Ponte sullo Stretto: decisione in arrivo

Ponte sullo Stretto: decisione in arrivo Arriverà entro metà marzo una decisione definitiva in merito al Ponte sullo Stretto: lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture

Arriverà entro metà marzo una decisione definitiva in merito al Ponte sullo Stretto: lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia

20 Febbraio 2012 - 10:02

A oggi è solo un ponte sospeso, in fase di progettazione, ma per metà marzo si saprà di più: parliamo del Ponte che dovrebbe attraversare lo Stretto di Messina, unendo la Sicilia alla Calabria. Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia, intervenendo a un convegno sulle infrastrutture organizzato dalla fondazione Einaudi: “Contiamo di prendere una decisione entro un mese”. Però – ha aggiunto – si dovrà tenere conto delle delle priorità indicate dall'Unione europea, che ora sono i corridoi.

SOLDI – Ciaccia ha ribadito che, per quanto riguarda il Ponte sullo Stretto, “si pone un problema di risorse, visto che al momento non c'è il concorso finanziario dell'Ue”. Sollecitato sul tema, l'amministratore unico dell'Anas e amministratore delegato di Stretto Messina, Pietro Ciucci, ha spiegato: “Io ho l'incarico di fare il Ponte. Mi rimetto a quello che decide il Governo, ma naturalmente sarei più contento di farlo”.

AMBIENTE OK? – Stando a Ciucci, c'è già la valutazione di impatto ambientale favorevole sul progetto preliminare. A questo punto, “si fa una valutazione di ottemperanza per quanto riguarda il progetto non modificato”. Mentre “lì dove abbiamo fatto varianti migliorative sulle opere a terra, richieste principalmente dagli enti locali, si fa una valutazione integrativa”.

STORIA LUNGHISSIMA – L'idea del Ponte di Messina risale addirittura agli antichi Romani. Comunque, per venire ai giorni nostri, nel 2001 i due principali candidati alla guida del Governo, Silvio Berlusconi e Francesco Rutelli, annunciarono durante la campagna elettorale il loro sostegno politico alla proposta di costruzione del Ponte. Nel 2005, col Governo Berlusconi, l'Associazione temporanea di imprese Eurolink, capeggiata da Impregilo, vinse la gara d'appalto come contraente generale per la costruzione del Ponte con un'offerta di 3,88 miliardi di euro. Inevitabili, come in gran parte delle grandi opere, i tentativi d'infiltrazione mafiosa. Ma col Governo Prodi, nel 2006, tutto l'iter si bloccò. Nel 2010, è stato presentato il progetto preliminare del Ponte sullo Stretto di Messina; al convegno, hanno partecipato il ministro delle Infrastrutture dell'epoca, Altero Matteoli, il presidente dell'Anas e amministratore delegato della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci. Ora si attende l'eventuale avvio della gara per il reperimento dei finanziamenti, la stesura del progetto esecutivo e l'apertura dei cantieri principali. Poi, di recente, qualche lavoro propedeutico, e il problema numero uno: le risorse. Si pensa anche al denaro fresco cinese.

POLEMICHE – Come sempre, il Ponte di Messina divide. Proprio nelle scorse ore, il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha ribadito l'importanza della realizzazione del Ponte per l'economia della Sicilia: “Un'opera straordinaria che proietterebbe una luce positiva sulla Sicilia che anziché essere solo l'isola dei Gattopardi, della mafia e dell'inefficienza diventerebbe anche la terra della più straordinaria opera del mondo. Se il Governo Monti dovesse dirci: 'Fuori dalle risorse pubbliche, promuovete una iniziativa per portare nelle casse della società uno o due miliardi di euro', io mi farei in quattro e girerei il mondo, a cominciare dalla Sicilia, per raccogliere la disponibilità di chi ci crede”. Di parere opposto il capogruppo di Idv in Commissione lavori pubblici del Senato, Gianpiero De Toni: “Il Governo deve mettere la parola fine alla più folle delle opere pubbliche e all'arroganza di De Vincenti. Auspichiamo che Monti intervenga chiarendo una volta per tutte che l'inutile, costoso e dannoso ponte sullo Stretto non si farà né ora né mai''.

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1 Commento

andrea
16:08, 20 Febbraio 2012

Andrebbe riprogettato.E' un ponte enorme e molto costoso. Servirebbe più per fare spettacolo che per utilità. A cosa servono quattro corsie per senso di marcia quando sia in Sicilia che in Calabria non esistono strade in grado di portarvi così tanti veicoli??

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