Auto storiche Euro 0, quando è consentito circolare in centro

Auto storiche Euro 0, quando è consentito circolare in centro

Le auto storiche Euro 0 vanno incontro a nuove disposizioni dopo l'introduzione del Codice della Strada di novella fattura. Cosa cambia

10 Febbraio 2025 - 13:37

Le auto storiche Euro 0 rappresentano un pezzo significativo del patrimonio automobilistico e culturale, ma il loro futuro è incerto a causa delle nuove normative sulla circolazione. La riforma del Codice della Strada, entrata in vigore il 14 dicembre 2024, introduce regolamentazioni più stringenti per l’accesso di queste vetture ai centri urbani e alle zone a traffico limitato (ZTL), con l’obiettivo di bilanciare la tutela ambientale e la conservazione del patrimonio automobilistico.

  1. Auto storiche, quadro normativo
  2. Auto storiche Euro 0: il problema delle emissioni
  3. Limitazioni alla circolazione per le auto storiche
  4. Auto storiche: l’impatto sui proprietari della riforma del Codice della Strada

AUTO STORICHE, IL QUADRO NORMATIVO

In Italia, il riferimento principale per le auto storiche è l’articolo 60 del Codice della Strada. Il riconoscimento ufficiale è attribuito da organizzazioni come l’ASI (Automotoclub Storico Italiano) o la Federazione Motociclistica Italiana (FMI) per le motociclette. Per essere classificata come di interesse storico, un’auto deve avere almeno 20 anni dalla data di prima immatricolazione.

Requisiti per il riconoscimento:

  • iscrizione a un registro storico ufficiale riconosciuto, come il Registro ASI o i registri storici delle case automobilistiche (Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI).
  • Condizioni originali o restauro nel rispetto delle specifiche tecniche e di design dell’epoca, con modifiche minime coerenti con i criteri storici.
  • Documentazione che certifichi l’autenticità e la storia del veicolo, inclusi il libretto di circolazione originale, eventuali attestati di partecipazione a eventi storici e, se possibile, fotografie dell’auto nelle sue condizioni originali.

AUTO STORICHE EURO 0: IL PROBLEMA DELLE EMISSIONI

Le auto storiche Euro 0 sono generalmente associate a livelli elevati di emissioni, poiché sono state prodotte prima dell’entrata in vigore della normativa Euro 1 nel 1992 e non devono rispettare i limiti per le emissioni di sostanze inquinanti come monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOx), idrocarburi (HC) e particolato (PM)5. A differenza dei veicoli moderni, le auto Euro 0 non sono dotate di tecnologie come il catalizzatore o il filtro antiparticolato.

L’obiettivo delle nuove disposizioni è minimizzare l’impatto ambientale di questi veicoli, pur riconoscendone il valore storico. Il decreto attuativo dovrà stabilire le condizioni di accesso per le auto storiche Euro 0, definendo requisiti e vincoli per garantire che possano circolare senza compromettere gli obiettivi di riduzione delle emissioni. Tra i criteri che potrebbero essere inclusi vi sono l’iscrizione a registri ufficiali e l’applicazione di limiti temporali o geografici per l’accesso alle ZTL.

LIMITAZIONI ALLA CIRCOLAZIONE PER LE STORICHE

Un decreto congiunto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Ambiente dovrà definire i dettagli operativi per l’accesso delle auto storiche alle aree soggette a limitazioni della circolazione. Questo decreto dovrà essere emesso entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della riforma (14 dicembre 2024), ma il termine non è perentorio e lascia spazio a possibili ritardi.

Il decreto potrebbe includere soluzioni innovative come l’obbligo di utilizzare carburanti meno inquinanti o di installare sistemi per il controllo delle emissioni. Si discute anche della possibilità di prevedere permessi speciali per eventi culturali o manifestazioni storiche, valorizzando il ruolo delle auto storiche come testimonianza del passato. Allo stesso tempo, si valutano contributi economici per i proprietari, destinati a finanziare interventi di compensazione ambientale o progetti di restauro ecosostenibile.

AUTO STORICHE: L’IMPATTO SUI PROPRIETARI DELLA RIFORMA DEL CODICE DELLA STRADA

La mancanza di regole chiare crea incertezza per i proprietari di auto Euro 0, rendendo difficile l’organizzazione di eventi o la pianificazione degli spostamenti. L’adeguamento a eventuali nuovi requisiti potrebbe comportare costi aggiuntivi e rendere più impegnativo il mantenimento di questi veicoli.

Le associazioni di settore, come l’ASI, stanno lavorando per rappresentare gli interessi dei collezionisti e per garantire che il decreto tenga conto delle esigenze di chi possiede e utilizza auto storiche. Tra le richieste vi è l’introduzione di agevolazioni fiscali o di incentivi per il restauro, promuovendo la conservazione di questo patrimonio culturale.

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