Savona: il car sharing non decolla

Savona: il car sharing non decolla Funziona in alcune città

Funziona in alcune città, per esempio nella vicina Genova, ma a Savona no: solo 55 abbonati, e appena 26 attivi. Risultati che, nelle intenzioni del Comune, avrebbe dovuto essere ben diversi

8 Settembre 2011 - 11:09

I savonesi non sembrano gradire molto il car sharing, la particolare forma di noleggio a ore che permette di utilizzare una vettura solo per il tempo strettamente necessario e pagando, nella tariffa, anche il consumo del carburante.

IN SETTE MESI, SOLO 105 CORSE – Nella città della torretta il servizio di car sharing è partito nel giugno 2009 dopo lo svolgimento di una gara vinta da un raggruppamento temporaneo d'imprese tra il Comune di Savona, la Fondazione Legambiente e le due società Genova Car Sharing e Car Sharing Italia. L'iniziativa ha goduto di un finanziamento di 150 mila euro grazie al fatto di essere legata al piano regionale per il miglioramento della qualità dell´aria. Tuttavia, a poco più di due anni dal lancio del servizio, i dati indicano che il gradimento da parte degli utenti è scarso: gli abbonamenti sottoscritti sono a oggi soltanto 55, dei quali appena 26 quelli utilizzati. Nel primo semestre di quest''anno le corse effettuate sono state solamente 95, delle quali 20 a gennaio, 20 a febbraio, 22 a marzo, 12 ad aprile, 10 a maggio e 11 a giugno. Anche in luglio, nel pieno della stagione turistica, le cose non sono migliorate: appena 10 corse. In totale, da gennaio a oggi, la flotta del car sharing savonese (nel frattempo scesa da quattro a tre vetture e che può contare su soli 5 parcheggi dedicati) ha totalizzato 9.245 chilometri di percorrenza e 1975 ore di noleggio.

VA MEGLIO IL BIKE SHARING – Insomma, risultati poco esaltanti, soprattutto se paragonati a quelli registrati dal car sharing della vicina Genova che, con 610 mila abitanti contro i 63 mila di Savona, ha 2.069 abbonati, 55 piazzole di parcheggio e di km percorsi ne ha totalizzati quasi 580 mila. «I dati indicano un gradimento meno forte del car sharing da parte degli utenti rispetto al bike sharing – dichiara l'assessore all'Ambiente Jorg Costantino – un dato vero per la città di Savona, di piccole dimensioni, ma anche per altre realtà urbane in Italia. Continueremo a fare valutazioni sull'andamento del servizio e sulle azioni finalizzate ad incentivarne l'uso presso la cittadinanza, proseguendo nell'ottica della tutela della qualità dell'aria e della riduzione dei gas di serra».

CI SI INTERROGA SULL'INSUCCESSO – Difficile spiegare i motivi dell'insuccesso del car sharing nella maggiore citta del ponente ligure. È possibile che da parte della popolazione vi sia una certa diffidenza nei confronti di un servizio ancora poco conosciuto al quale forse il Comune stesso non ha dato opportuna e sufficiente visibilità. Ma non è escluso che il mezzo “flop” sia dovuto al fatto che il car sharing, apprezzato in molte città, lo sia di più in quelle di grandi dimensioni, ma venga visto come un'opportunità tutto sommato non indispensabile nei centri medio-piccoli.

 

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