
L'iter di approvazione del nuovo CdS 2024 ha subito una robusta accelerata in Senato dopo un accordo trovato dalla maggioranza
Il disegno di legge di riforma del Codice della Strada, che sembrava essersi impantanato al Senato, ha subito una robusta accelerata dopo che emersa la volontà di approvare senza modifiche il testo già approvato a marzo alla Camera, circostanza che potrebbe favorire il varo della legge entro poche settimane. Questo non significa che tutti i rilievi mossi durante il passaggio in Commissione Ambiente e Lavori Pubblici di Palazzo Madama, anche da esponenti della maggioranza di Governo, saranno cestinati. Si è deciso però di trasformarli da emendamenti a ‘ordini del giorno vincolanti’, in modo da accelerare l’iter di approvazione del nuovo CdS evitando il ritorno nell’altro ramo del Parlamento.
NUOVO CDS: L’ACCORDO PER SUPERARE L’EMPASSE AL SENATO
In particolare, nei giorni scorsi l’8^ Commissione ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica al Senato, ha ripreso l’esame del provvedimento interrotto da metà settembre. Durante la seduta è emersa chiaramente la volontà del Governo di evitare ulteriori modifiche al testo attraverso emendamenti (che erano stati presentati non solo dall’opposizione, come è normale, ma anche dai partiti di maggioranza, ben 65 tra FI e FdI), per evitare una terza lettura alla Camera che rallenterebbe il processo legislativo. Per velocizzare l’iter, è stato dunque sancito un accordo tra i gruppi di maggioranza, il Governo e la Commissione per trasformare alcune delle proposte in ‘ordini del giorno vincolanti’, che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrà attuare mediante la decretazione delegata prevista dall’articolo 35 del Ddl di riforma del CdS.
CODICE DELLA STRADA: APPROVAZIONE DEFINITIVA ENTRO POCHE SETTIMANE?
A questo proposito il presidente dell’8^ Commissione al Senato, Claudio Fazzone di Forza Italia, ha annunciato l’avvio di “una proficua interlocuzione tra il Governo, i relatori e tutte le forze politiche, al fine di definire puntualmente il contenuto di quegli ordini del giorno che, una volta accolti, lo stesso Esecutivo considererà vincolanti nella stesura dei futuri decreti delegati. Tale modo di procedere, peraltro, valorizzerà appieno il lavoro sino ad ora svolto dalla Commissione e favorirà altresì il coagularsi di efficaci convergenze politiche sulle tematiche reputate di maggiore interesse“.
Intanto mercoledì 9 ottobre è iniziata la votazione agli emendamenti al disegno di legge per la revisione del Codice della Strada: in base alle indiscrezioni raccolte da Asaps (Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale), molti emendamenti sono stati ritirati mentre altri sono stati trasformati in ordini del giorno. Quelli votati sono stati tutti respinti. Ciò confermerebbe la volontà di approvare il testo senza modifiche, accelerando l’iter verso l’approvazione definitiva.
NUOVO CDS 2024: PRINCIPALI NOVITÀ
In attesa di ulteriori novità, ricordiamo le principali modifiche al Codice della Strada che saranno introdotte quando il Ddl sarà approvato in via definitiva e pubblicato in Gazzetta Ufficiale:
LIMITAZIONI PER I NEOPATENTATI
Il Codice della Strada 2024 estende da uno a tre anni le limitazioni per i neopatentati in materia di potenza del veicolo, alzando tuttavia le soglie minime. In particolare ai titolari di patente B, per i primi tre anni dal rilascio, non sarà consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 75 kW/t (oggi è 55 per le termiche e 65 per BEV e PHEV). Nel caso di veicoli di categoria M1, anche elettrici o ibridi plug-in, si applicherà un ulteriore limite di potenza massima pari a 105 kW (oggi è 70).
ESERCITAZIONI ALLA GUIDA CON IL FOGLIO ROSA
L’aspirante al conseguimento della patente B, munita di foglio rosa, potrà esercitarsi alla guida con una qualunque persona seduta al suo fianco in qualità di istruttore, purché in possesso dei necessari requisiti, solo dopo aver effettuato esercitazioni in autostrada o su strade extraurbane e in condizione di visione notturna, da eseguirsi presso un’autoscuola con istruttore abilitato e autorizzato.
CELLULARE ALLA GUIDA
Per chi maneggia impropriamente il cellulare alla guida si prevede l’inasprimento della sanzione pecuniaria, che passa dalla fascia 165- 660 euro a 250-1.000 euro, con sospensione della patente di guida fino a 7 giorni per i conducenti con un punteggio della patente da 10 a 19 punti oppure fino a 15 giorni per i conducenti con punteggio da 1 a 9. In caso di recidiva nel biennio, oltre alla sospensione della patente da 1 a 3 mesi, già prevista dal codice vigente, si prevede il pagamento di una somma da 350 a 1.400 euro e la decurtazione di 10 punti patente.
CIRCOLAZIONE DEI MONOPATTINI ELETTRICI
Vietata la circolazione dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica privi di contrassegno (targa) o di copertura assicurativa. È inoltre esteso l’obbligo di uso del casco alla guida dei monopattini a tutti i conducenti, oggi previsto esclusivamente per gli under 18.
MOTO 125 IN AUTOSTRADA
Sulle autostrade e sulle strade extra-urbane principali sarà consentita la circolazione dei motocicli di cilindrata non inferiore a 120 cc se a motore termico ovvero di potenza non inferiore a 6 kW se a motore elettrico, solo se condotti da un soggetto di maggiore età.
“MINI” SOSPENSIONE DELLA PATENTE
Per le violazioni che statisticamente producono più incidenti, oltre all’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria e ferma restando l’applicazione di ulteriori sanzioni accessorie, viene disposta la sanzione accessoria della “mini” sospensione della patente di guida da 7 a 15 giorni (o da 14 a 30 giorni nell’ipotesi in cui il conducente si sia reso altresì responsabile di un incidente stradale) nel caso in cui risulti che al momento dell’accertamento della violazione il punteggio attribuito alla patente sia inferiore a 20 punti per effetto delle decurtazioni precedentemente subite.
Il nuovo CdS aumenta inoltre le sanzioni per chi guida sotto l’effetto di alcol o di sostanze stupefacenti. Ci sono poi delle modifiche che riguardano la circolazione dei velocipedi molto criticate dalle associazioni di categoria.