Street Control a Roma: problema senza soluzione

Street Control a Roma: problema senza soluzione Roma: sindacalisti dei vigili contro il Comune sull'utilizzo dell'apparecchio che sanziona chi sosta in seconda fila

Roma: sindacalisti dei vigili contro il Comune sull'utilizzo dell'apparecchio che sanziona chi sosta in seconda fila

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10 Febbraio 2015 - 12:02

SicurAUTO.it l'aveva preannunciato a ottobre 2014: Roma, tiene banco la polemica sullo Street Control, l'occhio elettronico che multa chi sosta in seconda fila, uno dei dispositivi tecnologici più discussi e controversi. È il sistema automatico montato su alcune pattuglie della Municipale capace di fotografare in serie veicoli in doppia fila. È l'utilizzo Street Control fatto dai Comuni che suscita perplessità. Alla base di tutto, c'è un Codice della strada oscuro, che lascia spazio a più interpretazioni: è così, d'altronde, anche per le strisce blu, i tempi di notifica per multe da autovelox, la durata del giallo del semaforo

SINDACATI ALL'ATTACCO – Sentiamo Marco Milani, coordinatore romano dell'UGL polizia locale: “Lo Street Control nasconde alcune insidie per gli stessi vigili”. Uno: “Il danno erariale per aver compilato e spedito ai cittadini verbali che potrebbero essere contestati a ragione e annullati”. Due: “Il falso ideologico per i colleghi che, involontariamente, utilizzano l'apparecchio ma si limitano a fotografare le targhe dei veicoli senza accertarsi poi della presenza a bordo dei conducenti”.

LA QUESTIONE RISCHIO – Ecco la chiave: se sui verbali, dicono i sindacati, c'è scritto “non è stato possibile contestare l'infrazione per assenza del trasgressore”, allora si commette un reato. “Se migliaia di multe dovessero essere annullate – dice Milani – il danno erariale calcolato dalla Corte dei conti sarebbe altissimo. E anche il rischio per gli operatori di commettere un reato. Lo Street Control fotografa le targhe ma poi il vigile deve scendere dall'auto e verificare di persona che l'auto è realmente in doppia fila. Ma allora si perde il vantaggio di un sistema come quello che consente di fare multe a raffica”. Tuttavia, va aggiunto che Milani sbaglia quando parla del rischio: il vigile deve controllare in diretta cosa fa l'apparecchio. D'altronde, deve farlo già quando usa un autovelox omologato per funzionare in automatico: a maggior ragione, in questo caso in cui il controllo automatico non è consentito. Gli agenti della polizia municipale, di Roma e di altri Comuni, hanno un compito preciso: stare attenti quando escono in coppia in auto per multare i veicoli in sosta vietata. Non a caso, vengono mandati fuori in due, altrimenti basterebbe il solo autista.

MULTE PAZZE – C'è una seconda questione: le multe pazze dello Street Control. Verbali illegittimi. Milani attacca: “Lo Street Control non capisce se un veicolo è davvero in divieto di sosta e non solo in fermata, tenendo conto che a Roma sono tantissime le strade dove non c'e' il divieto di fermata. Quindi anche in questo caso, per evitare ricorsi che sarebbero vinti, il vigile deve accertarsi di persona che l'auto sia davvero in doppia fila e che il conducente non si sia solo fermato per cause di forza maggiore o più semplicemente perché in quel punto non è vietato”. Poi ci sono i verbali illegittimi, per foto scattate a chi non era parcheggiato in seconda fila. Infatti, stanno arrivando anche multe a casa dei proprietari delle vetture che mai e poi mai, nel momento della foto, erano in seconda fila: vetture che erano semplicemente ferme nel traffico. È il caso, per esempio, di chi circolava dietro a un corteo funebre: tutto in regola. Ma a distanza di settimane, s'è visto arrivare a casa la multa per sosta selvaggia. Come fa il cittadino a dimostrare la propria innocenza se non può visionare la foto?

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