanto che si sperimenta il nuovo Tutor (che si chiama SICVe PM, già approvato dal Ministero e altrettanto a rischio sospensione) ci si chiede se siano stati gli stessi agenti di Polizia ad occuparsi della disattivazione del sistema Tutor con costi a carico dei cittadini (Polstrada difatti lavora per Autostrade, ma in tal caso impiegando ore di servizio tecnico per una negligenza di ASPI).

PERCHE' IL TUTOR E' STATO SPENTO Per chi si fosse perso la vicenda del brevetto del Tutor copiato da Autostrade, e per questo ne è stata ordinata la sua rimozione dalla Corte d'Appello di Roma, facciamo un passo indietro. Il contenzioso tra ASPI e l'impresa italiana Craft inizia nel 1999 quando l'ideatore e detentore del brevetto, Romolo Donnini, propone la sua invenzione ad Autostrade per la cifra di 1,5 milioni di euro, ma – come lo stesso inventore ha dichiarato di recente – ASPI avrebbe fatto una controproposta di 1/10, mettendo sul tavolo solo 150 mila euro. E' facile immaginare come quell'accordo no abbia mai avuto un seguito finché Donnini si accorge che qualche anno dopo Autostrade ha brevettato un sistema che si sovrappone al suo per funzionamento e lo brevetta col nome Tutor. Da lì il contenzioso è passato per diversi gradi di giudizio fino alla sentenza di aprile 2275/2018 della Corte d'Appello che ha riconosciuto la paternità del brevetto alla Craft, ordinando la disattivazione ad ASPI delle telecamere, leggi qui i dettagli.

I “NUOVI” CONTROLLI DELLA POLSTRADA E così è stato. La Polizia Stradale ha infatti diramato una nota ufficiale con ASPI in cui ufficializza che il Tutor è definitivamente spento, ma assicurano anche in relazione ai rispettivi obblighi previsti dalla legge, che continueranno a garantire il controllo delle autostrade in riferimento ai limiti di velocità per la sicurezza di tutti gli utenti. Ma come avverte Maurizio Caprino de Il Sole24Ore, mentre il nuovo sistema SICVe PM non sarà operativo su tutta la rete, è molto probabile che la Stradale dovrà arrangiarsi come può e nel periodo più caotico dell'anno. Dovranno rispolverare vecchi metodi che prevedono appostamenti mobili ora molto più complicati visto che l'auto deve essere ben segnalata e visibile (in autostrada vedere un cartello che annuncia l'autovelox a pochi centimetri da terra può essere difficile per gli automobilisti). Se da un lato gli autovelox operativi  a disposizione (quelli non accantonati in attesa di revisione annuale) giocano contro la sicurezza delle strade, gli agenti potranno fare affidamento sui più recenti Telelaser (oggi può riprendere e rilevare l'eccesso di velocità con una definizione dell'immagine da fotografare il volto del conducente) e Scout (la telecamer installata anche sulle auto civetta usa un radar per rilevare istantaneamente la velocità di chi precede) che non richiedono la notifica immediata o la segnalazione della postazione di controllo.

COSTI DI RIMOZIONE A CARICO DEGLI UTENTI? La sicurezza stradale dell'esodo estivo però non va in soffitta secondo la nota ufficiale di ASPI e Poltrada, poiché “La tutela della sicurezza stradale è in capo alle istituzioni preposte. Polizia Stradale ed Autostrade per l'Italia stanno lavorando per l'attivazione in via sperimentale del nuovo sistema SICVe PM, approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017”. E mentre si chiarisce la legittimità del nuovo sistema, visto che come spieghiamo qui, il brevetto del nuovo Sicve-PM sarebbe simile al Tutor già disattivato, è lecito chiedersi se sono (o saranno) gli utenti della strada a pagare le conseguenze di un atto di negligenza (di ASPI che ha installato il Tutor e dato in gestione per anni alla Polstrada e ad altri enti) nel caso in cui alla stessa Polstrada sia stata affidata la fase operativa di dismissione del sistema messo al bando, con costi sociali non indifferenti. Restate collegati poiché torneremo sull'argomento!

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