Incidenti stradali in crescita: torna l'allarme in Europa

Incidenti stradali in crescita: torna l'allarme in Europa Nel 2015 sulle strade d'Europa 26.300 vittime a causa degli incidenti stradali

Nel 2015 sulle strade d'Europa 26.300 vittime a causa degli incidenti stradali, ad uccidere sono alcool, alta velocità e distrazioni alla guida

21 Giugno 2016 - 07:06

Dal 2001 tornano ad aumentare gli incidenti stradali nel Vecchio Continente e l'obiettivo di ridurli del 50% entro il 2020 si allontana sempre più. I guidatori europei si rivelano sempre più distratti, imprudenti e soprattutto propensi ad alzare il gomito prima di mettersi alla guida, non mancano però Stati UE virtuosi.

LA UE HA SCOMMESSO PER IL 2020 La decima edizione del Road Safety Performance Index Report, realizzato dal Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti (ETSC), offre una istantanea sui progressi fatti in termini di sicurezza stradale. Il dato che più di ogni altro risalta dallo studio è il trend di crescita degli incidenti stradali mortali in Europa. Lo studio, al quale ha partecipato anche l'Automobile Club d'Italia, mostra i dati relativi al 2015 e registra un +1.3% di incidenti gravi rispetto all'anno precedente. La percentuale si traduce in 26.300 decessi, praticamente una strage consumatasi su strade e autostrade europee. La UE si è posta l'obiettivo di dimezzare il numero degli incidenti entro il 2020, quindi una riduzione del 10% ogni anno a partire dal 2015, il risultato finale non è ancora irraggiungibile ma è necessario impegnarsi per sovvertire il trend (Leggi l'Europa accelera sulle auto connesse per limitare gli incidenti).

AUTOMOBILISTI DISTRATTI E SREGOLATI Le cattive abitudini degli automobilisti europei sembrano remare contro il virtuoso target dell'Unione Europea. Secondo l'ETSC sono 3 le cause del gran numero di incidenti letali: la diminuzione dei controlli sulle violazioni al Codice della Strada, la mancanza di investimenti per rendere più sicure le infrastrutture e interventi limitati al contrasto del binomio alcool e velocità. Dallo studio viene tracciato un profilo preoccupante dei guidatori del Vecchio Continente, noncuranti dei limiti di velocità e dell'obbligo della cintura di sicurezza, distratti dagli smartphone e sprezzanti dei rischi della guida in stato d'ebrezza. È stato stimato che il 2% delle distanze venga percorso con un tasso alcolemico superiore al limite consentiti (Scopri quanto puoi bere prima di guidare). Questi dati fanno riflettere e immaginare come l'avvento della guida autonoma, ovviamente a regime, potrà fare drasticamente ridurre il numero di incidenti causati dai cattivi comportamenti degli automobilisti (Leggi Google pressa il Governo USA per le driverless).

I VIRTUOSI E LE PECORE NERE Non tutti gli Stati europei però seguono il trend generale e sono numerosi quelli che registrano una diminuzione significativa del numero di decessi causati da incidenti stradali. Tra le nazioni più virtuose, ad eccezione della Norvegia che non fa parte della UE e che registra un -20,4%, l'Estonia -14,1%, l'Irlanda -14%, la Lettonia -11.3% e la Lituania -11%.  Risultati promettenti hanno ottenuto anche la Polonia -8.2%, la Svezia -4.1%, Gli Stati nei quali invece la crescita può essere definita preoccupante sono Cipro + 26,7%, Finlandia +13.5%, Croazia +13%, Slovenia +11%, Austria 10,5% e Malta +10%. L'Italia con il suo +1.4% si allinea alla media europea, con 3.430 vittime, 49 in più rispetto al 2014. Nel nostro Paese, nonostante siano aumentate le sanzioni per eccesso di velocità, secondo lo studio europeo diminuiscono i controlli sul tasso alcolemico degli automobilisti, in rapporto alla popolazione registriamo la cifra più bassa d'Europa (Leggi Honda punta sull'etilometro di bordo). Risulta invece stabile al 2.5% la percentuale di guidatori ai quali è stato contestato un valore di alcool nel sangue superiore ai limiti previsti.

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