Il 66% degli italiani si muove in auto, bici e autobus perdono utenti
Il rapporto sulla mobilità in Italia dice che mezzi pubblici e bici sono in calo costante. Ecco perché gli italiani preferiscono spostarsi in auto

Il rapporto sulla mobilità in Italia dice che mezzi pubblici e bici sono in calo costante. Ecco perché gli italiani preferiscono spostarsi in auto
Per gli italiani parlare di guida autonoma è tanto remoto quasi quanto andare a lavoro o a fare la spesa con i mezzi pubblici o la bici. E' quanto emerge dal rapporto Censis-Michelin sulla Mobilità che vede in maniera preponderante l'utilizzo dell'auto di proprietà rispetto alle altre alternative. Il 65,7%, per l'esattezza, la preferisce perché fondamentalmente si sente più libero e indipendente anche rispetto ai servizi di mobilità condivisa. Mentre sulle auto che si guidano da sole, ormai alle battute finali di sviluppo e collaudo in molti Paesi nel mondo, gli italiani nel 47,8% dei casi si dicono poco convinti.
NEGLI ULTIMI 15 ANNI SONO CAMBIATE LE ABITUDINI Il 65,4% degli italiani (rispetto al 57,4% nel 2001) utilizza l'automobile per i propri spostamenti che equivalgono circa a 27 milioni, con un incremento del 17,4% rispetto al 2001. Nello stesso periodo si è ridotto il ricorso al trasporto pubblico (-20,3% dal 2001, con un bacino di utenza di 1,8 milioni di persone nei giorni feriali), alla moto (-45,7%, la utilizzano 1,2 milioni di italiani), alla bicicletta (-10,4%, la utilizzano 1,4 milioni di persone) e la quota di persone che si spostano a piedi (-23,6%, 7,1 milioni di persone). Bicicletta, moto e mezzi pubblici non scalfiscono il primato dell'auto. E' la fotografia della mobilità italiana del rapporto Censis-Michelin.
QUANTA STRADA SI PERCORRE AL GIORNO Le persone che ogni giorno si spostano in modo massivo ammontano a 11,4 milioni ma percorrono in media non più di 2 km al giorno (erano oltre 15 milioni nel 2001). Appena sopra i pendolari che durante la settimana si muovono tra 10 e 50 km al giorno (sono in 9,7 milioni) e all'estremo opposto di chi invece si sposta fino a 10 km (1,2 milioni) e tra 2 e 10 km (19 milioni). Nel tempo libero invece cresce la mobilità per gli spostamenti (34,8%, +2,1% tra il 2008 e il 2016) e per studio o lavoro (36,7%, +0,8%), mentre la gestione della famiglia richiede meno spostamenti (28,5%, -2,9%).
COSA CONTA DI PIU' DELL'AUTO I componenti dell'auto di cui si occupano gli italiani prima di iniziare un viaggio per garantire maggiore sicurezza alla guida sono per il 71,7% i freni, per il 64,7% gli pneumatici, poi l'olio del motore (36,2%), le cinture di sicurezza e l'airbag (30,1%), l'acqua del radiatore (22%), il funzionamento delle luci (18,5%) e la frizione (10,7%). Dagli pneumatici, chiodo fisso per il 70,5% degli uomini, dipende la sicurezza di guida come abbiamo potuto approfondire nei video #SicurEDU, così come i freni su cui però si concentrano di più le donne (73,3%). Solo il 3,4% degli italiani dice che tutto è ugualmente importante.