
La maggioranza di Governo è vicina all'accordo sulla riforma del Codice della Strada 2019: le novità del testo base saranno presto portate in Parlamento.
Lega e Movimento 5 Stelle sarebbero vicini all’accordo sul testo base del nuovo Codice della Strada 2019, per lo meno sui punti cardine. Resta soltanto la distanza sui limiti di velocità in autostrada, che il partito di Salvini vorrebbe portare a 150 km/h (a certe condizioni) contro il parere degli alleati di Governo. Se ne discuterà ancora e del resto il tempo non manca. La Commissione Trasporti della Camera licenzierà infatti il testo definitivo tra una decina di giorni, prima dell’inizio dell’iter parlamentare ai primi di maggio.
LIMITE DI VELOCITÀ IN AUTOSTRADA A 150 KM/H?
Vediamo dunque quali sono le più importanti modifiche al Codice della Strada che saranno poste al vaglio del Parlamento. Dicevamo dell’innalzamento dei limiti di velocità in autostrada, ancora oggetto di discussione all’interno della maggioranza. La Lega insiste per portare il limite da 130 a 150 km/h, almeno a livello sperimentale. La novità, ha precisato il relatore Donina, verrebbe introdotta solo nei tratti con almeno tre corsie più quella di emergenza, dotati di asfalto drenante e monitorati dai tutor. Riducendo quindi il campo all’A1 Milano-Napoli e all’A4 Torino-Trieste, e neppure nella loro interezza. M5S e MIT (che fa capo al pentastellato Toninelli) però nicchiano, adducendo motivi di sicurezza. Vedremo chi la spunterà.
IN AUTOSTRADA ANCHE GLI SCOOTER 125 CC
L’altra grande novità in ballo con la riforma del Codice della Strada riguarda la circolazione di scooter 125 cc in autostrada, purché guidati da maggiorenni. Nel caso di approvazione l’Italia si allineerebbe agli altri paesi dell’UE, che già prevedono l’ingresso in autostrada (e tangenziale) delle moto di quella cilindrata. Si sta valutando inoltre se estendere l’accesso alle moto elettriche.
CODICE DELLA STRADA 2019: ALTRE NOVITÀ
Per il resto, sembrano ormai sicuri il raddoppio delle sanzioni per chi viaggia senza assicurazione Rc auto (visto che non si riescono ad attivare i controlli automatici), il divieto di sovraccarichi per i trasporti eccezionali, l’abolizione della tassa di possesso per le auto storiche e lo stop all’obbligo dei fari anabbaglianti di giorno sulle strade extraurbane. Il Codice della Strada 2019 inasprirà pure le multe per chi guida con il cellulare in mano: ammenda pecuniaria da 422 a 1697 euro e sospensione della patente da una settimana a trenta giorni, che aumenterà da uno a tre mesi in caso di reiterazione.
LA DECISIONE SULLE BICI CONTROMANO
Pare infine certo che il nuovo Codice della Strada delegherà quasi completamente alle amministrazioni locali la regolamentazione del traffico delle biciclette, compresa la delicata questione della circolazione contromano. Questo perché, giustamente, le bici hanno un diverso peso sulla mobilità urbana a seconda della città.