IIHS: al via nuovi test per valutare gli ADAS e la guida autonoma

La tecnologia avanza e l'IIHS mantiene il passo avviando test per valutare le prestazioni dei nuovi ADAS in pista e in situazioni di guida reale

 
IIHS: al via nuovi test per valutare gli ADAS e la guida autonoma La tecnologia avanza e l'IIHS mantiene il passo avviando test per valutare le prestazioni dei nuovi ADAS in pista e in situazioni di guida reale

La tecnologia avanza e l'IIHS mantiene il passo avviando test per valutare le prestazioni dei nuovi ADAS in pista e in situazioni di guida reale

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9 Agosto 2018 - 11:08

Sempre più spesso sentiamo parlare di guida autonoma, ma sappiamo bene di essere ancora in una fase sperimentale e che lo stadio finale, il livello 5, non è ancora pronto per essere messo in strada (qui puoi capire quanti livello esistono e a che punto siamo). Tuttavia molte auto forniscono già sistemi di livello 2, e così come sta avanzando la tecnologia anche l'IIHS si sta preparando con nuovi test per valutare l'efficacia dei moderni ADAS. Al fine di individuare i parametri che indicheranno il grado di sicurezza di nuovi sistemi come il Cruise Control Adattivo (ACC) o il Lane Keep Assist (LKA), l'organizzazione che si occupa della sicurezza stradale negli USA ha avviato esperimenti in pista e su strada in situazioni di guida reale: gli ADAS saranno stati abbastanza affidabili?

LE MODALITÀ DEI TEST Come detto le prove si sono svolte focalizzandosi sugli ADAS che portano i veicoli al livello 2 della guida autonoma, quindi oggetto dei test sono stati scelti cinque modelli già dotati di frenata di emergenza automatica (certificata dall'IIHS) che offrono l'ACC e il LKA. Nello specifico parliamo di: BMW Serie 5 2017 con “Driving Assistant Plus”, Mercedes-Benz Classe E 2017 con “Drive Pilot”, Tesla Model 3 2018 e Model S 2016 con “Autopilot” (rispettivamente nelle versioni 8.1 e 7.1) e Volvo S90 2018 con “Pilot Assist”. Gli ingegneri dell'IIHS hanno valutato i sistemi ACC durante quattro serie diverse di test in pista per vedere la reazione dei sistemi rispetto alle altre auto presenti in strada, sia ferme in coda che durante la marcia. Per quanto riguarda il LKA sono stati messi alla prova i veicoli su strade in curva e collinari sia senza altre auto che in situazioni di traffico. Di seguito le valutazione dell'IIHS: non sempre i risultati sono stati soddisfacenti ma sembra che le Case siano sulla buona strada.

IL CRUISE CONTROL ADATTIVO La prima fase consisteva nel guidare l'auto ad una velocità di 50 km/h verso un veicolo fermo ma senza attivare l'ACC (qui puoi capire meglio come funziona) per valutare prima le prestazioni della frenata di emergenza, ed è emerso che le due Tesla avrebbero fallito in questo test. Il secondo step prevedeva la stessa situazione ma con ACC attivato e impostato su diverse distanze da mantenere (corta, media lunga); tutte le auto avrebbero decelerato in maniera graduale (0,2-0,3 g) e più lieve rispetto alla frenata di emergenza, con l'unica eccezione della Volvo S90 che invece avrebbe decelerato con la stessa forza della frenata di emergenza (1,1 g) appena 1,1 secondi prima dell'impatto. Nella terza sessione di test sono state valutate le capacità del sistema di seguire un veicolo che rallenta fino a fermarsi del tutto per poi accelerare, una classica situazione di coda a cui tutti  i modelli hanno risposto nel migliore dei modi. Stesso successo anche nella quarta fase, dove il veicolo seguito sterzava bruscamente per la presenza di un ostacolo: il tempo di collisione previsto era di 4,3 secondi, ma nessuno sembra essersi andato a schiantarsi – guarda anche la nostra prova del Nissan Pro Pilot. Nella maggior parte dei casi l'ACC si sarebbe rivelato affidabile, ma secondo i ricercatori dell'IIHS a volte la frenata avviene senza la reale presenza di ostacoli risultando inutile e fastidiosa, come ad esempio sulla Tesla Model 3 che in 180 km ha frenato per ben 12 volte, di cui 7 a causa delle ombre degli alberi sulla strada. Questo di conseguenza potrebbe portare “I conducenti a disattivare il Cruise Control Adattivo rinunciando a tutti i benefici sulla sicurezza”.

IL LANE KEEP ASSIST Per testare quello che noi chiamiamo “mantenimento della corsia attivo“, sono state condotte sei prove per ogni veicolo su tre diverse sezioni di strada in curva su tratti collinari con altezze variabili da 350 a 600 metri. Come potete vedere nell'immagine qui sopra ne test in pista solamente la Tesla Model 3 sarebbe rimasta all'interno della corsia per tutti i 18 test mentre la Model S avrebbe fallito in un'unica prova, tutti gli altri sistemi si sarebbero rivelati inefficaci in gran parte delle prove. Diversi invece i risultati degli esperimenti su strada, dove gli ingegneri dell'IIHS hanno mappato un percorso fatto di tre colline con pendenze differenti per mettere in difficoltà il sistema di rilevamento della segnaletica stradale. In questo contesto la Tesla Model 3 avrebbe  superato ancora tutte le prove tranne una, con la Mercedes Classe E risultata efficace in 15 casi su 18; in forte difficoltà invece tutte le altre auto, Model S compresa. Uno dei problemi più grandi rilevati dall'IIHS sarebbe la capacità del LKA di seguire il veicolo precedente, uno stratagemma che viene utilizzato dai software a basse velocità ma che non si rivelerebbe abbastanza efficace nei modelli testati. In conclusione, secondo gli autori degli esperimenti, rispetto all'ACC il Lane Keep Assist darebbe meno garanzie di sicurezza, ma ha comunque un ottimo potenziale per prevenire gli incidenti stimato in circa 8.000 vittime in meno ogni anno.

ALLA LUCE DEI RISULTATI In generale gli studi dell'IIHS hanno definito i due sistemi ADAS sufficientemente affidabili, ma c'è da sottolineare che anche i test sono in fase embrionale e non c'è ancora una valutazione o una certificazione ufficiale. Tuttavia secondo David Zuby, capo-ricercatore dell'IIHS, l'attuale guida autonoma di livello 2 attualmente si rivela come un'arma a doppio taglio: “Se si limita la funzionalità per mantenere i conducenti impegnati, si rischia di far credere  che i sistemi siano troppo rudimentali; al contrario se sembrano troppo efficaci, i guidatori potrebbero non fornire loro l'attenzione necessaria per utilizzarli in sicurezza”. E ancora ha proseguito: “Non siamo ancora pronti a dire quale compagnia abbia il sistema più sicuro, ma è importante notare che nessuno di questi veicoli è in grado di guidare da solo. Non è ancora disponibile un veicolo a guida autonoma di livello 5 e non lo sarà per diverso tempo, non ci siamo ancora arrivati”. – scopri quali ADAS diventeranno presto obbligatori.

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