Maxi richiamo GM, il fornitore Delphi riferisce in Commissione

Maxi richiamo GM, il fornitore Delphi riferisce in Commissione Rese pubbliche oltre 80 e-mail tra General Motors e Delphi

Rese pubbliche oltre 80 e-mail tra General Motors e Delphi, con tutti i dubbi relativi alle modifiche del blocchetto di accensione

27 Giugno 2014 - 02:06

Tra i tanti aspetti del maxi-richiamo General Motors da 2,6 milioni di veicoli, di cui vi abbiamo già dato ampia documentazione, c'è quello che riguarda l'inglese Delphi, ovvero il fornitore del famigerato blocchetto di accensione. Ieri il management dell'azienda si è presentato davanti al Gran Giurì Federale, depositando centinaia di pagine di documentazione relative al difetto che ha causato cinquantaquattro incidenti e tredici decessi. Delphi, infatti, è l'azienda che ha costruito e fornito il componente che non rispettava i requisiti richiesti da General Motors e in particolare dalla sezione tecnica capeggiata dall' Ingegnere Ray De Giorgio che nel frattempo è stato licenziato.

PUBBLICATE OLTRE 80 E-MAIL – Infatti, a seguito di un'indagine interna condotta da General Motors è emesso che nessun'altro, all'interno della multinazionale americana, fosse a conoscenza del fatto che il componente non rispettasse le specifiche richieste e nemmeno che il componente stesso fosse stato modificato nel 2006 ma senza subire un cambiamento del numero di serie. Nel frattempo Claudia Tapia, portavoce GM ha dichiarato che Delphi sta cooperando totalmente con tutte le agenzie governative per fornire qualsiasi tipo di informazione richiesta. Sempre giovedì scorso la Commissione per l'Energia e il Commercio ha reso pubbliche ottanta e-mail e altri documenti forniti da General Motors e da Delphi, che dimostrano quali e quanti tentativi abbia compiuto il colosso di Detroit, peraltro per diversi anni, per cercare di capire e di identificare il difetto al blocchetto di accensione che causa il passaggio della chiave dalla posizione “on” a quella “accessory”, oppure “off”, disattivando di fato gli airbag anteriori.

IL QUADRO GENERALE E' PREOCCUPANTE – General Motors ha fornito oltre un milione di pagine di documentazione alla commissione e il CEO Mary Barra è stata già ascoltata diverse volte, di cui l'ultima la settimana scorsa. Ma tutti questi documenti hanno aperto la strada ad altri interrogativi, come hanno dichiarato i senatori Fred Upton e Tim Murphy, membri della Commissione “I documenti che abbiamo ricevuto finora dipingono un quadro preoccupante, una falla sistematica all'interno di un sistema che ha portato a una perdita di vite umane del tutto ingiustificata. Ci sono ancora molte domande a cui dare risposta e le nostre indagini continuano tanto all'interno di General Motors quanto della NHTSA”.

I DUBBI DELLA DELPHI – In uno dei documenti si legge che un ingegnere della Delphi, tale Erik Mattson, ha espresso dei dubbi direttamente a De Giorgio nel Febbraio 2002, dicendo che se la molla del blocchetto di accensione fosse stata resa più dura, avrebbe potuto danneggiare il nottolino stesso, a causa della maggiore forza che il guidatore avrebbe dovuto utilizzare per azionarlo. Alla Delphi erano anche preoccupati che un blocchetto rinforzato potesse avere problemi elettrici. Per cui, come si legge in una mail di De Giorgio, la decisione fu quella di “non fare nulla e mantenere il componente attuale”.

Sicurauto Whatsapp Channel
Resta sempre aggiornato su tutte le novità automotive e aftermarket

Iscriviti gratis al nostro canale whatsapp cliccando qui o inquadrando il QR Code

Commenta con la tua opinione

X