Italiani, nuova mobilità? Solo il 2% si sposta con il car sharing

L'utilizzo del car sharing è in crescita ma gli italiani preferiscono ancora l'auto privata, metà di loro la vorrebbe ibrida o elettrica

 
Italiani, nuova mobilità? Solo il 2% si sposta con il car sharing L'utilizzo del car sharing è in crescita ma gli italiani preferiscono ancora l'auto privata

L'utilizzo del car sharing è in crescita ma gli italiani preferiscono ancora l'auto privata, metà di loro la vorrebbe ibrida o elettrica

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16 Maggio 2018 - 01:05

Auto condivise, elettriche, autonome, connesse: la mobilità è in fase di cambiamento e anche gli italiani piano piano si stanno adeguando, molti però sono ancora legati alle tradizioni per comodità o per obbligo. Una ricerca di EY basata su un campione di 1.500 persone ha analizzato la concezione di mobilità nel presente degli italiani, la maggior parte utilizza ancora l'auto privata ma c'è chi già è passato al car sharing, chi invece è prossimo all'acquisto si mostra più favorevole alle nuove motorizzazioni, con il diesel che ancora resiste.

COME CI MUOVIAMO L'auto rimane ancora il nostro mezzo preferito: il 73,3% degli intervistati la usa abitualmente per scopi professionali, il 67,4% nel tempo libero, ma difficilmente si preferiscono i mezzi pubblici (a Milano si parla di autobus a guida autonoma, potrebbe aiutare). In città infatti si opta per autobus, metro e tram nel 28% dei casi per andare a lavoro, e nel 34,6% per spostamenti extra professionali mentre per lunghi spostamenti i dati sono ancora più bassi: appena il 4,6% prende treni ad alta velocità per lavoro, e solo l'1,8% per piacere. Ma i due terzi degli italiani continuano a preferire l'auto anche per altre motivazioni: il 18,1% di loro si dichiara obbligato (per mancanza di collegamenti  pubblici efficienti),anche se in molti sarebbero anche disposti ad utilizzarli se fosse più facile farlo (27,4%); inoltre la prevalenza di un utilizzo dell'auto scaturisce da tre ulteriori punti di forza: la comodità (54%), la libertà (23,7%) e la velocità (23,6%).

IL FUTURO DELLA MOBILITÀ Nonostante tutto, dalla ricerca effettuata emerge che gli italiani non sono poi così chiusi rispetto a nuove soluzioni di mobilità, con particolare riferimento al car sharing. La diffusione dei servizi condivisi è crescente e un intervistato su cinque (19,4%) afferma di sfruttarli in maniera sporadica, ma solo il 2% si è convertito totalmente al car sharing (anche se sembra stia rallentando le vendite). Solitamente si utilizza per il tempo libero, nel 71,4% dei casi, o per raggiungere il posto di lavoro, nel 24,5%, ma in un mondo che va incontro ad un rischio di sovrappopolazione, soprattutto nei centri urbani, anche gli italiani mostrano l'esigenza di una mobilità più moderna e semplificata. Il 61,5% crede che ci sia bisogno di miglioramenti rispetto alla situazione odierna, secondo qualcuno con il lavoro da casa (17,1%) e per altri differenziando gli orari di ingresso alle scuole e degli uffici (13,1%).

LE MOTORIZZAZIONI Case automobilistiche che si proiettano verso l'elettrificazione –  vedi Volvo – e politiche sempre più protettive nei confronti dell'ambiente sembrano avere il loro effetto sulle future decisioni relative all'acquisto di un'auto. In realtà in pochissimi la abbandonerebbero a causa del suo impatto sull'ambiente, solo il 2,5%, ma circa un italiano su due è convinto che se dovesse comprare una macchina nei prossimi tre anni sarebbe ibrida(32,6%) o elettrica (17,4%) (è l'ignoranza che ne limita la vendita?). E non è tutto, perché ancora una volta il diesel fa la parte del leone, preferito dal 23,% degli italiani contro il 14,2% del “povero” benzina.

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