Omicidio stradale: rischia anche chi sorpassa sulle strisce pedonali
Con l'omicidio stradale, scatta l'arresto per chi uccide sulle strisce e torna alla ribalta il penoso stato degli attraversamenti pedonali cancellati

Con l'omicidio stradale, scatta l'arresto per chi uccide sulle strisce e torna alla ribalta il penoso stato degli attraversamenti pedonali cancellati
Con il nuovo reato di omicidio e lesioni stradali (vedi qui), torna alla ribalta il penoso stato degli attraversamenti pedonali cancellati. Il motivo? Semplice: scatta l'arresto per chi uccide sulle strisce, e le pene sono più severe di prima. Basti dire che la reclusione va da 5 a 10 anni se la morte è provocata da una persona con oltre 0,8 grammi di alcol per litro di sangue, ma non oltre a 1,5 g/l (ebbrezza media, vedi qui) o per guida pericolosa: velocità uguale o superiore al doppio di quella consentita, con un minimo di 70 km/h, in centro urbano; oppure superiore di almeno 50 km/h sulle strade extraurbane; inversione di marcia in prossimità di dossi, intersezioni o curve; attraversamento di intersezioni con semaforo rosso; circolazione contromano. E, sentite bene, sorpasso in corrispondenza di strisce pedonali o linea continua.
MASSIMA ATTENZIONE Le strisce pedonali giocano così un ruolo ancora più determinante di prima. Ma quei segni bianchi sull'asfalto, la cosiddetta segnaletica orizzontale, dev'essere chiarissima, ben visibile, anche la sera. Occorre che i gestori della strada impieghino tutte le risorse a loro disposizione per migliorare il più possibile la segnaletica verticale e orizzontale.
ALLARME CNOSS A ricordare come sia gli utenti sia i gestori stradali abbiano serie e precise responsabilità, ci ha pensato il Cnoss, Coordinamento nazionale organismi sicurezza stradale. Che esorta a segnalare alle Forze dell'ordine e agli organi d'informazione situazioni di pericolo in contrasto con le leggi e con il Codice della Strada, per prevenire incidenti. In parallelo, ovviamente, sono i guidatori a doversi responsabilizzare e le Forze dell'ordine a dover snidare le mine vaganti; ma è questione molto complessa: si pensi all'automobilista di Somma Vesuviana (vedi qui), assassino che guidava senza patente e con un enorme curriculum sporco. Persone del genere non si fanno problemi a violare una misura restrittiva. Difficilissimo il compito anche per Polizia e Carabinieri: dare la caccia a conducenti del genere è un'impresa.
SI ENTRA NEL PENALE Il Cnoss va oltre. E ricorda che la Direttiva europea 96/2008, recepita con Decreto legislativo 35/2011, definisce nuovi obblighi e procedure per i gestori delle strade e autostrade. Con riflessi sulle responsabilità e sugli adempimenti necessari a escluderle. Responsabilità, qualora si dovessero verificare incidenti, anche non mortali, che farebbero configurare la fattispecie dell'articolo 432 del Codice penale: attentato alla sicurezza dei trasporti.