Fiat 500X, buon stile non mente

Fiat 500X, buon stile non mente La 500 più muscolosa di sempre scommette sul design riuscito da citycar plasmato sulla nuova anima da crossover

La 500 più muscolosa di sempre scommette sul design riuscito da citycar plasmato sulla nuova anima da crossover

di 
4 Marzo 2015 - 04:03

Fiat è sempre più convinta nel sostenere e sviluppare il “sub-brand 500”. Le risposte arrivano sia dal mercato, che mantiene ottimi volumi di vendita, che dall'immagine, giacché i modelli 500 sono percepiti come un prodotto “esclusivo”. Oltretutto lo stretto lavoro svolto a quattro mani tra il centro stile e l'ufficio marketing anticipa le esigenze ancora latenti degli automobilisti di domani. Proprio da questo lavoro di squadra nasce la nuova Fiat 500X.

ITALIAN STYLE – Concepita e costruita in Italia, la 500X nasce appoggiando una nuova filosofia di “fare auto” più attenta alle reali esigenze di mercato e di ciò che vuole la gente. Roberto Giolitti, capo design FCA, presenta la vettura con questa dichiarazione: “Volevamo creare una vettura baricentrica per la gamma Fiat, con un approccio diverso al segmento C, unendo valenze del mondo dei SUV e dei minivan compatti con i cromosomi iconici della 500. Un processo di maturazione che fa tesoro dell'esperienza degli altri modelli del marchio (vedi le prossime Fiat in arrivo fino al 2016), dal minisuv Panda Cross all'efficiente 500L oltre naturalmente alla 500 con la sua forte personalità”.

DESIGN ESTERNO – Innanzitutto si è approfondita l'idea di trasferire la fisionomia della “piccola” 500 in una dimensione diversa, coerente con il segmento crossover, decidendo cosa cambiare e cosa mantenere per rendere prontamente riconoscibile il DNA stilistico di un modello 500. Ne consegue un frontale con proiettori meno tondeggianti e dallo “sguardo” più sportivo e deciso rispetto alla piccola cui si ispira, accompagnato dagli immancabili “baffetti” che scortano l'elegante logo Fiat. Il paraurti inferiore è proiettato a una dimensione SUV non invasiva, ciò determina una pulizia stilistica che realizza un musetto ben equilibrato, diversificato tra le versioni Off-road, con accenni fuoristradisti, e Urban, di conformazione più tradizionale. La nitidezza stilistica della fiancata è semplice e immediata, trasmette una nuova dimensione di muscolosità attraverso la robustezza delle modanatore protettive. Sparisce la linea laterale di carattere che contraddistingue le altre 500 in favore di una soluzione libera, che richiama l'idea di coupè, grazie al montante a “C”. La coda chiude gli schemi stilistici visti in precedenza con un lunotto di dimensioni ridotte, sovrastato da una gradevole appendice che delimita fisicamente il tetto. Come le altre varianti della piccola 500, la nuova Crossover presenta dei gruppi ottici specifici e di nuovo disegno, pur mantenendo lo stile del modello d'origine. Oltre al design e all'immagine questa nuova Fiat ha molto da offrire in termini di contenuti tecnici e prestazionali (vedi la prova su strada in anteprima della Fiat 500X).

ARIA DI FAMIGLIA – L'idea di ridimensionare in chiave Crossover la tipicità della “piccola” 500 si distingue anche nell'abitacolo. Rimanendo fedeli al carattere originale, ma in dimensioni diverse, la nuova plancia prevede l'integrazione dell'upgrade tecnologico fatto dagli elementi d'infotainment, che accompagnano la guida in modo piacevole e sicuro. Ecco quindi nascere una moderna consolle con inserti vintage che richiamano la finta “carrozzeria a vista” della primissimaserie del 1957, sulla quale campeggiano in primo piano i pulsanti circolari ereditati dall'attuale 500. Altri dettagli descrivono le molteplici ispirazioni espresse nella scelta dei materiali, cosi come nei rivestimenti, che conducono a un percorso di accoglienza e di family feeling vincente. Diviene un vero e proprio gioco trovare le similitudini e le differenze tra le “altre 500” esplorando Il fattore “circolare” individuabile perfino tra i sedili, nel gradevole poggiatesta di forma tondeggiante. Quindi, anche nell'abitacolo si trova conferma che l'impegno dei designer non è stato da meno rispetto a chi ha curato l'idea e lo stile degli esterni.

Commenta con la tua opinione

X