Auto per neopatentati: il 35% dei rivenditori impreparato sulla sicurezza

Le auto per neopatentati sono sempre più dotate di sistemi di sicurezza che fanno felici i genitori, peccato che pochi rivenditori sono adeguatamente preparati

20 Maggio 2020 - 11:05

In alcuni Paesi le auto per neopatentati hanno un limite di potenza che in Italia è 55 kW/t e per i veicoli omologati M1, massimo di 70 kW. In aggiunta alle disposizioni di legge, molti Costruttori però stanno introducendo funzioni e sistemi di sicurezza ad hoc sulle auto per neopatentati che non tutti i rivenditori conoscono. E’ quanto emerge da un’indagine dell’IIHS su 4 delle maggiori Case auto con sistemi di sicurezza per neopatentati.

AUTO PER NEOPATENTATI: 3 CONCESSIONARI SU 40 PIÙ PREPARATI

Le auto per neopatentati più diffuse negli USA dei Costruttori Ford, Chevrolet, Hyundai-Kia sono vendute con sistemi che permettono ai genitori di monitorare i figli al volante. Un fattore di sicurezza importante, nonché un’utile leva commerciale per i rivenditori quando i genitori si presentano in concessionaria. L’IIHS (Insurance Institute for Highway Safety) ha testato sul campo quanto queste tecnologie sono note ai rivenditori, come vengono utilizzate e se è facile conoscerne i dettagli. Il resoconto dell’IIHS è che, nei panni di genitori interessati all’acquisto, su 40 concessionari (10 per marca) solo 3 hanno parlato dei sistemi di sicurezza per neopatentati fin da subito. Altri 26 invece ne hanno parlato solo durante le trattative ma non in modo così deciso. Vediamo nel dettaglio di quali sistemi si tratta.

AUTO PER NEOPATENTATI: I SISTEMI DI SICUREZZA E CONTROLLO

Tra le marche di auto per neopatentati che offrono qualche tipo di sistema di sicurezza per adolescenti negli USA, i ricercatori IIHS si sono concentrati su Chevrolet, Ford, Hyundai e Kia.

Ford è stata la prima Casa ad aver lanciato il sistema MyKey disponibile anche in Italia: una chiave programmabile facilmente anche dai genitori a casa. Quando il figlio entra in auto e inserisce la chiave, automaticamente si attivano alcune limitazioni: si limite di velocità scelto dal genitore, l’avviso ripetuto delle cinture allacciate e il volume massimo dello stereo.

Kia UVO Connect (Hyundai in Italia è equipaggiata con BlueLink) è un sistema infotainment per la connettività che permette di monitorare in remoto tramite cellulare lo stato della vettura. Ma non sembra chiarire nelle funzioni i vantaggi per i neopatentati.

Chevrolet Teen Driver Technology, permette come MyKey Ford, di impostare dei parametri di guida che l’auto attiva quando si mette al volante un neopatentato. In più c’è l’avviso di superamento della velocità e la disattivazione dell’audio se le cinture vengono slacciate in marcia.

AUTO PER NEOPATENTATI: QUANTO SONO CHIARI I SITI DELLE CASE?

La maggior parte dei venditori di auto per neopatentati è stata in grado di parlare solo in termini generali delle caratteristiche di sicurezza. L’IIHS ritiene però che in molti casi la conoscenza di come funzionano è piuttosto limitata nei rivenditori. E neppure i siti web ufficiali delle Case auto vengono in aiuto o sono abbastanza chiari sulla possibilità di controllare i figli tramite funzioni dedicate. Ecco il giudizio dell’IIHS dopo aver navigato sui siti Ford, Chevrolet, Hyundai e Kia.

Chevrolet semplifica la ricerca di informazioni sulla sicurezza dei neopatentati con un link chiaro “Teen Driver” in homepage e in molte altre pagine. Su due modelli di auto per neopatentati (Malibu ed Equinox) è messo in evidenza anche nelle schede dedicate.

Hyundai e Kia hanno richiesto entrambi due clic dalla homepage per accedere ai sistemi che consentono ai genitori di impostare limiti per neopatentati.

Ford non fa emergere abbastanza il concetto di sicurezza per neopatentati sul suo sito web, secondo l’IIHS. Le informazioni sulle caratteristiche di sicurezza per neopatentati sono le più difficili da trovare e solo se si conosce il nome del sistema.

I sistemi di monitoraggio dei veicoli possono migliorare il comportamento degli adolescenti al volante e rassicurare i loro genitori“, afferma Rebecca Weast, ricercatrice IIHS e autrice principale dello studio. “I rivenditori potrebbero farne anche una leva commerciale di vendita con i genitori che acquistano un’auto per i loro figli“.

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