Richiami auto: -2,6% in Europa e UK nel primo trimestre 2023

Richiami auto: -2,6% in Europa e UK nel primo trimestre 2023

Le cifre sui richiami auto: -2,6% di segnalazioni in Europa e in UK nel primo trimestre 2023, ma i numeri sono ancora alti

6 Giugno 2023 - 14:00

Diminuiscono i richiami auto in Europa e in UK, tuttavia il dato del primo trimestre 2023, nonostante il leggero calo, è ancora superiore alla media degli ultimi 5 anni. È quanto emerge dal Recall Index Report – Edition 1 di Sedgwick, che ha analizzato i dati sui richiami dei veicoli nell’Unione Europea e nel Regno Unito.

L’IMPORTANZA DEI RICHIAMI AUTO

I richiami delle auto diventano necessari ogni volta che le case costruttrici riscontrano un problema di affidabilità o di funzionamento. I motivi e le modalità più noti riguardano la sicurezza di guida e in genere possono essere:

  • spontanei, quando il costruttore accerta l’esistenza di un difetto di non conformità alle specifiche o alle norme tecniche di omologazione. Dopo aver avvertito le autorità dei Paesi in cui ha richiesto l’omologazione o i mercati in cui vende i veicoli, predispone il richiamo dei veicoli per le riparazioni;
  • ordinati dagli enti competenti in sicurezza stradale, ad esempio NHTSA e NTSB negli Stati Uniti. Queste agenzie governative intervengono in caso di gravi incidenti stradali, navali, aerei, ecc., o in caso di molteplici segnalazioni, coinvolgendo il costruttore e stabilendo la portata del problema.

RICHIAMI AUTO: LEGGERO CALO NEL PRIMO TRIMESTRE 2023

In base ai numeri del già citato Recall Index Report, il primo trimestre 2023 ha fatto registrare una diminuzione del -2,6% dei richiami auto in Europa e nel Regno Unito rispetto al quarto trimestre 2022, passando da 195 a 190 avvisi. La maggior parte dei richiami, ben 152, si riferiva al rischio di infortuni legato a difetti e malfunzionamenti di uno specifico modello (anche di un solo componente), mentre 22 riguardava il rischio incendio. In preoccupante ascesa (+80%) i richiami per rischi ambientali.

Richiami auto 2023

Le autovetture sono risultate la tipologia di veicolo con più richiami, il 55,8% per un totale di 106 segnalazioni (-15,2% rispetto al trimestre precedente). Molto più indietro furgoni e moto con 11 richiami ciascuno, entrambi in aumento rispetto ai 9 e ai 5 avvisi del quarto trimestre 2022.

Nel periodo di riferimento il Regno Unito è rimasto il Paese più coinvolto con 83 richiami (il 43,7%), sebbene in leggero calo rispetto agli 89 del trimestre precedente. Al secondo posto la Germania con 63 richiami (era 65) e al terzo la Francia con 30 segnalazioni nel primo trimestre del 2023, ma con addirittura un aumento del +130,8% rispetto alle appena 13 notifiche del quarto e ultimo trimestre 2022.

Come anticipavamo all’inizio, i 190 richiami dei primi tre mesi del 2023 rappresentano un dato in discesa nei confronti del trimestre precedente, ma risultano ancora nettamente superiori alla media trimestrale di 136 richiami calcolata negli ultimi 5 anni.

COME FUNZIONANO LE SEGNALAZIONI CHE PRECEDONO I RICHIAMI AUTO

Ricordiamo che in Europa lo scambio di informazioni sulla sicurezza dei prodotti venduti in ogni Paese, automobili comprese, è iniziato nel 2001 con il RAPEX (RAPid EXchange of information system), ed è diventato legalmente vincolante con l’adozione della Direttiva generale sulla sicurezza dei prodotti. Questa direttiva ha portato alla creazione del Safety Gate, il sistema di allerta rapida per i prodotti pericolosi non alimentari. Il portale consente la condivisione delle informazioni sulle misure adottate contro prodotti pericolosi dalle autorità nazionali in 30 Paesi (i 27 dell’UE + Islanda, Liechtenstein e Norvegia). Un team dedicato nella Commissione Europea pubblica quotidianamente una sintesi delle informazioni di allerta tradotti automaticamente nelle lingue ufficiali dei Paesi aderenti. Le informazioni negli avvisi (lotti di produzione, data, numeri di omologazione, caratteristiche commerciali, etc.) consentono alle autorità nazionali di rintracciare lo stesso prodotto pericoloso sul mercato e stabilire delle misure preventive di sicurezza (ritiro dal mercato, sospensione delle vendite, etc.). Non di rado, per quanto riguarda i veicoli a motore, sono gli stessi costruttori che allertano le autorità nazionali del Paese di omologazione, che a loro volta le inseriscono sul portale europeo.

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