Nuovo disegno legge RCA a Roma: SicurAUTO.it c'è
A Roma, il 9 aprile, verrà presentato un disegno di legge per riformare la RCA

A Roma, il 9 aprile, verrà presentato un disegno di legge per riformare la RCA
RC Auto: la materia è così incandescente, che SicurAUTO.it non poteva non essere tra i protagonisti. Il 9 aprile, a Roma, nell'Auletta dei gruppi parlamentari di via di Campo Marzio 74, verrà presentato il nuovo disegno di legge RCA. A farlo saranno diverse sigle, che formano la Carta di Bologna: Mobast, Federcarrozzieri, Associazione familiari vittime strada, Assoutenti, Cupsit (patrocinatori stragiudiziali), Associazione Valore uomo, la commissione Responsabilità civile dell'OUA (Organismo unitario avvocati), Unarca (Unione nazionale avvocati responsabilità civile e assicurativa) e Sismla (Sindacato italiano specialisti in medicina legale e delle assicurazioni). Daremo anche noi di SicurAUTO.it il nostro contributo come ospiti, intervenendo nel dibattito, cui parteciperanno anche numerosi politici.
TUTTO È NATO A BOLOGNA – La manifestazione di gennaio 2014 a Bologna (di qui, il nome Carta di Bologna), alla quale SicurAUTO.it ha partecipato come ospite e quella di febbraio a Genova, con l'ulteriore tappa di Torino del 29 marzo, sono stati un prezioso tassello per consolidare un movimento composto da artigiani, consumatori, vittime della strada e professionisti. L'obietttivo è battersi per un mercato assicurativo concorrenziale e in grado di garantire le opportunità di scelta del danneggiato. Questi deve potere scegliere il proprio medico e il proprio riparatore, ottenendo un giusto ed equo risarcimento. In effetti, il movimento che si è creato ha sparigliato le carte di rappresentanze che ragionano con logiche ambigue o consociative, dietro la pressione delle lobby assicurative che (legittimamente) da anni spingono a favore di regole su misura per le Compagnie.
ASSICURAZIONI SPIAZZATE – È senza dubbio vero che le Compagnie assicuratrici, abituate a dialogare solo con gli anelli deboli delle categorie interessate, si sono ritrovate spiazzate. L'inedita coalizione della Carta di Bologna ha fatto comprendere al legislatore che le proposte avanzate non erano frutto di un ragionamento corporativo, ma di una elaborazione complessa e sofisticata di idee liberali. In linea con i più recenti orientamenti giurisprudenziali e legislativi sia in Italia sia all'estero. I punti della Carta di Bologna diventeranno così una proposta di legge. “Non è più sopportabile – spiega Stefano Mannacio, Cupsit – varare con cadenza annuale misure tese a decurtare i risarcimenti per il danno alla persona e consolidare un oligopolio assicurativo. Bisogna al contrario usare pochi e semplici strumenti proposti dalla carta di bologna utili per salvaguardare i diritti delle vittime in un contesto di maggiore concorrenza sul mercato”. Gli fa eco Davide Galli (Fedecarrozzieri): “Gli artigiani non vogliono diventare terzisti delle imprese assicuratrici che con il loro enorme potere contrattuale potrebbero impoverire il settore al punto tale che potrebbe risentirne la bontà e la sicurezza delle riparazioni. Rispondiamo a chi vuole accordi al ribasso con le compagnie assicuratrici con la carta di Bologna che propone trasparenza nel mondo della riparazione e questo è sicuramente un beneficio per tutti”.
QUALCHE ANTICIPAZIONE – Durante il convegno si parlerà delle norme contenute nel disegno di legge: in particolare, tutti i contratti di assicurazione devono prevedere la facoltà per l'assicurato, in caso di danno garantito dalla polizza Rca stessa, di scegliere il riparatore, che può essere anche indipendente, ossia non convenzionato con la Compagnia. Un'informazione spiegata bene nelle condizioni generali di polizza e all'atto della denuncia di sinistro. Così, secondo la Carta di Bologna, le Compagnie sono indotte ad abbassare i prezzi Rca, viene stimolata la concorrenza, e si garantisce una riparazione a regola d'arte, sicura e di qualità. Inoltre, come già avviene per i cellulari (si può cambiare gestore telefonico quando si vuole), la Carta di Bologna mira a consentire all'automobilista di dare disdetta alla Compagnia quando crede, in qualsiasi momento. Il recesso ha effetto dopo un mese dalla ricezione della disdetta che deve essere inviata in forma scritta, con raccomandata o equipollente che ne comprovi la ricezione; e il diritto di recesso è indicato in polizza, sull'avviso di scadenza e sulla quietanza di premio.