De Meo (Acea): “Dalle case auto 250 miliardi per transizione green”

De Meo (Acea): “Dalle case auto 250 miliardi per transizione green”

Luca De Meo: "Dalle case auto 250 miliardi per transizione green". Il presidente ACEA lancia il manifesto per la nuova mobilità

1 Dicembre 2023 - 19:20

Luca De Meo, amministratore delegato del Gruppo Renault e presidente di ACEA, l’associazione europea dei costruttori di automobili, carica per la quale è stato appena riconfermato, ha presentato a Bruxelles #FutureDriven, il manifesto ‘filosofico’ rivolto al prossimo Europarlamento e alla prossima Commissione UE in vista delle elezioni europee del giugno 2024, fondato su tre pilastri che riguardano offerta, produzione e domanda. “L’industria dell’auto è nel mezzo della più grande trasformazione da oltre un secolo”, ha affermato De Meo, “ma non ha alcun dubbio sulla necessità di decarbonizzare, e infatti sta investendo miliardi per far sì che ciò accada, molto più di qualsiasi altro settore”. Tuttavia le case auto europee vogliono che l’UE garantisca conduzioni di parità ed equa concorrenza.

TRANSIZIONE GREEN:FINO AL 2030 “UNO TSUNAMI DI SFIDE NORMATIVE”

Per De Meo il prossimo Parlamento e la prossima Commissione svolgeranno un ruolo fondamentale perché nei prossimi anni arriverà “uno tsunami di sfide normative”. Entro il 2030 sono attesi infatti, solo per citarne alcuni:

È quindi fondamentale che produttori e istituzioni si prendano il tempo per esaminare questi impegni con molta attenzione, “per verificare se siano realizzabili o meno e a quale costo” Per questo, secondo De Meo, c’è bisogno di un dialogo forte con le istituzioni europee, basato sui fatti, e con la partecipazione di tutti. A cominciare “da chi rappresenta l’industria più impegnata nella decarbonizzazione, se si considera che in Europa stiamo investendo ben 250 miliardi di euro”.

ACEA: IL MANIFESTO #FUTUREDRIVEN

De Meo ha spiegato come negli ultimi tempi, ACEA abbia rimodellato il proprio posizionamento per raggiungere l’obiettivo comune, ritenendo che l’industria automobilistica sia parte della soluzione: “Ci siamo impegnati a mettere sul piatto fatti e serietà, rendendo ACEA più connessa all’intero ecosistema della mobilità, più assertiva e parlando con l’opinione pubblica, non solo con i decisori politici. Ma in vista del nuovo Parlamento e della nuova Commissione, abbiamo ritenuto necessario accelerare e fare un ulteriore passo avanti” Ed ecco spiegato il perché del manifesto #FutureDriven.

Questo manifesto”, ha detto De Meo, “è il risultato di un lavoro che abbiamo svolto collettivamente, con tutti i soci ACEA. L’idea era quella di esporre in modo chiaro e completo la nostra visione e le nostre proposte, nonché una tabella di marcia, sotto forma appunto di ‘Manifesto’ (scaricabile qui in inglese, ndr)”. Ecco i punti cardine della filosofia del Manifesto ACEA:

In primo luogo, riteniamo che l’Europa debba urgentemente adottare un approccio olistico alle sfide dell’industria automobilistica. Troppo spesso l’UE ha accumulato normative che a volte sono in conflitto tra loro, ad esempio eliminando gradualmente i motori a combustione interna (ICE) per poi promuovere una nuova regolamentazione sull’ICE con lo standard Euro 7. Se abbiamo ben otto nuovi regolamenti in arrivo da qui al 2030 deve suonare un campanello d’allarme, perché significa che c’è un bug nel sistema”.

Abbiamo poi bisogno di una politica industriale veramente coesa, anche perché i nostri concorrenti globali sono molto bravi a farla. Proponiamo quindi di guardare le cose da una prospettiva più ampia, a 360 gradi, abbracciando l’intera catena del valore, da monte a valle. In altre parole, dobbiamo andare oltre i tradizionali confini di settore e avere una visione globale delle problematiche reali. Perché i veri problemi ormai sono trasversali ai settori classici: automobilistico, minerario, energetico, infrastrutturale, ecc.”-

Un’altra idea chiave che vogliamo promuovere è che l’Europa deve garantire la nostra competitività a livello globale. La concorrenza è sicuramente molto salutare, ma la vera concorrenza significa anche equità e reciprocità”.

Infine una mentalità aperta, che renda la neutralità tecnologica un principio fondante, che guidi tutte le proposte normative dell’Unione Europea: i nemici sono la CO2, l’inquinamento, il rumore, la congestione, non una singola tecnologia o un’altra”.

Manifesto #FutureDriven ACEA

LE PROPOSTE DI ACEA PER LA SFIDA DELLA MOBILITÀ GREEN

De Meo ha quindi lanciato le proposte di ACEA per vincere la sfida della transizione green:

  • creare le condizioni per la produzione in Europa di una gamma diversificata di modelli a emissioni zero, compresi i piccoli veicoli elettrici a prezzi accessibili e che siano redditizi da produrre;
  • lavorare sulla cartolarizzazione della catena di fornitura;
  • creare le condizioni per la circolarità dell’auto, spingendo la ricerca sulle tecnologie di riciclo;
  • garantire la competitività, in particolare attraverso un approvvigionamento energetico accessibile e verde;
  • garantire una diffusione soddisfacente delle infrastrutture di ricarica;
  • agire anche sul lato della domanda attraverso sistemi di incentivazione adeguati e mirati allo scopo.

Guardate cosa hanno fatto i giapponesi con le kei car”, ha concluso de Meo. “È l’esempio perfetto di quello che dovremmo fare anche noi in Europa. Supporto finanziario, ovviamente, agevolazioni all’acquisto ma anche pedaggi ridotti del 20%, politiche intelligenti che per esempio lascino i centri storici accessibili a questo genere di automobili. Non vedo perché l’Europa debba condannarsi a giocare male questa partita. Queste sono proposte concrete sulle quali vogliamo lavorare, assicurandoci al tempo stesso competitività globale, posti di lavoro in Europa, una transizione ecologica inevitabile e libertà di movimento per tutti”.

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