“Missione Mobilità”: due giorni per dire “No allo spegnimento del motore dell'economia”

“Missione Mobilità”: due giorni per dire “No allo spegnimento del motore dell'economia” L'AMOER intende rilanciare la mobilità privata e denunciare le continue vessazioni fiscali che hanno colpito il settore auto

L'AMOER intende rilanciare la mobilità privata e denunciare le continue vessazioni fiscali che hanno colpito il settore auto

13 Giugno 2013 - 04:06

Il 12 giugno presso la sala congressi della sede centrale ACI a Roma è stata presentata alla stampa ed ai rappresentanti delle Case automobilistiche la manifestazione “Missione Mobilità”, promossa da AMOER, in programma a Roma il 21 e 22 giugno prossimi presso la sede della Pontificia Università Lateranense. Gli obiettivi che si prefigge l'Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile prevedono il rilancio della mobilità privata su quattro e due ruote, la denuncia delle continue vessazioni fiscali subite dalla filiera e la demonizzazione del bene auto in questi ultimi anni. E' altresì fondamentale per l'associazione “La riscoperta dei sentimenti di passione e libertà che da sempre i motori sanno evocare”.

UNA TASK FORCE DI ESPERTI, GIORNALISTI, IMPRENDITORI E DOCENTI – La Task Force di AMOER è composta da autorevoli esperti del settore scientifico, universitario, giornalistico, manageriale. E' nata per analizzare l'attuale situazione di crisi dell'economia e del settore automotive in particolare, proporre soluzioni insieme ad altri soggetti della filiera. Il gruppo di esperti comprende:

  • Pierluigi Bonora, Presidente AMOER e fondatore, giornalista, responsabile sezione Motori e vicecapo redazione Economia de “Il Giornale”;
  • Bernardo Bertoldi, Docente di Economia presso la Facoltà di Economia di Torino e all'ESCP Europe London and Turin campus;
  • Massimo Ghenzer, Presidente di Aretè Methodos'. E' stato per molti anni Presidente di Ford Italia e Vice Presidente di Ford Europa nonché Direttore Generale di Trenitalia;
  • Loris Casadei, Automotive Executive Consultant. Ha ricoperto diversi ruoli di responsabilità tra cui Direttore Generale Porsche Italia e Presidente UNRAE (l'associazione delle Case estere in Italia);
  • Pier Luigi Del Viscovo, Professore di Sistemi di Distribuzione e vendita presso la LUISS e la LUISS Business School. Dirige il Centro Studi Fleet&Mobility ed è l'esperto del CESE (Comitato Europeo per lo Sviluppo Economico) per la sezione Mercato Unico, Produzione e Consumo;
  • Paolo Artemi, giornalista. Firma storica della sezione Motori del “Corriere della Sera”, è stato caporedattore di “Auto Oggi” e “AutoCapital”;
  • Pier Francesco Caliari, Direttore Generale Confindustria ANCMA ed EICMA. In precedenza è stato capo della comunicazione in Fiat Auto, Ducati, Goodyear-Dunlop.

MONITORAGGI, ANALISI E SONDAGGI – Per raggiungere queste finalità AMOER effettua monitoraggi di settore, analisi mirate e sondaggi. Organizza inoltre congressi e seminari atti a divulgare dati e risultati per diffonderli ad un pubblico più vasto. I relatori della presentazione sono stati Angelo Sticchi Damiani (Presidente dell'ACI), Pierluigi Bonora, Massimo Ghenzer, Pier Luigi Del Viscovo, Giulia Marrone ( Responsabile comunicazione ANCMA- EICMA). “L'auto e la mobilità a motore in generale – afferma Pieluigi Bonora- sono oggi strette tra due fuochi: da una parte l'incendio economico (con il drammatico calo dei consumi) che la politica sembra incapace di arginare; dall'altro la crescente opera di vessazione dell'auto e dei suoi utilizzatori condotta per nascondere ritardi e inadempienze da parte delle istituzioni. Tale opera sta spegnendo la passione per le quattro e le due ruote, soprattutto tra i più giovani” (la categoria con redditi più bassi o nulli, ndr). “Siamo provocatoriamente contrari”, conclude Bonora, “a una città senza motori in quanto auspichiamo la definizione di una politica della mobilità che tenga conto di tutti i sistemi di trasporto, auto, bici, moto, scooter, tutelando sempre la libertà di spostamento dei cittadini, senza preclusioni ideologiche e demagogiche”.

AGIRE SU PIÙ FRONTI PER SGRAVARE GLI AUTOMOBILISTI – La criminalizzazione dei veicoli a motore per uso privato condotta negli ultimi due anni, ha generato uno scenario preoccupante: le vendite di vetture nuove sono in pesante calo da 36 mesi e ormai sono ridotte ai livelli di una quarantina di anni fa. “Il salvadanaio dell'auto si è rotto e il fisco non riesce a cavarne i soldi sperati – dichiara il presidente dell'ACI Angelo Sticchi Damiani – perché gli automobilisti non destinano più al proprio veicolo le poche risorse disponibili. Per ridurre l'esborso delle famiglie per la mobilità si può agire subito sulle spese per il carburante e le assicurazioni. Sulla RC auto, ACI ha mostrato alle istituzioni come intervenire con risparmi fino al 40% delle polizze, senza costi per lo Stato”. Sticchi Damiani auspica inoltre un efficace sistema per combattere le truffe assicurative e i lunghi tempi di risarcimento. Massimo Ghenzer ha posto l'accento sulla mancanza di una reale pressione da parte della filiera automotive sulla classe politica, a causa principalmente della latitanza del Gruppo Fiat, ormai fuori da Confindustria e sempre più indirizzato ai mercati esteri. Ghenzer, inoltre, ha sottolineato che spesso il potere politico dimostra di non rendersi conto, per palese impreparazione, della gravità della situazione in cui si trova il settore auto in Italia. Per questo Ghenzer sarebbe favorevole a dare un segnale forte alle istituzioni, come ad esempio una manifestazione sotto Palazzo Chigi.

L'AUMENTO DELL'IVA AVRÀ UN FORTE IMPATTO PSICOLOGICO – Giulia Marrone, in rappresentanza di ANCMA- EICMA (associazione costruttori moto-bici), nell'evidenziare il tracollo del mercato motociclistico nazionale che dal 2007 ha perso il 57% delle vendite, auspica un fronte comune con ANFIA, UNRAE ed ACI. La Marrone prevede che il previsto aumento dell'IVA inciderà anche sul piano psicologico su un mercato già pesantemente depresso dal clima di sfiducia e dalla mancanza di liquidità. Secondo le elaborazioni dell'AMOER su dati del Centro Studi Fleet & Mobility, l'aumento dell'IVA farà lievitare di circa 140€ il costo medio che le famiglie dovranno sostenere per l'acquisto dell'auto. Inoltre, l'eventuale aumento di un punto dell'IVA graverebbe anche sui carburanti, sulla manutenzione (quindi sulla sicurezza) e sugli altri prodotti della filiera (ricambi, lubrificanti, ecc.). Propri in questi giorni i rappresentanti di ANFIA ed UNRAE sono a colloquio con esponenti del Governo per chiedere soluzioni ai gravi problemi del settore, che non siano i soliti , ridicoli incentivi “ecologici” del tutto ininfluenti.

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