Multe auto: l'Europa verso il cambiamento

Multe auto: l'Europa verso il cambiamento L'impunità per chi non rispetta il Codice della Strada sarà sempre più limitata in futuro

L'impunità per chi non rispetta il Codice della Strada sarà sempre più limitata in futuro, che lo faccia a livello nazionale o fuori dal proprio Paese

10 Aprile 2015 - 01:04

Con l'avvicinarsi delle vacanze, molti automobilisti stanno pensando di partire all'estero a bordo delle loro auto percorrendo, magari, lunghi tragitti che attraversano molti paesi per un viaggio indimenticabile in famiglia verso nuovi orizzonti. Gran parte degli automobilisti che viaggia da un Paese all'altro può ritenersi invulnerabile in quanto a multe: ad esempio non sono in pochi coloro che, in altri paesi, infrangono i limiti di velocità, si parcheggiano dove non dovrebbero o commettono qualsiasi altro tipo di infrazioni sapendo che – avendo una targa estera – non verrà recapitata loro la tanto temuta multa. Su questo argomento ci torneremo con un interessante approfondimento, ma nel frattempo in Europa le cose stanno per cambiare per chi non rispetta il CdS.

MULTE PER TUTTI – L'esenzione di multe per chi viaggia in altri paesi sarà solo un lontano ricordo in tutta l'Unione Europea. L'Europarlamento e il Consiglio Ue hanno da poco dato l'ok ad una direttiva riguardante le multe auto senza frontiere che si estende anche a Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca (leggi che dovranno essere accolte entro due anni nei tre paesi nordici). Questa nuova direttiva si focalizza principalmente sulla sicurezza stradale e non più sulla cooperazione tra forze dell'ordine, dalla quale erano esclusi i paesi citati poc'anzi.

LE INFRAZIONI PIU' PERICOLOSE – Le forze dell'ordine avranno il diretto accesso ai database di immatricolazione dei 28 paesi membri dell'Unione Europea e, grazie al sistema di multe senza frontiere, agli automobilisti di qualsiasi Paese dell'UE che compieranno infrazioni gravi al Codice della Strada verrà recapitata la multa a casa. Ma quali sono le infrazioni considerate “gravi” per le quali sono previste le sanzioni? La direttiva europea parla di uso del cellulare durante la guida, mancato rispetto del semaforo rosso, uso di corsie vietate, guida senza cinture di sicurezza o senza casco, guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e eccesso di velocità.

POSSIBILI SCENARI FUTURI – La direttiva non è ancora in vigore al momento in cui scriviamo, ma lo sarà a breve visto che entro il prossimo 6 maggio gli stati membri dell'Unione Europea dovranno integrarla al diritto interno nei loro ordinamenti nazionali. Chi viaggia invece in Gran Bretagna, Irlanda o Danimarca può stare più sereno (questo non vuol dire che ha il diritto di infrangere il Codice della Strada impunemente), visto che questi stati hanno due anni di tempo per applicare le nuove leggi. Se così possiamo dire, quello che partirà dal 6 maggio 2015 sarà un “periodo di prova” per la Commissione Europea visto che dovrà valutare entro il novembre 2016 se questa direttiva si sarà rivelata efficace o meno. Se il risultato non sarà considerato positivo, è molto probabile che verranno effettuati dei cambiamenti. In effetti, già a maggio 2014 la Corte di giustizia dell'Ue aveva bloccato le precedenti norme su cambiamento di base legale da parte di Parlamento e Consiglio. In ogni caso, invitiamo i lettori di SicurAUTO che hanno intenzione di viaggiare all'estero di controllare innanzitutto cosa serve per guidare all'estero, e di prestare particolare attenzione soprattutto ai pochi cartelli inusuali non previsti dal nostro Codice della Strada.

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