Nissan blocca 60 mila auto: controlli inadeguati sulla sicurezza
1 auto su 3 sarà richiamata da Nissan dopo che il Governo ha scoperto anomalie sulle verifiche di sicurezza in 6 stabilimenti
1 auto su 3 sarà richiamata da Nissan dopo che il Governo ha scoperto anomalie sulle verifiche di sicurezza in 6 stabilimenti
1 auto su 3 sarà richiamata da Nissan dopo che il Governo ha scoperto anomalie sulle verifiche di sicurezza in 6 stabilimenti
Doccia fredda per Nissan. Dopo aver annunciato la commercializzato di oltre sessanta mila auto senza controlli di sicurezza adeguati, i titoli di Nissan sono precipitati al minimo registrato negli ultimi cinque mesi alla borsa di Tokyo. Le anomalie riguarderebbero ben sei stabilimenti, e la Leaf tra le auto prodotte. Già presentato un piano di azione che riguarderà le vetture presenti ancora negli stabilimenti, quelle nei concessionari e quelle consegnate agli ignari clienti.
Aggiornamento del 3 ottobre 2017
MAGGIORI DETTAGLI IN ARRIVO DAL GIAPPONE Se le prime stime parlavano di 60.000 veicoli, ad oggi la cifra sembra essere decisamente aumentata, con 1 milione e 200 mila veicoli che sarebbero stati coinvolti in questi controlli di sicurezza inadeguati. Arrivano anche maggiori stime su quello che sarà il danno economico per l'azienda che, al momento attuale, ammonta intorno ai 25 miliardi di Yen, circa 187 milioni di euro. Tra i moelli coinvolti, oltre alla Leaf, si aggiungono i minivan Serena e il Note. Ancora poco chiara la causa di questo “scandalo”. Infatti non si sa se è stata dovuta ad una scelta volta a diminuire i costi o da una disattenzione interna da parte dell'azienda, che in ogni caso ora ha già attivato il recall dei veicoli coinvolti, cominciando a pensare ad una strategia per limitare il danno di immagine.
DOPO TAKATA ARRIVA NISSAN Un periodo non proprio esaltante per i Marchi giapponesi, visti i tanti problemi che stanno registrando nella produzione delle proprie vetture – ricorderete certamente i recenti disagi creati da Takata con Honda, che riguardano gli airbag. Adesso ad essere coinvolta è Nissan, con anomalie nei controlli di sicurezza, riscontrate dal Governo giapponese in ben sei stabilimenti di produzione del Marchio giapponese nel Paese del sol levante. Le auto, prodotte per il mercato interno, non sono ancora state identificate nel loto numero esatto, aumentando le difficoltà nel circoscriverne e limitarne la diffusione.
60.000 I VEICOLI COINVOLTI Nissan, il secondo produttore di auto in Giappone e che da qualche anno collabora anche con Renault – con la quale sta progettando la produzione di auto elettriche e a guida autonoma – , ha dichiarato che sono circa 60.000 i veicoli coinvolti, dopo le indagini che il Ministero dei Trasporti giapponese avrebbe svolto nelle factory Nissan. Al centro della disputa starebbero dei controlli di sicurezza non abbastanza adeguati su svariati modelli già inviati ai Saloni e addirittura consegnati. Un problema non di poco conto, visto che, attualmente, Nissan non conosce il numero esatto di auto che hanno ricevuto questi controlli, non sapendo neanche quante di queste siano state già consegnate.
C'È ANCHE LA LEAF Tra i modelli coinvolti c'è anche la Leaf – della quale da poco è stato presentato il nuovo modello, del quale vi abbiamo parlato in questo focus – , la berlina elettrica di Nissan. In ogni caso, il costruttore giapponese ha già in mente il piano d'azione per risolvere questa grana, garantendo che richiamerà prontamente i veicoli già consegnati coinvolti. Resta il fatto che, alla borsa di Tokio, il titolo Nissan ha perso in pochi giorni il 5,3% è ancora non è stato dato il volume in perdite di denaro. Il Governo giapponese ha chiesto a Nissan di presentare, entro ottobre, un piano che possa limitare, in futuro, problemi di questo genere.